Macondo e dintorni

di Farinelli Gaetano

24 novembre 2020 – Bassano del Grappa(Vi). Nella chiesa della S.S. Trinità funerale di Pietro Antonio Lorenzon, padre di Patrizia, nostra socia e amica. Concelebra don Gaetano Farinelli, presidente di Macondo, assieme a padre Franco,comboniano, che nell’omelia ricorda l’attività generosa di volontariato di Pietro. In chiesa ci sono la moglie, le tre figlie e i nipoti. • • • 2 dicembre 2020 – Fellette di Romano d’Ezzelino (Vi). Muore Celso Attilio Sonda, padre di Simone, socio di Macondo, che assiduamente cura le regie audio e video degli eventi della nostra associazione (feste e convegni). Il funerale è stato prorogato a causa del covid-19 che aveva colpito i familiari e celebrato il 17 dicembre nella chiesa di Fellette. • • • 5 dicembre 2020 – Bassano del Grappa(Vi), Villa Angaran-San Giuseppe. Presentazione dell’ultimo libro del dottor Andrea Gandini Per una scuola di relazione. L’invito è rivolto solo ai soci. Andrea apre l’incontro ricordando che la scuola italiana ha mantenuto finora intatta la struttura architettonica dell’immobile e la composizione dell’aula con cattedra,lavagna e banchi. Per essere funzionale all’apprendimento degli alunni, la scuola deve cambiare metodo e obiettivi. La lezione non va tenuta solo in aula, ma va aperta alla natura, alla società e al mondo del lavoro. In secondo luogo, alla lezione teorica del docente ha da seguire la conversazione di gruppo, che elabora e digerisce la lezione, cui segue la messa in opera della teoria tramite i laboratori e/o direttamente sul lavoro tramite l’istituzione della scuola-lavoro, che dovrà essere finanziata dallo Stato. Questo è un investimento importante per il futuro delle nuove generazioni, che dovranno affrontare e imparare nuovi lavori e nuove professionalità. Segue il maestro Federico Moro di Liedolo di San Zenone degli Ezzelini (Tv)che apre con un aforisma: il maestro ha da essere un dilettante, nel senso di uno che si diletta del suo lavoro e che vuol bene agli alunni; non è necessario che sappia molte cose, ma che sia versatile e creativo. La classe che il maestro si prende incarico deve avere un obiettivo chiaro, fare un’opera che sia di arricchimento per la scuola dove egli opera; l’opera viene costruita assieme, mettendo in dialogo tutte le discipline, compresa la manualità e la capacità di decidere. Si tratta di un percorso collettivo, maestro e ragazzi, dentro la natura e dentro l’architettura e le istituzioni cittadine. Il maestro Federico ha illustrato alcuni esempi recenti (come la guerra del 1914-18, il cui studio copre i cinque anni del corso primario) che ha realizzato con gli alunni del quinquennio. Conclude la rassegna la professoressa Chiara Cucchini, vicepreside dell’Istituto Parolini, una scuola professionale di agraria. Negli ultimi anni l’Istituto, che ha una dote di tredici ettari di terreno,adibito alla coltivazione sub divo, in serra e ad arboreto, si è dato l’obiettivo di partire dalla teoria per giungere alla pratica con un lavoro costante di gruppo, in cui tutti gli insegnanti della classe elaborano il percorso, che illustri la teoria, che si trasformerà in pratica manuale in laboratorio, operativa sui campi e nella serra, percorso in cui vengono coinvolti gli alunni fin dalla fase teorica. Ha l’obiettivo di fare una coltivazione biologica che ha dei parametri molto rigidi. Dalla scuola gli alunni possono uscire acquisendo una professione teorico-pratica e con una mentalità di rispetto del prodotto, della salute del cittadino e sanità dell’ambiente e con la intraprendenza di decidere. All’incontro, che era stato diffuso con molti inviti personalizzati, hanno partecipato a causa della pandemia poche persone. Però l’esperimento è riuscito e la videoregistrazione è visibile in rete sul nostro sito www.macondo.it. • • • 12 dicembre 2020 – Zané (Vi). A pranzo in casa di Piergiorgio e Adriana Carollo. Visita natalizia e scambio di amicizia. Ci ha amabilmente fatto compagnia anche il figlio Lucio, che vive nell’appartamento sopra i genitori. Adriana ci ha preparato un abbondante pranzo di culinaria domestica, natalizia. La casa si trova a un incrocio, protetta dalle barriere acustiche. Ci siamo raccontati le storie di casa. Le vicende, gli eventi che attraversano la vita delle nostre famiglie; il lavoro, i figli, i nipoti; le relazioni sociali e religiose; i tempi che portano novità religiose, spiriti nuovi,gli imprevisti della vita. • • • 16 dicembre 2020 – Pove del Grappa (Vi). Pranzo assieme all’autore del libro Alborada, Tarcisio Benedetti, meccanico grafico,e a sua moglie Alba. Il libro, coeditato da Iscos, Macondo Libri ed Edizioni Lavoro,racconta la storia della tipografia Alborada organizzata dalla Ong Iscos della CISL,gestita da Tarcisio con altri tecnici e operai cileni, che durante l’ultimo anno di dittatura in Cile di Pinochet ha seguito,stampando due quotidiani di opposizione,prima la campagna del referendum per il NO al dittatore Pinochet e poi successivamente ha favorito l’elezione di un presidente democratico nella figura di Patricio Aylwin Azócar. • • • 29 dicembre 2020 – Frassilongo, valle dei Mocheni (Tn). Agitu era una donna,bella, dalla carnagione olivastra, scesa caduta in Italia, dopo essere sfuggita alla rappresaglia politica nel suo paese. Anche qui ha trovato tutta la difficoltà del vivere come donna e donna nera, africana. E si è messa a lavorare per allevare le capre,di cui aveva esperienza familiare. In una valle ostile, che non la voleva. Ha costruitola sua azienda nel confronto con le istituzioni, un confronto libero; occupandola scuola materna proprietà della diocesi,e contrattando con il vescovo l’uso della casa, che avrebbe ristrutturato, sapendo che con il parroco sarebbe stato difficile contrattare o forse impossibile. Ha messo insieme un’azienda con un futuro aperto:contenta di aver raggiunto un obiettivo,ma sapendo di essere piena di debiti da pagare; che avrebbe pagato con la fatica e la gioia di vivere per l’azienda sua creatura,gli anni della sua giovinezza e maturità. Non ce l’ha fatta, perché di nuovo la mano del maschio l’ha fermata. Ora riposa in pace, donna etiope, dal corpo agile e dalla risata aperta, nella sua terra, da cui l’autorità etiope l’aveva costretta a fuggire. • • • 3 gennaio 2021 – Selvazzano Dentro(Pd). È mancato all’affetto dei suoi cari,all’età di anni 29, Pietro Morandin, figlio di Mauro e Donatella, assidui in agosto ai campi di aggiornamento di Macondo. L’ultima mia memoria di Pietro è la sua partecipazione a un campo di Macondo tenuto ad Asiago; era salito al campo coni genitori e con la sua mountain bike. Una lunga malattia ha posto termine alla sua vita. La sua memoria resta nell’affetto dei familiari che lo hanno seguito e assistito in questi ultimi anni di cura e di febbrili attese; e degli amici con i quali ha condiviso il pedale della bici e la passione della musica, una seconda anima. • • • 20 gennaio 2021 – da Francolino (Ferrara)mi ha scritto Alessandro Bruni, per annunciarmi la morte di Gabriela, una delle sue figlie. Colpita da un ictus, è mancata nel torno di due giorni. Svolgeva l’attività di farmacista a Porto Corsini (Ravenna). Lascia la famiglia con quattro figli. Aveva quaranta nove anni. La madre Giovanna Cavallari, assieme a una delle figlie, è partita per la Romagna, dove Gabriela è deceduta nell’ospedale Bufalini di Cesena. • • • 29 gennaio 2021 – Schio (Vi). Prima consegna in Bosnia della carovana della solidarietà del Collettivo rotte balcaniche Alto vicentino. In questi giorni si sono attivati in città due centri di raccolta per medicinali, vestiti invernali, cibo, protezioni a sostegno dei migranti rifugiati nel campo di Lipa in Bosnia, che era stato chiuso e poi incendiato. 46 metri cubi di cibo, vestiario e farmaci sono il frutto di una prima raccolta avvenuta in pochissimi giorni; vengono stivati con cura all’interno dei furgoni e si parte; l’arrivo è previsto prima che cali la notte. I migranti, provenienti da vari paesi, sono bloccati dal gelo e dalle autorità croate, impossibilitati a partire. In loro soccorso ci sono molte associazioni di solidarietà, ma urge l’intervento dell’Unione Europea, per impedire un’ulteriore catastrofe umanitaria.

Gaetano Farinelli

presidente dell’associazione macondo