Un anno con la bioetica
L’intreccio dei fili nel tessuto della cura
Sono diverse le motivazioni che inducono un essere umano a prendersi cura di un altro, ed è dal loro intreccio, integrato in un tessuto organico, che prende forma la cura nella sua globalità. La cura che si nutre di pietas, che ci rimanda soprattutto ai rapporti che si sviluppano nell’ambito familiare, si può predicare, ma non è possibile costringere i renitenti a praticarla; e quando essa viene meno o assume aspetti complessi, si affacciano sullo scenario sociale altre modalità di cura, in particolare quella che si ispira a un ideale filantropico…
La cura come accompagnamento con parole oneste
Quando si nominano dei progressi in medicina vengono subito in mente farmaci innovativi, ultimissimi apparecchi supertecnologici, magari anche un tuffo nel futuro che si sta preparando grazie all’intelligenza artificiale. Vero. Ma non solo: ci sono anche cambiamenti di altro genere, che possono essere salutati come un’innovazione rispetto al modo in cui la medicina veniva praticata in passato. Il pensiero…
La salute in grande
I regali più graditi sono quelli inaspettati. Questo è arrivato per mail, da una persona conosciuta in occasione di un dibattito pubblico sulla sanità. Si è annunciato con un titolo enigmatico: “La bestia dorme”. A seguire, il resoconto della sua condizione clinica: “Le avevo scritto che mi ero scoperto affetto da un linfoma. Oggi scrivo per dare una buona…
L’etica clinica convocata alle elezioni americane
La decisione di Joe Biden di confermare la sua candidatura per un altro mandato presidenziale o di ritirarsi dalla competizione ha tenuto col fiato sospeso l’intero teatro politico mondiale per giorni e giorni. Ora la tragicommedia (o “Hilarotragoedia”, come l’avrebbe chiamata Giorgio Manganelli) si è risolta con il suo passo indietro. Che…
Fidati, perché sono un medico
“Credetemi, sono un medico”: era il titolo di un programma televisivo inglese. È arrivato all’attenzione perché Michel Mosley, il medico che lo conduceva con successo, è morto incidentalmente in un’isola greca, in cui si trovava in vacanza. Pagato il tributo di pietas per la sua scomparsa, vale la pena riflettere sul titolo del programma che lo ha reso celebre….
Ripensare la pratica del consenso informato
Oh, la candida semplicità delle domande infantili: “Che cos’è”?, e soprattutto: “Perché”? Ecco, se riuscissimo ad affrontare anche il consenso informato nella pratica medica con quel vero – o finto… – candore e chiederci: di che cosa si tratta? E perché viene chiesto un consenso al malato? Dopo che un professionista della…
Il “giro di vite” sui problemi etici
Sono numerose le situazioni nello scenario della cura che presentano dilemmi difficili da sciogliere. Quando si tratta poi di bambini è forse il caso di evocare la metafora che ha dato il titolo al romanzo di Henry James Il giro di vite: se in una narrazione sono presenti…
Il “giro di vite” sui problemi etici
Appaiono sul palcoscenico delle notizie di cronaca per qualche giorno o solo per qualche ora, poi sono risucchiati nella palude delle cose gravose che ci assediano. Pensiamo alla neonata Indi Gregory e al dibattito che si è acceso: prolungare le cure che la tenevano in vita, come desideravano i suoi genitori, o…
Una sanità a misura di eroi?
Il compito diventa sempre più arduo, fino a rasentare l’impossibile. Finora l’impegno dei formatori nell’ambito delle Medical Humanities era di indurre gli operatori della salute – medici, infermieri e i tanti altri professionisti impegnati nel lavoro di cura – ad ampliare il loro orizzonte mentale e pratico. Si trattava di considerare non…
Il tempo spalmato sul percorso di cura
Focus senilità Abbinare tempo e cura ci appare a prima vista un’operazione facile. Siamo infatti rimandati, più che a due concetti astratti, a due esperienze. Sappiamo con che cosa abbiamo a che fare quando parliamo di cura: sia quella professionale, alla quale facciamo ricorso quando siamo malati, sia quella esistenziale, evocata dall’espressione…
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Sandro Spinsanti
ha insegnato etica medica nella Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica di Roma e bioetica all’Università di Firenze. È stato direttore del Centro Internazionale Studi Famiglia (Milano). Ha fondato e dirige l’Istituto Giano per le Medical Humanities e il management in sanità (Roma). Ha fondato e diretto, successivamente, le riviste di Medical Humanities: L’Arco di Giano (1993- 2000) e Janus. Medicina, cultura, culture (2001- 2012). Il suo contributo a ripensare la pratica della medicina e la cultura della salute in senso bioetico rivolto al paziente come soggetto e non come portatore di malattia.