Macondo e dintorni

di Farinelli Gaetano

Cronaca dalla sede nazionale

30 aprile/1 maggio 2023 – Rio de Janeiro, Brasile. Finora le nostre attività con i ragazzi sono rimaste all’interno della Casa di Maria o nelle palestre delle scuole che ci hanno dato ospitalità. Oggi siamo uscite all’aperto, per coinvolgere ragazzi e ragazze del nostro quartiere. Così Milse Ramalho assieme a Ines, sua collaboratrice, ha proposto a ragazzi e ragazze nella piazza di Grajaú alcune attività libere e coinvolgenti di pittura, poesia, musica e teatro, per promuovere tra di loro e con loro una pratica di benessere e di festa preparata assieme.

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10 maggio 2023 – Rio de Janeiro, Brasile.
Elisa Paula e Maria Ines danno inizio a una nuova avventura: il laboratorio di mosaico, che insegna a mettere assieme pezzi che da soli non hanno rilievo espressivo, ma accostati con fantasia e intelligenza compongono manufatti che hanno un contenuto artistico, ma anche pedagogico: il progetto di accogliere le diversità non come ostacolo, ma ricchezza creativa e vitale, anche se costa fatica e generosità.

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17 maggio 2023 – Venezia, aeroporto Marco Polo. Arrivano dal Brasile Mauro e Milse Furlan, con il figlio Matteo. In tempo per partecipare alla festa nazionale di Olmi. Come tutti saprete, tutti? tutti no, ma almeno la metà sa che a Rio de Janeiro c’è una casa in Grajaú, casa di Macondo (Casa di Maria) che aspetta con amore e fiducia la visita degli italiani. Lo so, non ci sono più il fervore e l’interesse degli anni ottanta-novanta; ma se ci tornate si risveglierà in voi tutti, o almeno la metà, il desiderio di riprendere in mano la lingua brasiliana/portoghese e partire, sacco in spalla, verso l’Amazzonia, il polmone del mondo, i fiumi del delfino rosa. E troverete pronti ad accogliervi Milse che custodisce la Casa, aperta a giovani e adulti.
Educa gli adolescenti alla proprietà del linguaggio, alla relazione, all’armonia del proprio corpo tramite il teatro e la danza.
Sono aperte le iscrizioni.

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20 maggio 2023 – Romano d’Ezzelino (Vi). È arrivato dal Molise don Adriano Cifelli assieme a otto parrocchiani, in maggioranza donne. Con l’aiuto di Paolo Costa e di Ezio Bianchi, padre di Silvia, abbiamo organizzato la visita di Bassano, che comprendeva il Ponte degli Alpini e la visita al duomo di Santa Maria in Colle che il dottor Ezio ci ha illustrato nei particolari storici e artistici. Con l’aiuto di Gastone Pianezzola abbiamo organizzato la visita del Castello in Marostica, nonostante la pioggia battente. Resta attivo il ventilato progetto di una visita di scambio Macondo / san Giuliano del Sannio.
Domani li ritroveremo alla festa di Olmi.

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21 maggio 2023 – Olmi di San Biagio di Callalta (Tv). È tornato il sole. Le persone arrivano cantando. Inizia la festa. Ben in vista il tema del convegno: La più grande minaccia al nostro pianeta è la convinzione che lo salverà qualcun altro. Festosa l’accoglienza da parte della comunità di San Biagio. I responsabili della comunità Luca, Franca e gli altri ci accolgono e ci accompagnano nella sala del convegno, che può contenere ben centoventi persone, capienza opportuna per l’afflusso dei partecipanti. Bisbigli, abbracci, pacche sulle spalle in sala, poi puntuale inizia il convegno con il saluto del parroco don Tiziano Rossetto che dà il benvenuto ai presenti e alla presidenza. C’è una breve introduzione al tema da parte della segreteria. La presidente Monica Lazzaretto, dopo avere presentato i relatori, introduce il dottor Paolo Cacciari che apre i lavori del convegno. Nella sua relazione ha messo in evidenza che il clima è solo un effetto delle devastazioni che noi abbiamo prodotto in questi ultimi tre secoli. Non sarà sufficiente la tecnologia a rigenerare la vita sulla Terra. Forse mitigherà gli effetti. Bisogna invece riprendere e rispettare la complessità degli elementi che compongono le diversità della terra che calpestiamo. Dell’ampia relazione di Roberto Papa raccolgo solo alcuni spunti: la quantità di relazioni tra i viventi alimenta la vita e in agricoltura la prosperità.
È importate la raccolta conservativa dei semi, ma necessari sono anche il decentramento e la distribuzione delle sementi.
Utile il cambio di coltivazioni e per il loro valore proteico è salutare la coltivazione di legumi, che è elemento importante per l’equilibrio della nostra dieta alimentare.
Nella relazione successiva interviene Pio Lago, allevatore e contadino, che ha sollevato il coperchio sui danni provocati dall’uomo nel rapporto con gli animali, proponendo a rimedio parole familiari, umane: la stalla/casa della mucca, la salvaguardia del rapporto tra la madre mucca e il suo vitellino che ricostruisca e mantenga un futuro genitoriale per l’animale; infine la proposta di un rapporto con gli animali aperto alla vita che è respiro e non solo alla produzione coatta di latte e di carne. Per questo ha ricordato e messo in evidenza l’importanza di risvegliare nella bestia il senso della presenza degli altri viventi, attraverso piccoli espedienti, cui può contribuire anche l’alimentazione temporanea della barbabietola.
Ultimo invitato, collocato a margine del convegno, ha parlato Filomeno Lopes. E sarebbe stato difficile per l’oratore parlare dopo tanti interventi. Eppure la vita riserva sempre sorprese. Così con parola lenta, scandita, raccogliendo la saggezza e la storia del suo Paese, ha ricordato con commozione di don Giuseppe il fascino delle relazioni tra i popoli, il rispetto della cultura e della storia altrui. Ha poi ricordato, in sintonia con il grande filosofo camerunense Fabien Boulaga, il ruolo della parola, che «parlare è già filosofare». La saggezza dei proverbi, la voce suadente del relatore facevano dimenticare l’orario del pranzo e intanto l’assemblea raccoglieva nelle sue parole quel filo di speranza che può tenere viva l’umanità.
Terminato il convegno, sciamando siamo passati per il pranzo nella grande sala, che è pure la piattaforma della palestra. Qui la cucina, un cuoco solerte e con lui mani esperte hanno preparato qualche centinaio di pasti, per i relatori e i partecipanti al convegno. Sulle mense della grande sala stavano preparati acqua e vino. I piatti, le vivande erano ricchi, saporiti e gustosi.
Grande festa e allegria si sollevavano dai tavoli del convitto popolare. Durante il pranzo abbiamo festeggiato anche il 18° compleanno di Giovanni, figlio di Franca.
Alla messa, nella chiesa della parrocchia di san Floriano, l’assemblea ha raccolto le riflessioni dei celebranti e condiviso il pane della solidarietà e della speranza.
All’altare hanno celebrato il presidente emerito di Macondo, don Paolo Cugini e don Adriano Cifelli. La sera, “quando tramonta il sol”, si parte e si ritorna nelle proprie case. Restano fedeli operosi sul campo uomini e donne, ragazzi e ragazze a rimettere ordine dopo la festa del giorno.

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22 maggio 2023 – Molise. Metto piede a San Giuliano del Sannio, per un piccolo abbozzo di ricambio/visita e mantenere i legami tra nord e sud. Sarò ospite di don Adriano Cifelli nell’accogliente casa canonica. Rivedrò le persone amiche, che anche voi avete conosciuto. La parrocchia raccoglie tre chiese: san Rocco in cima al monte, sant’Antonio vicino alla fontana del municipio e san Nicola che non apre ancora i battenti, in attesa di restauro. In casa ho ritrovato Alex, che si prepara agli esami di teologia e, con mia sorpresa, mi viene incontro Reste, il cane che su tutti zampetta, annusa e morde per gioco e rafforza i denti sulle crocchette. All’incauto ospite ha mordicchiato le ciabatte.
Ogni lunedì sera, nella grande sala della casa parrocchiale, si incontrano più di venti comparse, uomini, donne, giovani e bambine condotti dal capocomico a preparare una commedia di De Filippo. Sono in prevendita i biglietti per lo spettacolo.

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31 maggio 2023 – Lido di Spina, Comacchio (Fe). È morto Daniele Lugli, colto da malore mentre faceva il bagno nel tratto di mare davanti alle Piramidi del Lido.
Raccolgo la notizia fuori casa, in Molise.
Ci eravamo incontrati l’ultima volta a Ferrara in occasione della redazione di Madrugada. Noi di Macondo lo ricordiamo per la passione con cui ha seguito l’attività della rivista Madrugada, cui ha collaborato attivamente anche tramite lo spazio del blog, che ha pubblicato alcuni suoi servizi comparsi sulla rivista “Azione nonviolenta”. Nell’ultimo numero di Madrugada 130, Daniele apriva scherzosamente il monografico dedicato alla “valutazione” dicendo che un’incauta osservazione in una riunione di redazione: «Mi pare che la valutazione, nelle nostre attività pur rilevanti, sia carente…» – aveva provocato una discussione che lo avrebbe posto in capo al monografico di cui sopra. La notizia della sua morte prende di sorpresa il Movimento nonviolento di cui era stato presidente nazionale. Insieme ai vari incarichi assunti in politica e in campo educativo, a segnare la sua attività pubblica e il suo percorso personale è stata la scelta della nonviolenza accanto ad Aldo Capitini. Noi ricordiamo di Daniele la pacatezza e la profondità con cui sapeva analizzare gli eventi della vita politica e le iniziative di Azione nonviolenta in Italia. Il funerale è stato celebrato con grande partecipazione pubblica mercoledì 7 giugno nella sala del Commiato della Certosa di Ferrara.
Abbiamo ricevuto notizia che della nostra redazione erano presenti Elena Buccoliero, Chiara Zannini, Alessandro Bruni, Giovanni Realdi e Guido Turus.

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11 giugno 2023 – Borso del Grappa (Tv), via Molinetto. Un gruppo di case strette.
Un cancello dietro il quale appare subito una cucciola di cane ad annusare chi sia il viandante che suona. Si apre un’imposta che pare la finestrella della fata Turchina che parla con Pinocchio. Oggi la casa è in lutto. Se ne parte Salvatore Fiore, siciliano, uomo gioviale. E raggiunge la sua sposa Antonella Liuzzo, che avevamo conosciuto nelle attività di Macondo e nella scuola. Si è spento nella sua casa, assistito dalla figlia. Sull’epigrafe, Tania ha riportato una frase di sant’Agostino: Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronunciala senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. Al funerale, celebrato da p. Franco Vialetto nella chiesa della S.S. Trinità a Bassano del Grappa, Tania ha letto il commiato delineando del padre il temperamento e il carattere, il senso gioviale suo per la vita che è gioia e precarietà.

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13 giugno 2023 – Rio de Janeiro, Brasile.
Forse qualcuno di voi ricorda il Gruppone Missionario, che ogni anno passava per la casa di Grajaú al tempo di Maria? Ecco, oggi arrivano Sandro e Serena, con la figlia Marta, che dopo aver visitato a Manaus il progetto, dove hanno svolto attività di volontariato per due anni, fanno tappa a Rio per incontrare e rivedere suor Adma Cassab Fadel e conoscere dopo tanti anni, l’evoluzione dell’associazione Amar. Per una settimana sono stati ospiti di “Casa Maria e Giuseppe Stoppiglia”.

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23 giugno 2023 – Rio de Janeiro, Brasile.
Milse ha organizzato un incontro on line con Cristina Bordogna, Martina Quaranta di Vicenza, per definire un progetto di collaborazione Brasile-Italia attraverso le loro esperienze artistiche. L’incontro on line si è realizzato dopo una serie di approcci fatti in precedenza, per uno scambio di lavoro sulla linea del rapporto tra culture e popoli.

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24 giugno 2023 – Roma città eterna, che manco s’addorme di notte e la sera respira il ponentino, ci accoglie con il suo traffico, che Fellini ha bene descritto nella lunga sequenza del film ROMA, che lo porta in città per narrare di Roma il passato che pullula sotto terra e i riti del presente, sotto la pioggia che manco il telone disteso sul camion riparava gli occupanti. Abbiamo bussato alla porta di Mario Bertin, che domani festeggia il suo compleanno e ci ha anticipato la strenna di Natale, per noi sempre una graziosa sorpresa e punto di riflessione. La domenica festeggiamo la ricorrenza assieme agli amici di Roma, a Matteo Giorgioni e alla moglie Lisa, che in questi giorni si trovano a Roma per un loro concerto. Erano doverosamente presenti il cronista smemorato e l’amministratore-economo dei tesori di Macondo.

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29 giugno 2023 – Paderno del Grappa (Tv), Istituto Filippin. Sei associazioni onlus aderenti a Focsiv (Federazione organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana) hanno organizzato un incontro con 50 giovani e ragazze, che partiranno per l’Africa e l’America Latina. Tra le iniziative dell’incontro ci saranno le testimonianze di quanti hanno già fatto esperienza di cittadinanza attiva.
Anche Macondo è stata invitata, a presentare le motivazioni che ci hanno spinto a svolgere in Italia e altrove l’attività di volontariato. Se la nostra identità si forma nel rapporto con gli altri, con l’altro, è utile prepararsi all’incontro con uomini e donne che hanno lingue e culture diverse. Ed è partendo, parlando e ascoltando la lingua e le parole delle popolazioni, conclude Farinelli in rappresentanza della segreteria, che l’incontro stabilisce un rapporto che non è assimilazione, ma confronto e strada assieme. Il nostro futuro sta anche nelle mani di questi giovani che partono senza pretese, umili, con i piedi per terra e lo sguardo nel volto dell’altro.

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10 luglio 2023 – Dalla Bulgaria ricevo e trascrivo la comunicazione del Comitato Rotte Balcaniche: «Con tutto il nostro amore, con tutta la nostra rabbia, scriviamo telegraficamente dalla Bulgaria, dopo tre settimane di presenza in frontiera. Sarebbero tante, tantissime le cose da raccontare e le riflessioni da condividere. Ci scontriamo quotidianamente con l’estrema violenza del confine, che si materializza in dimensioni molteplici.
Quella corporea, ovvero i corpi tumefatti delle persone prese a bastonate dalla polizia con le mazze da baseball, per un’ora e mezza, con le mani ammanettate dietro la schiena. E le piaghe causate dalle punture degli insetti che infestano i materassi dei campi, e i morsi dei cani della border police (polizia di frontiera, ndr) sulle gambe.
Ma anche la dimensione “psicologica”: nella paura diffusa di raccontare la realtà, di mostrare le proprie ferite, di farsi curare, di andare in ospedale. La violenza della polizia traumatizza e terrorizza, entra dentro le persone, così come la vita nei campi è un continuo addestramento all’inferiorità. Quando distribuiamo cibo e materiale, capita di dover spiegare alle persone che non serve esibire documenti.
Affrontiamo la difficoltà di essere tra le poche – se non uniche – persone solidali. Ci muoviamo principalmente tra Harmanli – dove c’è il più grande campo della Bulgaria, con circa 1500 richiedenti asilo – e Svilengrad, città di confine dove incontriamo le persone del campo di Pastrogor, la cui architettura è quella di una prigione.
Ogni giorno incontriamo nuove emergenze sempre simili e diverse, che sono la normalità. Chi torna zoppo dal confine poi si ammala nei campi e nei centri di detenzione: il cibo è insufficiente se non immangiabile, le condizioni igieniche pessime, l’acqua sporca, il servizio medico assente. All’interno delle strutture, la polizia spesso mena arbitrariamente. Al confine, le guardie rubano i soldi e i telefoni, respingono le persone letteralmente in mutande.
Per i migranti proviamo a essere una presenza amica e solidale, per le autorità e i nazionalisti locali siamo una presenza inconsueta e sospetta. In questo senso, abbiamo già sperimentato la repressione: non è possibile dire pubblicamente la verità sulle violenze.
Abbiamo bisogno di tutto: cibo, vestiti, medicine, cellulari, prodotti igienici e che tutto ciò si sappia. A causa della distanza non ci è possibile portare il materiale in furgone, quindi dobbiamo acquistarlo qui. Inoltre, stiamo già affrontando delle spese legali. Con tutto il nostro amore, con tutta la nostra rabbia, noi restiamo: al fianco delle donne migranti che esistono e resistono, nonostante tutto. Proveranno a seppellirci, ma sappiamo di essere semi, che bucheranno la terra e forse il cuore degli umani».

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17 luglio 2023 – Marostica (Vi). Molto prima della messa di esequie di Gastone Pianezzola, la popolazione si accalca sull’entrata della chiesa per mettere il proprio nome sul registro. La chiesa a tre navate, separate da colonne in marmo rosso di Asiago, con l’abside ornata di copia del Tiziano, Maria Assunta in cielo, si riempie di fedeli silenziosi e devoti. Gastone per la professione di autista e per la gentilezza e disponibilità sul lavoro è conosciuto da tutto il paese e lo dimostra la presenza in chiesa. Sul presbiterio, accanto al parroco don Giuseppe, concelebra don Gaetano Farinelli, in rappresentanza della segreteria e di Macondo, assieme al gruppo Tonel che si stringe attorno a Marita, sposa di Gastone, che ha fatto fronte con costanza e serenità al male che lo aveva colpito quattro anni or sono. Alla conclusione della cerimonia si alza dolcemente un canto di donna accompagnato da un arpeggio, che corona il rito funebre.

Farinelli Gaetano

redazione di madrugada
con la corrispondenza di Mauro Furlan e Milse Ramalho da Rio de Janeiro