Tra umanità e mondo

Villa Angaran Morosini Favero detta “San Giuseppe” è un complesso monumentale originario del XVI secolo, commissionato da quel Giacomo Angaran del Sole destinatario dei primi due volumi dei famosissimi Quattro libri dell’architettura di Andrea Palladio. Dopo una “prima vita” da residenza nobiliare nella (allora) campagna veneta, la villa fu acquisita dai Gesuiti nel 1921, diventando continua a leggere

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Villa Angaran Morosini Favero detta “San Giuseppe” è un complesso monumentale originario del XVI secolo, commissionato da quel Giacomo Angaran del Sole destinatario dei primi due volumi dei famosissimi Quattro libri dell’architettura di Andrea Palladio. Dopo una “prima vita” da residenza nobiliare nella (allora) campagna veneta, la villa fu acquisita dai Gesuiti nel 1921, diventando

Un altro modo di possedere

Il Consorzio degli Uomini di Massenzatica Il Consorzio degli Uomini di Massenzatica (CUM) è una proprietà collettiva di circa 353 ettari nel Delta del Po (Mesola, Ferrara), che ha vinto in Italia il primo premio per il paesaggio nel 2018-19 e nel 2020 il premio speciale europeo. Primi in Europa! Ma la sua importanza non

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Il Consorzio degli Uomini di Massenzatica Il Consorzio degli Uomini di Massenzatica (CUM) è una proprietà collettiva di circa 353 ettari nel Delta del Po (Mesola, Ferrara), che ha vinto in Italia il primo premio per il paesaggio nel 2018-19 e nel 2020 il premio speciale europeo. Primi in Europa! Ma la sua importanza non

La comune bellezza di un lascito

C’è stato un tempo nel quale innumerevoli opere a uso collettivo sono state concepite da congregazioni religiose, enti morali ed enti pubblici.Scuole, seminari, convitti, ospizi, conventi, ospedali, orfanotrofi… sono solo alcune voci di un elenco lungo e variegato.C’è stato poi un tempo recente – nella seconda metà del Novecento – nel quale una quantità enorme

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C’è stato un tempo nel quale innumerevoli opere a uso collettivo sono state concepite da congregazioni religiose, enti morali ed enti pubblici.Scuole, seminari, convitti, ospizi, conventi, ospedali, orfanotrofi… sono solo alcune voci di un elenco lungo e variegato.C’è stato poi un tempo recente – nella seconda metà del Novecento – nel quale una quantità enorme

Nostalgia e desiderio

Nostalgia: il dolore del ritornoL’etimologia della parola nostalgia è particolare: ci riporta al greco antico e più precisamente all’unione di due parole: νόστος (nostos) = ritorno + άλγος (algos) = dolore, letteralmente nostalgia indica il dolore del ritorno, dolore per non poter tornare indietro nel tempo e/o nello spazio.Questo termine era però sconosciuto al mondo

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Nostalgia: il dolore del ritornoL’etimologia della parola nostalgia è particolare: ci riporta al greco antico e più precisamente all’unione di due parole: νόστος (nostos) = ritorno + άλγος (algos) = dolore, letteralmente nostalgia indica il dolore del ritorno, dolore per non poter tornare indietro nel tempo e/o nello spazio.Questo termine era però sconosciuto al mondo

Simulare il contesto e smarrire la rotta

Il triplo del mondoSulla strada del ritorno da scuola ascolto un podcast di Radio Rai, firmato da Massimo Cerofolini.Si intitola “Il doppio del mondo” e parla di come il software sia in grado di simulare ogni aspetto della realtà, da intere città replicate nel virtuale per razionalizzare lo spostamento di uomini e merci, alle carni

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Il triplo del mondoSulla strada del ritorno da scuola ascolto un podcast di Radio Rai, firmato da Massimo Cerofolini.Si intitola “Il doppio del mondo” e parla di come il software sia in grado di simulare ogni aspetto della realtà, da intere città replicate nel virtuale per razionalizzare lo spostamento di uomini e merci, alle carni

Madrugada 129

È online il numero 129 di Madrugada, la rivista dell’Associazione Macondo. Il monografico di questo numero è curato dal nostro redattore, prof. Davide Lago, docente di pedagogia generale, formatore in percorsi autobiografici, con contributi di Andrea Gandini, del Niñe (ufficio coordinamento) di Villa Angaran San Giuseppe di Bassano del Grappa e di GIovanni Realdi. È dedicato al “riuso dei beni collettivi”: che fare dei beni non più utilizzati o sottoutilizzati? come gestire spazi e strutture concepiti a fini comunitari e di fatto pagati dalla comunità a fronte di strumenti di governo non necessariamente collettivi (parroco come legale rappresentante, parere vincolante del collegio diocesano dei consultori…)?

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È online il numero 129 di Madrugada, la rivista dell’Associazione Macondo. Il monografico di questo numero è curato dal nostro redattore, prof. Davide Lago, docente di pedagogia generale, formatore in percorsi autobiografici, con contributi di Andrea Gandini, del Niñe (ufficio coordinamento) di Villa Angaran San Giuseppe di Bassano del Grappa e di GIovanni Realdi. È dedicato al “riuso dei beni collettivi”: che fare dei beni non più utilizzati o sottoutilizzati? come gestire spazi e strutture concepiti a fini comunitari e di fatto pagati dalla comunità a fronte di strumenti di governo non necessariamente collettivi (parroco come legale rappresentante, parere vincolante del collegio diocesano dei consultori…)?

Film mani sulla città 1963

Noi, nati nel 1963

Non è stato un anno qualunque il 1963.
C’era nell’aria, a livello planetario, un qualcosa di elettrico, in molti stavano vedendo la possibilità di un mondo nuovo e desideravano viverlo. Ma questo cozzava con chi in quel tipo di mondo si trovava bene e lo gestiva sia economicamente che politicamente. La tradizione, il grigiore di una società maschilista, bianca, classista, patriarcale inorridiva davanti a questa voglia di cambiamento e reagiva con violenza, pretendeva ordine, il suo ordine.

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Non è stato un anno qualunque il 1963.
C’era nell’aria, a livello planetario, un qualcosa di elettrico, in molti stavano vedendo la possibilità di un mondo nuovo e desideravano viverlo. Ma questo cozzava con chi in quel tipo di mondo si trovava bene e lo gestiva sia economicamente che politicamente. La tradizione, il grigiore di una società maschilista, bianca, classista, patriarcale inorridiva davanti a questa voglia di cambiamento e reagiva con violenza, pretendeva ordine, il suo ordine.