Macondo e dintorni

di Farinelli Gaetano

2 febbraio 2024 – Santa Croce di Bassano del Grappa (Vi). Incontro aperto al pubblico: “Per la scuola quale futuro?”, organizzato dall’associazione politicoculturale GISPI di Bassano. Nell’ora fissata, l’aula magna titolata a don Didimo è quasi al completo. Sono presenti le autorità locali. Il signor Ulderico Signorini illustra l’iniziativa. Conduce la serata la giornalista del Corriere del Veneto Raffaella Forin, che rivolge agli ospiti domande atte a sciogliere l’interrogativo. L’aula ascolta con interesse le risposte dei relatori Paolo Malaguti e Alessia Bonifazi, insegnanti, rispettivamente a Bassano e a Macerata.
Ecco in sintesi le risposte. A proposito del rapporto scuola-famiglia bisogna sempre evidenziare il terzo lato del triangolo: lo studente; e dunque rispettare sia l’aspetto delle varie discipline, sia la formazione/ educazione dell’alunno/alunna che sta dentro e oltre il rapporto dello studente con i programmi scolastici. Finalità della scuola: la scuola non è assorbita solo dallo sbocco occupazionale, il suo compito è formare, educare la persona alle relazioni sociali, politiche, spirituali. I programmi ministeriali dovrebbero essere solo una linea guida e lasciare ai docenti la possibilità di fare una scelta delle priorità nel percorso educativo e formativo dei ragazzi e delle ragazze. Sugli abbandoni scolastici i relatori affermano che la valutazione non dovrebbe essere un giudizio sulle persone, ma solo dell’opera dello studente. Inoltre, nella valutazione non sarebbe utile partire da una separazione tra gruppi svantaggiati e gruppi avvantaggiati, ma cercare di cogliere l’unicità dello studente e le doti sue, assieme ai limiti. Sulle aule numerose si risponde con il dato di fatto della denatalità.
Infine, l’educazione alla pace: una scuola dove non si coltiva la giustizia diventa un campo di violenza. Pace significa prendersi cura dell’altro/dell’altra. Pace è una virtù che insegna a gestire i conflitti e li indirizza verso la tolleranza e la giustizia.
Sulla modalità di introduzione del giovane insegnante nella scuola, la signora Alessia ricordava l’ambascia che ti prende nel primo contatto con la classe e aggiungeva che a lei, che tentava di carpire dall’insegnante anziana i segreti del primo impatto, la collega rispondeva: «Mi raccomando, firmare i registri».
•••
4 febbraio 2024 – Santorso (Vi), Ospedale Alto Vicentino. Gaetano Farinelli e Stefano Benacchio fanno visita a Marco Rigon, ospite in ospedale da molti mesi.
Ci ha raccontato la sua lunga avventura, le attese, le incertezze, le speranze, le cure, gli interventi frequenti in sala operatoria.
E la voglia di vivere. La voglia di rientrare.
Sempre presente la moglie Fania. Anche i figli Daniele e Alberto, assieme ai parenti e agli amici, hanno vegliato e fatto compagnia a turno. Marco era sereno, anche se provato dalla lunga degenza. L’11 marzo sarebbe rientrato finalmente a casa, alle sue vecchie abitudini e magari presto pure al teatro e sulla bicicletta.
•••
7 febbraio 2024 – Rio de Janeiro, Brasile.
Carnevale nella Casa di Maria, festa di tutti gli amici della casa con stravaganze e follie (semel in anno: almeno una volta l’anno viene data carta libera a dar di matto), canti, danze, leccornie e molta gioia di vivere. Nel Carnevale il brasiliano esprime tutta la sua voglia di felicità, di andare oltre le regole, di liberarsi di tutte le pesantezze, degli abiti, dei ruoli che gli altri ti hanno assegnato. Carnevale è l’anima, l’energia vitale che danza, libera e invade anche la Casa di Maria per un pomeriggio di follia.
•••
17 febbraio 2024 – Albignasego (Pd).
Gaetano Farinelli, accompagnato dal fido autista Stefano Benacchio, incontra Mirca Minozzi che tanti di voi conoscono. Ha cambiato casa e anche la sua attività di logopedista ha qualche nuovo risvolto. Svolge un’attività di coordinamento con un gruppo di logopediste più giovani. Abbiamo cenato e conversato a lungo, partendo dall’identità di Macondo: la relazione tra le persone e con i gruppi, per soffermarci sull’autonomia che ciascuno di noi tiene nel decidere delle proprie capacità, della propria funzione o meglio vocazione che segue nella vita. Abbiamo conosciuto anche il compagno Willi, discreto, scherzoso e ironico nella presenza e nella conversazione. A tavola con noi c’era pure Marta Brazzarola, amica e collega di Mirca.
Ciascuno offriva il suo contributo, onde sciogliere e alleggerire la conversazione, che tende a volte a incagliarsi nei codici e nelle memorie del linguaggio personale, proprio di ciascuno.
•••
18 febbraio 2024 – Valle San Floriano di Marostica (Vi). Gaetano entra in casa di Stefano e Manuela Dal Moro, che sono i genitori di Francesco, morto lo scorso anno a inizio novembre. Il padre – che è il presidente del Comitato marcia di Macondo – racconta gli ultimi giorni del figlio. Giorni oscuri, inconsapevoli, sospesi tra sguardi e parole sussurrate, incerte, interventi medici che non approdavano a un risultato, poi pareva che qualcosa si chiarisse. Nelle brevi riprese il paziente era molto vivace, poi ricadeva nell’assopimento. I genitori si alternavano nell’assistenza, la notte e il giorno. All’inizio, quando la cosa pareva seria, ma non mortale, passavano dal lavoro all’ospedale. E nell’ospedale, l’atmosfera, i volti sfuggenti, emotivi dei medici, le speranze subito smorzate, poi la fase critica, ultima, l’assopimento, il risveglio e l’abbraccio ultimo del figlio con il padre, per poi reclinare sul letto e spegnersi come una candela ancora tenera e calda che un alito di vento oscura. E l’addio negli occhi di bimbo. E poi gli sguardi del padre che confermano a Manuela che Francesco se ne è partito. E il loro pianto lento, sommesso. Ora medici e infermieri tentano di riportarlo indietro, segue la domanda con voce rauca di chi chiede e suggerisce il dono di lui, che raggiunga un altro vivente che cerca la vita che gli sfugge e raccolga lo spirito di Francesco; come il Cristo che passò, consegnando nella morte il suo spirito al mondo; che diventa vita negli altri.
•••
20 febbraio 2024 – Rio de Janeiro, Brasile.
Dopo il carnevale tutto riprende il corso normale delle cose; così il progetto MotivAzione è ripartito per un altro anno di attività che sarà realizzato in 4 località: Grajaú, Morro do Alemão, Marika e Nova Iguaçu. La formula si rinnova, con nuovi partecipanti e nuove animatrici. E daremo il via alla danza, al teatro, al disegno, che guideranno il processo pedagogico delle ragazze e dei ragazzi. Già battono i piedi e le mani e le voci di tutti, inseguendo le parole e i canti di gioia.
•••
29 febbraio 2024 – Rio de Janeiro, Brasile. In collegamento con l’Istituto Universitario Salesiano Venezia (IUSVE), dove la dottoranda Irene Pellizzaro di San Donà ha presentato la tesi di licenza in scienze pedagogiche con il titolo “All’ombra del Cristo di Rio: un video podcast sull’analisi del riscatto sociale nelle favelas di Rio de Janeiro”. Irene ha vissuto nella casa di Maria a Rio de Janeiro per otto mesi e ha costruito la sua ricerca partecipando alle attività dell’associazione Amar e intervistando i protagonisti della Casa. Macondo è felice di aver contribuito al percorso formativo di Irene.
•••
5 marzo 2024 – Rio de Janeiro, Brasile.
Arriva nella Casa di Maria, sede dell’Associazione Macondo, Gianmarco Tosatto, che per un mese dedicherà il suo tempo alle attività della casa e dell’Associazione Amar. Gianmarco, che lavora per una grande società di consulenza, ha deciso di prendersi due mesi sabbatici e di dedicarne uno al volontariato. La casa di Rio de Janeiro è aperta e pronta per accompagnare giovani e ragazze che desiderano dedicare tempo ad azioni di volontariato oppure tempo per sé stessi e insieme conoscere meglio la realtà brasiliana.
•••
11 marzo 2024 – Rio de Janeiro, Brasile.
Ha inizio il corso di formazione online CUIDART che mette a contatto arterapisti con un pubblico di italiani e brasiliani interessati a una proposta di cura attraverso l’arte. Abbiamo già irradiato tre incontri di arte terapia organizzati con la poesia, la musica e il teatro, che hanno per finalità il prenderci cura dei comportamenti tipici della nostra natura umana. La casa di Maria diventa promotrice di arte “educadora” e, insieme, di uno scambio culturale con un pubblico italiano interessato a questo progetto.
•••
12 marzo 2024 – Bassano del Grappa (Vi).
Ci siamo, la formazione è pronta a partire.
Grazie all’ospitalità di Natalino (per tutti Filippo), ci siamo trovati con Lidia Alfano, Maria Grazia Quintavalle, Alessandro Mason, don Adriano Cifelli, animatori del gruppo misto adolescenti e giovani, in casa di Natalino e Sabrina Filippin, assieme alle nuove animatrici, Lorena e Maria, pronte ad avviare e condurre anche il gruppo dei più giovani. Stavano con noi i nostri custodi e compagni di viaggio, Baldassare Zanchetta e Chiara Cucchini, e la presidente Monica Lazzaretto da remoto; ci siamo confrontati, abbiamo discusso e pianificato le prossime attività e il calendario, con il supporto e la voce dal Molise di don Adriano. Abbiamo chiuso in allegria, con un pranzo offerto dalla famiglia di Filippo e Sabrina, sognando il Brasile del 2025.
•••
16 marzo 2024 – Bassano del Grappa (Vi). Egidio Cardini arriva da Castano Primo (Milano). Di treno, al secondo binario. Vado a prenderlo e, assieme a Giorgio e Sonia Geronazzo, andiamo a pranzo alla trattoria da Norge. Poi ci incamminiamo a visitare la tomba di don Giuseppe.
Procediamo in silenzio, lungo il corridoio centrale del cimitero e ci fermiamo a sinistra, ai piedi della tomba del presidente, una preghiera, un ricordo e il saluto con gli occhi ancora sull’immagine di lui. Poi il congedo. Gaetano accompagna Egidio al treno che parte nel primo pomeriggio per Vicenza, Milano e l’ultimo cambio per Castano Primo.
•••
20 marzo 2024 – Italia. Incontro online. Il segnale viene irradiato dai tetti di Tramonte di Teolo (Pd) e raggiunge la Segreteria Generale e il gruppo di formazione e animazione adolescenti e giovani.
Questa confluenza di persone (Segreteria e gruppo) con ruoli diversi è molto utile e interessante. Sul tema principale, che è l’attenzione e l’animazione dei ragazzi e dei giovani, si definisce il prossimo incontro di aprile con tre gruppi di età diverse.
Natalino Filippin racconta il sorgere, il formarsi e la prospettiva dell’animazione dei ragazzi e dei giovani. Gli animatori erano partiti con un nucleo ristretto, che oggi si va ampliando con nuove iscrizioni, ma senza premere troppo sugli obiettivi, lasciando che siano i ragazzi e i giovani (maschi e femmine) a parlare e dunque a proporre, a escogitare i temi che mano a mano vengono alla luce, passando così dall’“imperfezione” riconosciuta e accolta, alla bellezza della diversità, che allarga e arricchisce lo scambio e insieme rafforza la volontà di procedere sulla traccia che insieme vanno segnando fino alla tappa di aprile. Già l’occhio guarda al viaggio in Molise, a settembre, per uno scambio ulteriore con il gruppo di san Giuliano del Sannio (Campobasso). Nel contatto online con la coppia di Rio de Janeiro, Milse e Mauro Furlan, che aspettano ragazzi e ragazze con gioia nella casa di Maria e Giuseppe (casa di Macondo), si delinea il sogno del viaggio e dell’incontro con il Brasile.
La seconda parte della comunicazione, che è stata molto lunga, si può riassumere con il completamento della locandina della festa, la funzione dei relatori, che avrebbe dovuto comprendere la presenza di Leonardo Boff, che non ci sarà a causa del cambiamento del suo itinerario di viaggio in Italia.
•••
23 marzo 2024 – Ferrara. Redazione di madrugada. Molte le assenze, a partire dal direttore Monini, impegnato a Firenze. Ci siamo trovati in pochi, ma con la voglia di lavorare in positivo. Stefano Benacchio, nostro capo redattore, lancia la palla. Il tema proposto per un futuro monografico è “l’imperfezione” e anche il senso del limite, fino alla sua accettazione. E così andando, abbiamo parlato degli anziani, che sono limitati al punto che tendiamo a emarginarli, perché non sono facilmente gestibili. Ed è una concezione materiale, perché non vogliamo sapere quali passioni ancora nasconde la loro vita. Di seguito viene avanzato il tema dell’autismo, che non è una malattia, ma un modo diverso di comunicare; che se non viene accompagnato e compreso, il bambino/bambina si blocca, entra in confusione e cade nel patologico. Però per affrontare questo limite, l’autismo, ci vuole competenza.
Ma come può il monografico (questo ma anche gli altri prossimi) diventare opera nostra e materia comunicabile ai lettori? Dobbiamo partire dal concreto, dal racconto, dal raccontare. È intervenuta anche Cecilia Alfier, che ha rivendicato la sua perfezione, pur ammettendo limiti ed errori, che fanno parte del cammino che sta percorrendo. Nella parte finale della redazione interviene Elena sui bambini e le bambine, che rispondono alle domande sulla paura. Legge le loro risposte, diverse, e sono illuminanti di una psiche che si va formando. Paura del buio, paura del futuro, paura di non riuscire, paura degli animali, paura di niente. E noi della redazione avremmo due compiti: raccontare le loro paure e confrontarle con le nostre, sulle quali tentiamo di individuare le motivazioni profonde.
•••
26 marzo 2024 – Italia. Incontro online della Segreteria di Macondo con gli amici di Olmi San Floriano di San Biagio di Callalta (Tv), per accordarci sulla preparazione della festa convegno di maggio; garantire una presenza di pubblico al sabato sera alla presentazione del libro di Miguel Benasayag, L’epoca dell’intranquillità. Dare struttura partecipativa alla santa messa della domenica. Segue l’appunto sulla sistemazione degli ospiti che si fermeranno la sera. Infine, urge la preparazione della locandina per pubblicizzare l’evento.
•••
13-14 aprile 2024 – Crespano di Pieve del Grappa (Tv). MacondoCamp. Presso il Centro don Paolo Chiavacci fin dal primo pomeriggio era piena primavera, i partecipanti al terzo Camp pronti all’invito del tema “Incontriamoci, ama te stesso per amare gli altri e gli altri per amare te stesso – Nessuna persona è un’isola”. Tema ambizioso, complesso e articolato pur nella sua giocosa reciprocità. Il metodo scelto, partecipativo e leggero, specie per i ragazzi, con esercizi, approfondimenti, riflessioni, condivisioni e confronti con ospiti esterni. Eravamo in nove animatori e abbiamo scomposto i 34 partecipanti in tre gruppi misti. Il primo gruppo, di soli sei componenti (13-14 anni), era al primo incontro, condotto da Lorena ed Ellena. Il secondo degli adolescenti di età 15-18 anni e il terzo gruppo composto di giovani di vent’anni. La provenienza dei partecipanti varia: da Treviso, da Vicenza, da Venezia e persino da Campobasso assieme alla loro guida, don Adriano Cifelli.
I gruppi hanno incontrato alcuni ospiti esterni per stimolare la riflessione e adombrare qualche percorso di vita. Il gruppo giovani ha raccolto la testimonianza del signor Mauro Gazzola, presidente della Cooperativa Kirikù, che ha affrontato il tema della marginalità tra i giovani e delineato alcuni progetti di inserimento; con don Adriano hanno parlato della strada di servizio al prossimo, sulla traccia della nuova figura del prete, e con don Luigi Maistrello, cappellano del carcere di Vicenza, si è affrontato il tema della giustizia che tenga conto della provenienza del soggetto e della pena commisurata al reato e con funzione del recupero delle detenute e dei detenuti. Al gruppo degli adolescenti hanno offerto la loro testimonianza Adalberta Moreno, Yoram Meir e Giuseppe Sartore, soffermandosi sul tema della diversità in ambito religioso, culturale e di provenienza; aprendo interesse e curiosità sulle tematiche di genere.
Il sabato sera ci siamo collegati con Mauro e Milse Furlan dal Brasile, per l’ormai consueto saluto e primo approccio di conoscenza con i nuovi partecipanti; poi solerti siamo passati al Planetario del centro don Paolo Chiavacci, navigando tra i pianeti e le stelle, seguendo la voce della guida, voce dolce di donna che a tratti si impennava, scuotendo chi, inseguendo le stelle, si appisolava sulle nuvole. Domenica pomeriggio, ultimi ragguagli sui prossimi appuntamenti, poi baci e abbracci, con gli occhi che brillavano di commozione, mentre gli autisti, i familiari premevano sul clacson per riportarli a casa. Al quotidiano, ma nelle tasche tenevano l’invito per la Festa di Macondo a fine maggio, a Olmi.
•••
18 aprile 2024 – Piovene Rocchette (Vi).
Il gruppo Macondo, operante in Piovene, ha organizzato una “cena povera” (un piatto di pasta e fagioli, pane e formaggio, dolci, caffè e bevande). Due lunghe tavolate, con ben 93 persone, uomini e donne quasi tutti del paese, hanno partecipato alla cena solidale per la diocesi di Rumbek, il cui giovane vescovo è nativo di Piovene Rocchette. Erano presenti il parroco don Romeo Presa e il cappellano don Fabio Spinello, che ha predisposto l’audio e il video per le comunicazioni della serata. La Segreteria di Macondo era rappresentata da Gaetano Farinelli e da Stefano Benacchio, che hanno ricordato l’amicizia del vescovo Christian e delineato un breve profilo dell’associazione Macondo. Abbiamo ascoltato il saluto e il ringraziamento di monsignor Christian Carlassare, vescovo di Rumbek, in Sud Sudan. Erano presenti alla cena i suoi genitori, i signori Pierantonio e Marcellina. Il signor Pierenzo dottor Nardello ha introdotto la presentazione dei progetti della diocesi di Rumbek assieme a Vittorino Deganello e alla signora Mirella Gon. In particolare, hanno illustrato il progetto di alfabetizzazione e formazione delle donne della diocesi. Grandi battimani, mentre già le cuoche preparavano il caffè, che veniva prontamente servito in tavola dalle solerti giovani cameriere.

Gaetano Farinelli


con la collaborazione di Alessandro Mason e Natalino Filippin e con la corrispondenza di Mauro Furlan e Milse Ramalho da Rio de Janeiro