Per una totale condanna della tortura

Il paradosso della tortura Con questo titolo si apre uno dei numerosi saggi raccolti in un recente e interessante volume, curato da A. Gianelli e M.P. Paternò (Tortura di Stato. Le ferite della democrazia, Carocci, Roma, 2004) e interamente dedicato all’approfondimento critico e interdisciplinare delle ragioni che tuttora ed inspiegabilmente comportano il frequente ricorso, anche continua a leggere

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Il paradosso della tortura Con questo titolo si apre uno dei numerosi saggi raccolti in un recente e interessante volume, curato da A. Gianelli e M.P. Paternò (Tortura di Stato. Le ferite della democrazia, Carocci, Roma, 2004) e interamente dedicato all’approfondimento critico e interdisciplinare delle ragioni che tuttora ed inspiegabilmente comportano il frequente ricorso, anche

C’è un tempo per correre e un tempo per camminare

Festina lente Mani insicure Osservo una foto di Paul Ricoeur, spentosi pochi giorni fa, ritratto a Parigi nel 2003. È seduto su di una elegante sedia antica, lo schienale decorato con damascato a fiori e alle spalle, sullo sfondo lontano, un ritratto enorme, una scena di caccia, o forse di battaglia. Sembra una delle stanze

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Festina lente Mani insicure Osservo una foto di Paul Ricoeur, spentosi pochi giorni fa, ritratto a Parigi nel 2003. È seduto su di una elegante sedia antica, lo schienale decorato con damascato a fiori e alle spalle, sullo sfondo lontano, un ritratto enorme, una scena di caccia, o forse di battaglia. Sembra una delle stanze

Un santo senza verità

  Nell’ultimo anno mi sono occupato della figura di un frate cappuccino questuante, vissuto nel Settecento a Nicosia, cuore pietroso della Sicilia, che Benedetto XVI dichiarerà santo il 23 ottobre. Si chiama fra Felice, il beato Felice, del quale la gente del luogo conserva nel cuore una memoria intrisa d’affetto. Mi avevano chiesto di scrivere

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  Nell’ultimo anno mi sono occupato della figura di un frate cappuccino questuante, vissuto nel Settecento a Nicosia, cuore pietroso della Sicilia, che Benedetto XVI dichiarerà santo il 23 ottobre. Si chiama fra Felice, il beato Felice, del quale la gente del luogo conserva nel cuore una memoria intrisa d’affetto. Mi avevano chiesto di scrivere

Bruxelles: la minaccia di un ghetto europeo

L’insediamento della comunità europea Gli abitanti di Bruxelles non amano le istituzioni europee installatesi in città, nonostante sia generalmente riconosciuto che la scommessa è stata intelligente: avere le istituzioni europee sarebbe stato un buon motore per l’economia locale. L’Europa è arrivata in modo progressivo e tra molti dubbi, basti pensare che in un primo momento

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L’insediamento della comunità europea Gli abitanti di Bruxelles non amano le istituzioni europee installatesi in città, nonostante sia generalmente riconosciuto che la scommessa è stata intelligente: avere le istituzioni europee sarebbe stato un buon motore per l’economia locale. L’Europa è arrivata in modo progressivo e tra molti dubbi, basti pensare che in un primo momento

I morti del giorno

vecchi il quotidiano locale lo leggono al bar. Non vanno a vedere lo sport. La prima pagina che guardano è quella degli annunci mortuari. Chi è morto oggi? Sì – indicano la foto con il dito – questo lo conoscevo. Io no, non proprio, ma lo vedevo passare tutte le mattine. Parlava forte tra sé

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vecchi il quotidiano locale lo leggono al bar. Non vanno a vedere lo sport. La prima pagina che guardano è quella degli annunci mortuari. Chi è morto oggi? Sì – indicano la foto con il dito – questo lo conoscevo. Io no, non proprio, ma lo vedevo passare tutte le mattine. Parlava forte tra sé

Galleggiando in terza classe

Il cerchio della esclusione Ci imbarchiamo nel primo pomeriggio. Nella calma della calura equatoriale il battello Santarém, diretto a Belém, è meta di un via vai di merci, cibi, persone, borse, frutta: la vita dell’Amazzonia passa abbondante per il fiume. Nella confusione del ponte basso, giù a livello dell’acqua, nello spazio aperto della terza classe,

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Il cerchio della esclusione Ci imbarchiamo nel primo pomeriggio. Nella calma della calura equatoriale il battello Santarém, diretto a Belém, è meta di un via vai di merci, cibi, persone, borse, frutta: la vita dell’Amazzonia passa abbondante per il fiume. Nella confusione del ponte basso, giù a livello dell’acqua, nello spazio aperto della terza classe,

Cronaca dalla sede nazionale

3 aprile 2005 – Belvedere di Tezze (Vi). Don Ernesto Martignon organizza un incontro su La sequela: costruiamo la pace e invita a parlare Giuseppe. Pace: questa parola ha perso parte del suo significato. La storia, infatti, viene scritta dai vincitori; la giustizia abbandona il loro campo e la guerra proclamata per la democrazia, è solo un

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3 aprile 2005 – Belvedere di Tezze (Vi). Don Ernesto Martignon organizza un incontro su La sequela: costruiamo la pace e invita a parlare Giuseppe. Pace: questa parola ha perso parte del suo significato. La storia, infatti, viene scritta dai vincitori; la giustizia abbandona il loro campo e la guerra proclamata per la democrazia, è solo un

Rwanda dieci anni dopo

La mostra nasce dall’esperienza vissuta come volontario in servizio civile per la Caritas italiana. La passione per la fotografia mi ha portato a fotografare i luoghi del genocidio, le carceri comunali nel sud del Rwanda ma, soprattutto, vivendo a stretto contatto con le persone, a ritrarre scene di vita quotidiana. Ho voluto ritrarre l’espressione della

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La mostra nasce dall’esperienza vissuta come volontario in servizio civile per la Caritas italiana. La passione per la fotografia mi ha portato a fotografare i luoghi del genocidio, le carceri comunali nel sud del Rwanda ma, soprattutto, vivendo a stretto contatto con le persone, a ritrarre scene di vita quotidiana. Ho voluto ritrarre l’espressione della

I percorsi del consenso ovvero opinione pubblica e informazione

Aspetto sulla porta: il cielo è rosso al tramonto, è cupo alle mie spalle, si porta dietro la notte. E la luna. La luna è rossa, ma non l’angolo, suo, di cielo. Aspetto sull’ultimo gradino della breve scala; il sole è scomparso e si è attenuato l’incendio sul tramonto. Frulla un passero e scompare tra

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Aspetto sulla porta: il cielo è rosso al tramonto, è cupo alle mie spalle, si porta dietro la notte. E la luna. La luna è rossa, ma non l’angolo, suo, di cielo. Aspetto sull’ultimo gradino della breve scala; il sole è scomparso e si è attenuato l’incendio sul tramonto. Frulla un passero e scompare tra

Fatemi vivere o fatemi morire,ma non seppellitemi vivo

La speranza non sta nel futuro, ma nell’invisibile «Chiunque abbia il potere di farvi credere delle assurdità, ha il potere di rendervi complici d’ingiustizia». [Voltaire] «Moltissimi danno denaro ai mendicanti per la stessa ragione per cui pagano un callista: poter camminare in pace». [Bernard de Mandeville] Il 3 febbraio 1943, nelle acque della Groenlandia, la

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La speranza non sta nel futuro, ma nell’invisibile «Chiunque abbia il potere di farvi credere delle assurdità, ha il potere di rendervi complici d’ingiustizia». [Voltaire] «Moltissimi danno denaro ai mendicanti per la stessa ragione per cui pagano un callista: poter camminare in pace». [Bernard de Mandeville] Il 3 febbraio 1943, nelle acque della Groenlandia, la