Tecnica ed etica
Ad aprile, quando oramai le falde erano prosciugate e le rane nei fossi boccheggiavano, si sono aperte le cataratte del cielo ed è tornata la vita. Nel campo sotto la finestra volano quattro cavolaie.
Una si posa sul controcorrente di Giuseppe Stoppiglia dal titolo L’inedito attuabile e mi conduce nell’occhio del ciclone, per scoprire le voci che raccontano il nostro tempo.
Ora ne restano tre, di farfalle. Un bambino vorrebbe catturarle con il retino, la sua lunga mano, una tecnica elementare; così il monografico recita L’uomo e la tecnica, incorniciato da Marco Opipari nel guscio, che illustra due giudizi contrapposti. Alessandro Bruni in Modificatori della coscienza informa sull’aumento degli psicofarmaci e delle loro incognite. Riprende l’argomento Marco Opipari con Oltre il principio di disperazione, che illustra l’ultima arma di difesa dell’uomo tecnologico.
Pietro Barcellona nel suo pezzo Tecnologia.
Estensione o amputazione del corpo denuncia il rischio di una tecnica fine a sé stessa.
Vola la prima farfalla sul capo di Augusto Cavadi che, in Partecipazione politica, rammenta le varie opportunità dell’adesione, e mette in guardia da modalità virtuali solitarie.
L’angolo dei libri è ricco, denso; ma non ci sono fiori e le farfalle volano oltre.
Un’ape devia la rotta su Chiara Zannini che in Solidarietà. Breve itinerario attorno a una parola, ne mostra la complessa struttura, riprendendo così il tema del monografico di Madrugada 85.
Adesso si fermano sull’incanto della maternità: Non ho partorito, è nato, scrive Heymat, il prorompere della vita cancella il travaglio.
Si vola poi verso il Kenya, a esplorare carte d’Africa; ci conduce Luca Ramigni, che ci ha vissuto per anni assieme alla sua famiglia: la moglie Laura, i figli Giacomo, Emma e Matteo.
A sera le farfalle scompaiono; sul cielo di Rio de Janeiro volano gli urubù, ed è Crisi nera, di Fabrizio Panebianco: non si sofferma sui numeri delle statistiche, oggi è necessario ricostruire la speranza.
Egidio Cardini nella rubrica del piccolo principe ci accompagna a Berlino, suggestiva, ma difficile da abitare, forse.
Sulle mura della città dormono le aquile; Macondo e dintorni racconta di storie d’una volta, una per volta, mentre Romano Farina con il servizio fotografico pedala Dalla Turchia alla Terra Santa.