Ma dov’è il sentiero per arrivare alla Terra Nuova?
Ogni tre mesi, puntuale come le stagioni, madrugada, la rivista dell’Associazione Macondo, arriva nella tua cassetta della posta. Non è il solito bollettino, ma uno spazio per riflettere, per capire, per interrogare (e interrogarci) sul nostro tempo.
Per provare a leggere ‘i segni del tempo’. E oggi ââì« mentre la pandemia colpisce tutti, a partire dai più deboli e dai più poveri ââì« c’è ancora più bisogno: di denunciare i mali della globalizzazione, dell’imperativo del mercato e del profitto, del dominio del Pensiero Unico. E c’è bisogno di tentare nuovi sentieri, di raccontare la Buona Novella: perché in questo mondo alla rovescia ââì« anche se nessuno ne parla ââì« sono già nascosti i semi del bene, del nuovo, della giustizia, della speranza.
Madrugada è una piccola cosa, una piuma contro il peso del mondo. Ma vive di questo e per questo. Per fare la sua piccola parte, per cercare cieli nuovi e una Terra Nuova. È un’illusione? Noi la chiamiamo utopia. La stessa che ha animato tutta la vita di Giuseppe Stoppiglia, che aveva scelto per questa rivista il nome ‘madrugada’ ââì« una parola che in portoghese e in spagnolo corrisponde alla nostra notte fonda, la notte più buia, in cui è facile sentirsi soli, ma che precede l’alba.
Questa piccola impresa cammina da trent’anni. E ha camminato con le nostre e con le vostre gambe. Tutti, dal direttore ai redattori, ai tantissimi collaboratori, hanno scritto senza nessun compenso. Per continuare a vivere, madrugada ha bisogno di ognuno dei suoi lettori. Vi chiediamo di sostenerci: un piccolo sforzo distribuito fra tante amiche e amici.
Come sempre, tra le pagine di questo numero, abbiamo infilato un bollettino postale (ma potete usare anche altre modalità di pagamento). Abbonarsi a madrugada costa davvero poco, più o meno come una pizza, vi chiediamo non solo di abbonarvi, ma di regalare un altro abbonamento a un amico, o alla biblioteca più vicina, a una parrocchia, a un circolo culturale, a un’associazione di volontariato…
Camminiamo con le vostre gambe… Per favore, non dimenticatevelo.