Madrugada 129

È online il numero 129 di Madrugada, la rivista dell’Associazione Macondo. Il monografico di questo numero è curato dal nostro redattore, prof. Davide Lago, docente di pedagogia generale, formatore in percorsi autobiografici, con contributi di Andrea Gandini, del Niñe (ufficio coordinamento) di Villa Angaran San Giuseppe di Bassano del Grappa e di GIovanni Realdi. È dedicato al “riuso dei beni collettivi”: che fare dei beni non più utilizzati o sottoutilizzati? come gestire spazi e strutture concepiti a fini comunitari e di fatto pagati dalla comunità a fronte di strumenti di governo non necessariamente collettivi (parroco come legale rappresentante, parere vincolante del collegio diocesano dei consultori…)?

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È online il numero 129 di Madrugada, la rivista dell’Associazione Macondo. Il monografico di questo numero è curato dal nostro redattore, prof. Davide Lago, docente di pedagogia generale, formatore in percorsi autobiografici, con contributi di Andrea Gandini, del Niñe (ufficio coordinamento) di Villa Angaran San Giuseppe di Bassano del Grappa e di GIovanni Realdi. È dedicato al “riuso dei beni collettivi”: che fare dei beni non più utilizzati o sottoutilizzati? come gestire spazi e strutture concepiti a fini comunitari e di fatto pagati dalla comunità a fronte di strumenti di governo non necessariamente collettivi (parroco come legale rappresentante, parere vincolante del collegio diocesano dei consultori…)?

Film mani sulla città 1963

Noi, nati nel 1963

Non è stato un anno qualunque il 1963.
C’era nell’aria, a livello planetario, un qualcosa di elettrico, in molti stavano vedendo la possibilità di un mondo nuovo e desideravano viverlo. Ma questo cozzava con chi in quel tipo di mondo si trovava bene e lo gestiva sia economicamente che politicamente. La tradizione, il grigiore di una società maschilista, bianca, classista, patriarcale inorridiva davanti a questa voglia di cambiamento e reagiva con violenza, pretendeva ordine, il suo ordine.

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Non è stato un anno qualunque il 1963.
C’era nell’aria, a livello planetario, un qualcosa di elettrico, in molti stavano vedendo la possibilità di un mondo nuovo e desideravano viverlo. Ma questo cozzava con chi in quel tipo di mondo si trovava bene e lo gestiva sia economicamente che politicamente. La tradizione, il grigiore di una società maschilista, bianca, classista, patriarcale inorridiva davanti a questa voglia di cambiamento e reagiva con violenza, pretendeva ordine, il suo ordine.

Per che cosa lottare davvero

Molti amici mi chiedono una valutazione di ciò che sta accadendo in Brasile, una Repubblica (detesto i concetti limitativi di nazione e di patria) che, com’é noto, conosco discretamente e che soprattutto amo, ma paradossalmente quanto verificatosi laggiù è il sintomo di un male planetario che scuote la stessa concezione della persona umana e delle società che la accolgono.

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Molti amici mi chiedono una valutazione di ciò che sta accadendo in Brasile, una Repubblica (detesto i concetti limitativi di nazione e di patria) che, com’é noto, conosco discretamente e che soprattutto amo, ma paradossalmente quanto verificatosi laggiù è il sintomo di un male planetario che scuote la stessa concezione della persona umana e delle società che la accolgono.

Macondo e dintorni

Agosto 2022 – Huitepec los Alcanfores, Chiapas, Messico. Scrive Chiara Beltramello: ho sempre pensato che i volontari che accogliamo in casa Gandhi rappresentino il cuore del progetto. Portano con sé amore al prossimo, alla vita e lo dimostrano sempre con grande entusiasmo. Questa volta sono cinque ragazze spagnole: Claudia, Elia, Anna, Carla e Giulia, che

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Agosto 2022 – Huitepec los Alcanfores, Chiapas, Messico. Scrive Chiara Beltramello: ho sempre pensato che i volontari che accogliamo in casa Gandhi rappresentino il cuore del progetto. Portano con sé amore al prossimo, alla vita e lo dimostrano sempre con grande entusiasmo. Questa volta sono cinque ragazze spagnole: Claudia, Elia, Anna, Carla e Giulia, che

La lezione di Liliana Segre

Gli applausi faciliCome l’Italia non è. Come l’Italia dovrebbe (e forse potrebbe) essere. Il discorso di Liliana Segre per l’apertura dei lavori del Senato della Repubblica dobbiamo leggerlo, rileggerlo, impararlo a memoria (trovate in rete il testo integrale). Ci trovate, come sempre nei suoi interventi, il ricordo vivo di lei bambina nell’Italia fascista delle leggi

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Gli applausi faciliCome l’Italia non è. Come l’Italia dovrebbe (e forse potrebbe) essere. Il discorso di Liliana Segre per l’apertura dei lavori del Senato della Repubblica dobbiamo leggerlo, rileggerlo, impararlo a memoria (trovate in rete il testo integrale). Ci trovate, come sempre nei suoi interventi, il ricordo vivo di lei bambina nell’Italia fascista delle leggi

Dalle città globali all’urbanizzazione planetaria

In un recente articolo su Il Sole 24 Ore, Niccolò Cuppini delinea la complessa realtà di Chongqing, una municipalità cinese che sfiora i 39 milioni di abitanti. Nel nucleo urbano vero e proprio si contano otto milioni di abitanti, ma i confini comunali ne contengono trentuno (più o meno gli abitanti del Canada), a cui

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In un recente articolo su Il Sole 24 Ore, Niccolò Cuppini delinea la complessa realtà di Chongqing, una municipalità cinese che sfiora i 39 milioni di abitanti. Nel nucleo urbano vero e proprio si contano otto milioni di abitanti, ma i confini comunali ne contengono trentuno (più o meno gli abitanti del Canada), a cui