Convegno per famiglie e adulti 2023

Scomode figlie di Eva, uno sguardo diverso

Le registrazioni degli interventi

Silvia Zanconato “Parola”

Originaria della provincia di Ferrara, ha vissuto a lungo a Roma dove ha insegnato per diversi anni religione in un liceo classico e Bibbia presso il centro di teologia per laici dell’Università Lateranense. Ha studiato alla Gregoriana, al Biblico, alla Hebrew University di Gerusalemme e alla Sapienza.

La registrazione non è delle migliori, la pubblichiamo comunque per l’alto valore dei contenuti.

Il racconto citato nell’intervento “She unnamed them” lo puoi trovare tradotto cliccando qui

Antonella Anghinoni “Spiritualità”

Tamar
Rachab
Rut
Betsabea

Antonella Anghinoni ha ottenuto il Baccellierato in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, frequentando corsi presso la Hebrew University of Jerusalem, e la Licenza in Teologia Biblica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. La sua passione per le “donne nella Bibbia” la porta a tenere molti incontri aperti al pubblico dedicati a questa tematica. Grazie alla sua preparazione e alla spiccata capacità comunicativa dei temi biblici, collabora con l’Ufficio per i pellegrinaggi in Terra Santa, soprattutto per gli Esercizi Spirituali nella diocesi di Padova. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato, insieme a Elide Siviero, Donne di Dio. Scorci biblici (2016).

Mariangela Di Gangi “Politica”

Attivista e operatrice sociale, Mariangela Di Gangi dal 2012 al 2022 è stata presidente del Laboratorio Zen Insieme, la più antica associazione di volontariato del quartiere ZEN 2 di Palermo impegnata nella creazione di percorsi innovativi nei campi della lotta alla mentalità mafiosa e della inclusione democratica degli abitanti, direttamente coinvolti anche nel recupero ambientale del proprio quartiere: obiettivi che Mariangela ha sempre perseguito promuovendo l’attivazione di iniziative concrete finalizzate alla fuoriuscita dalla povertà materiale ed educativa.

La sua prima esperienza politica la vede nel 2006 al fianco di Rita Borsellino, con la quale fonda il movimento Un’Altra Storia. È stata portavoce del coordinamento del Palermo Pride per due anni, ha ricoperto l’incarico di rappresentante del terzo settore per l’infanzia e l’adolescenza nell’ambito del Piano Infanzia del Comune di Palermo e fa parte di Calciando in Rete, un torneo organizzato dai centri aggregativi di Palermo che attraversa i quartieri popolari della città (ZEN, CEP, Zisa, Albergheria, Borgo Vecchio, Guadagna, Brancaccio, Kalsa e altri) con l’obiettivo di promuovere la sana cultura sportiva unitamente alla cultura della non-violenza, della tolleranza e del rispetto delle persone e del patrimonio collettivo, contro ogni forma di razzismo e marginalizzazione.

Durante questi anni Mariangela si altresì distinta per il suo impegno nel movimento cittadino per i diritti delle donne e ha dedicato il proprio tempo soprattutto in favore dei diritti delle bambine e dei bambini dei quartieri popolari e delle periferie di Palermo, insistendo sull’esigenza di creare strumenti e opportunità capaci di rompere il cerchio di esclusione sociale che una società iniqua come la nostra costringe a ripetere.

Incarnando tali esigenze collettive, Mariangela Di Gangi nell’autunno 2021 ha lanciato il movimento Facciamo Palermo, facendo rete tra tutti i percorsi virtuosi della città da proporre come modello a una politica troppo spesso distante dalla realtà che le cittadine e i cittadini si trovano a vivere.

Attualmente Mariangela Di Gangi è Consigliera Comunale e Componente della Commissione Bilancio del Comune di Palermo.

Gulala Salih “Libertà”

Gulala Salih è nata in Kurdistan e ha cittadinanza irachena e italiana. Attivista per i diritti dei bambini e delle donne, soprattutto per campagne di sensibilizzazione e informazione. È presidente e socia fondatrice dell’Asociazione. UDIK (Unione Donne italiane e curde). Nata a Kirkuk da una famiglia di patrioti, fin dall’arrivo in Italia (1999) si è impegnata nel campo sociale e del volontariato, per sensibilizzare sulla situazione del Kurdistan e in particolare dei bambini e delle donne, per la cittadinanza e il rapporto con le istituzioni.

Momenti del convegno