Macondo e dintorni
8 novembre 2008 – Rondine (Ar).
Incontro con Peter Bayuku, proveniente dalla Sierra Leone, in visita in Italia per incontrare gli amici e i sostenitori del progetto, alla Cittadella della Pace, dove a suo tempo due ragazzi della Sierra Leone si sono laureati in medicina. Ci sono i Boschetto, i medici della Toscana che hanno collaborato al progetto medico e una rappresentanza di Macondo. Al tavolo della presidenza Benito Boschetto, Giuseppe Stoppiglia e Franco Vaccari, presidente della Cittadella. Peter, eletto in questi giorni governatore nel distretto di Koinadugu, ha illustrato il progetto Microcammino, che sarà innovativo rispetto al territorio, ma insieme dovrà tener conto della cultura locale e stimolare nuovi fermenti di vita sociale e intraprendenza. Dovrà contemperare il rapporto tra comunità e individuo; laddove l’individuo è nulla rispetto alla comunità e i capi hanno potere assoluto sulle persone. C’è bisogno di istruzione e di cura della propria salute. Il cammino è lungo e il processo richiede tempo e attenzione agli scambi interculturali.
12 novembre 2008 – Schio (Vi).
L’associazione Communitas invita Giuseppe Stoppiglia a parlare sul tema Non fare politica è omissione di soccorso. Communitas è un’associazione culturale e politica, interessata alle relazioni sociali in Schio e ai processi industriali, religiosi e preoccupata per l’indifferenza di molti rispetto alla politica. Il relatore affronta i grandi cambiamenti, che sono avvenuti in questi ultimi cinquant’anni, la frammentazione sociale, l’abbandono della religione tradizionale e, insieme, il vecchio retaggio della morale e della religione; oggi l’arrivo degli stranieri pone la sfida del confronto e della tolleranza, la sfida della diversità e dell’omologazione. A notte il relatore lascia il gruppo e parte a sirene spiegate (in soccorso a chi?), che poi spegne alla vista della volante, che plana in quell’istante sulla piazzola.
16 novembre 2008 – Vicenza. Assemblea generale di Macondo per il rinnovo delle cariche. Parlano tutti quelli che sono responsabili di settore o in partenza per nuove destinazioni e nuovi progetti. Giovanna Binotto in partenza per Rio de Janeiro dove curerà, insieme con Mauro, la gestione della Casa in Grajaù. Luigi Zuccheri parla della festa e del nuovo progetto di festa per il 2009. Mirca Minozzi affronta il tema della formazione degli adolescenti, per la quale si rende disponibile. Fiorenzo Vincenzi illustra il progetto che andrà a realizzare coi minori al lavoro a Santa Cruz in Bolivia.
Gaetano Farinelli l’attività dei viaggi, lo sviluppo della rivista Madrugada.
Stefano Benacchio presenta il bilancio dell’anno 2008. Camata Alberto l’attività del sito informatico di Macondo e le modalità di pubblicazione e di uso. Giuseppe fa una lunga relazione sull’attività di Macondo nei venti anni di vita, illustrando le peculiarità dell’associazione: la leggerezza della sua struttura organizzativa, l’autonomia economica rispetto alle istituzioni politiche (non è una ONG) e la sua funzione culturale nei campi della libertà e della responsabilità. Infine aggiorna l’assemblea sul nuovo titolo della festa convegno Quando ci sono nel mondo troppe cose che non vorresti vedere, è il momento di aprire gli occhi.
Questi però non li voglio sentire, interviene uno dall’assemblea, indicando una foto di gruppo che parla e ride in «libertà».
24 novembre 2008 – Prato. Su invito della comunità di Sant’Andrea, Giuseppe parla, nella sede provinciale del sindacato Cisl, a un gruppo di persone, ci sono anche dei sindacalisti, sul tema Nord e Sud del mondo. La di riflessione si allarga alla funzione del sindacato oggi e del clima politico che sta attraversando l’Italia e l’Europa. I rapporti di forza sono cambiati, anche se il nord fatica ad accettare la realtà, che impone o propone di cambiare il modello di vita. A mezzanotte il gruppo rientra, chi con il satellitare e chi con la bussola ha puntato alla Croce del Sud e non l’hanno più rivisto, perso forse nel mare dei Sargassi.
25 novembre 2008 – Valle San Floriano (Vi). Verifica della marcia con i giovani di Valle San Floriano. Si confermano le modalità; ma ancora si insiste sull’entrata di nuove leve, per rinnovare l’iniziativa, per sostituire gli indispensabili, per rispondere alle nuove domande che la società di Marostica chiede. Nel gruppo c’è un infante, che la mamma tiene tra le braccia, ma è ancora piccolo per camminare e prendere in mano il bastone del comando; fuori in strada sono spenti i lampioni, la luna è in ricostruzione e un gruppo di ragazzi approfitta per giocare a mosca cieca senza la benda del corsaro.
3 dicembre 2008 – Roma, sede di Radio Vaticana. In preparazione del sinodo dei vescovi per l’Africa che si terrà a ottobre del 2009, il progetto Africa, croce in mezzo al mare ha proposto una serie di incontri culturali tra i quali il tema della musica per la riconciliazione. Personaggi noti (Andreotti e il card. Silvestrini, padre Lombardi di Radio Vaticana) e meno noti hanno partecipato all’evento che si è svolto nelle giornate del 3-4 dicembre. Anima del convegno Filomeno, in arte Fifito, che molti di noi hanno conosciuto a un convegno di Macondo e che propone la musica come strumento di riconciliazione nel suo paese, già segnato dalla guerra civile. Al convegno è stato invitato Giuseppe Stoppiglia, per una riflessione su come costruire una leadership africana, come già fu negli anni settanta.
13 dicembre 2008 – Padova. La nuova Segreteria di Macondo s’insedia. Si dice che ci sia sempre una prima volta, quasi a smorzare le attese e i toni, gli entusiasmi o le paure. Si svolge in casa di Mirca, neoeletta, che rientra da un battesimo e procede al battesimo della segreteria di Macondo.
Non c’è bisogno di fare conoscenza, che quella già consiste. Si riprende il discorso del presidente all’assemblea, le prospettive dell’associazione, i moti che raccoglie e in particolare ci si sofferma sulla formazione rivolta agli adolescenti, un campo molto importante, sul quale negli ultimi anni non si è fatto nulla, per mancanza di rete e anche di disponibilità personale e per lo scarto di età con quelli che sono i fondatori della associazione Macondo: cinque a uno, per una simile puntata ci deve essere un cavallo vincente, ma se il ronzino zoppica e il destriero scalpita, sale la febbre del sabato sera.
14 dicembre 2008 – Scaldaferro (Vi). In occasione del suo ottantesimo compleanno, la signora Linda Biasia raccoglie figli e nipoti nel santuario della Madonna della Salute, per ringraziare Dio della vita e dell’amore dei suoi familiari. I custodi del santuario hanno ospitato i pellegrini in preghiera. La festa ha continuato poi attorno alla mensa, nell’allegria di tutti. Lo scienziato Montagnier promette lunga vita fino a centoventi, noi intanto festeggiamo quelli che abbiamo attraversato.
15 dicembre 2008 – Romano d’Ezzelino (Vi). La signora Lucia Marcadella, in occasione delle feste natalizie, invita Giuseppe a celebrare la santa messa e a tenere una conversazione nella cooperativa l’Apostrofo, che si prende cura dei diversamente abili del territorio, offrendo loro un’opportunità di lavoro e di inserimento sociale. Sono presenti gli ospiti e alcuni parenti. Il clima è semplice e sereno, come appunto l’apostrofo, che si colloca in mezzo, ma non intralcia, non compare sul timbro della voce, di cui solo accelera il passo.
16 dicembre 2008 – Castelfranco Veneto (Tv). Andrea Fantinato, dell’associazione di volontariato La Locomotiva, organizza un incontro nel centro di don Ernesto Bordignon cui partecipa don Giuseppe Stoppiglia sul tema Crisi economica: possibili scenari socio-culturali; interviene il chitarrista Ivan Geronazzo. Siamo tornati ai tempi dei cantastorie, in cui il filo del discorso si dipana tra le note. La conversazione verte sulla centralità della persona, che la finanza ha dimenticato per fare largo al denaro, che ha preso ogni spazio esterno e interno alla vita, pullulante e contaminante in prima serata TV.
18 dicembre 2008 – Spresiano (Tv).
L’associazione ANTEA invita Giuseppe a parlare della funzione del volontariato e in particolare della prospettiva sociale della terza età, che non è quella di difendere i propri diritti, ma quella di entrare in rapporto con le nuove generazioni, in una relazione di solidarietà e di presenza attiva.
Il rischio è quello di chiudersi e di vivere separati dalla società nel suo complesso. Fuori in strada alcuni ragazzi cantano: «San Michele aveva un gallo, bianco rosso verde e giallo…» con il resto della cantilena.
19 dicembre 2008 – Padova. Presentazione al Direttivo FIM del libro Bianco e Nera di Federico Bollettin con Giuseppe Stoppiglia È interessante l’iniziativa che propone il fatto: un bianco che sposa una nera; un prete che decide di mettere su famiglia. E lo propone a un gruppo di operai, che conosce direttamente la materialità del vivere, le difficoltà del convivere. La scelta di Bianco e Nera è un proposito che può essere avversato, non riconosciuto, messo al bando o collocato ai margini: e senza riconoscimento è difficile sopravvivere. L’accoglienza è stata generosa e allegra e i libri in vendita volatilizzati. Soffia ancora il vento e brillano le stelle, forse è quasi Natale.
25 dicembre 2008 – Bassano del Grappa (Vi), Casa Betania. Santa messa di Natale. Il tempo e la cronaca, l’attesa dell’evento e/o la preparazione di una festa che si mangia, l’amore per le generazioni giovani e/o la protezione per tenerli a freno, un dio che ci accompagna per costruire nuove storie e/o una religione che vuole controllare. Sono indicazioni che nascono durante la messa di Natale dalla voce del celebrante che condivide con gli amici il pane e il vino della mensa.
27 dicembre 2008 – Dosolo (Mn).
Matrimonio di Samuele e Matilde. Arrivano gli sposi. Sono emozionati e fa freddo. Si portano in cima all’altare e danno il benvenuto ai parenti e agli amici che sono pervenuti alla festa.
Il celebrante, attorniato da numerosi concelebranti, invita amici e parenti a condividere con la parola o con la voce emozionata il rito e la festa. C’è chi, commosso, dice solo due parole, chi si sofferma a cantare le lodi degli sposi e del matrimonio. Chi piange e chi ride, ugualmente toccati e diversamente espressivi. Il tempo scorre veloce, perché fa freddo, e il cuore batte per riscaldarci nella chiesa bella, affrescata, che i rigori della legge non permette di stemperare.
28 dicembre 2008 – Modena. Battesimo di Giovanni Paolo Maria. Scesi o confluiti, comunque molti i presenti al sacro rito del battesimo dei tre cugini, tre maschi condotti al battistero per il rito solenne. Fuori nevica. Gli uccellini premono sulla porta grande, per entrare, non per vedere. Il parroco, che si è preso tutto il carico del rito, sfoglia, consulta, legge su tre strati di libri, quaderni, sacramentari le rubriche del sacramento, che pare trasformarsi in una quasi investigazione di responsabilità amministrativa/penale sui segnali di gioia che trapelano sui volti dei genitori che offrono a Dio i figli e rispondono alle pressanti domande del celebrante. Dopo la cerimonia è festa per tutti. Sulla piazza del santuario la neve è tutta bianca, misura uno zoccolo di altezza.
9 gennaio 2009 – Pagnano d’Asolo (Tv). Al suo rientro dalle ferie natalizie, sempre colme di doni e di cene, di brevi viaggi con mete luminose, Gaetano si reca nella comunità per riprendere la serie di incontri fatti di memorie, di storie, di riflessioni, di canti, di canzoni ascoltate o suonate, di conversazioni e di monologhi, di letture brevi e di camomille calde dopo il luccichio di una sigaretta.
11 gennaio 2009 – Padova. Federico Bollettin ha convocato per la terza volta quanti desiderano partire per il Camerun, ha presentato il viaggio, le motivazioni, le tappe, con l’ausilio di altri che sono già andati oppure che sono originari del Camerun. Gaetano ha parlato delle ripercussioni del viaggio su di noi in senso psicologico ed esistenziale. Poi si accendono i fari, romba il motore e ciascuno tenta di riprendere quota e puntare alla meta.
12 gennaio 2009 – Este (Pd). Don Luca invita Giuseppe a parlare ai giovani del vicariato. Sono più di cento i giovani di azione cattolica che ascoltano la testimonianza dell’oratore, che prende spunto dal passo di Marco, 4 «il seminatore getta il seme, poi dorme e veglia notte e giorno e intanto il seme germoglia e cresce, in che modo lui non lo sa». La conversazione verte sulla vita e sulla novità della vita, da cui può scaturire il profeta che coglie del suo tempo i segnali e le prospettive, i limiti e le possibilità, le necessità improrogabili, e ogni generazione nella voce del profeta può accogliere l’evento, se saprà aspettare, guardare e sentire: la vita è imprevedibile. E non mi riferisco alla trasmissione «Affari tuoi», ché quella ti cambia la vita.
13 gennaio 2009 – Venezia. Fiorenzo Vincenzi parte per la Bolivia. Troverà sistemazione a Santa Cruz, dove ha già vissuto un anno; ha preso contatto con le autorità del luogo, che gli offrono una sede per svolgere l’attività coi minori che lavorano senza protezione.
Dall’Italia un gruppo di amici lo segue nella sua attività che ha una funzione educativa e solidale.
21 gennaio 2009 – Arzerello (Pd).
Conversazione con il gruppo famiglie organizzato da Andrea Agostini.
L’argomento quest’anno è La comunità educante e si snoda su quattro conversazioni. Quella di questa sera riprende per intero il tema, sviluppato in una conversazione piana e coinvolgente da Mirca e Gaetano, che insieme introducono l’argomento e già affrontano nella simulazione cosa significhi e cosa comporti essere comunità educante, e cioè usa la parola per comunicare e il silenzio per ascoltare e attendere l’altro. Da non confondere con la tecnologia di walkie talkie.
24 gennaio 2009 – Schio (Vi). Il gruppo di Piovene, a volte prima di Natale, a volte nelle vicinanze, quest’anno poco dopo, capitanato da Vittorino e Bertilla, con un equipaggio che si ripete e si rinnova ogni volta, su temi che nascono dal gruppo o dai singoli e riguardano la famiglia, la religione, la politica, il mondo insomma, direbbe qualcuno, appunto il mondo, perché gira e rigira, al mondo nasciamo e il mondo non ci è estraneo, e allora come ci poniamo davanti al mondo? Con un progetto o con il vuoto, che in dio è la misericordia, che sa accettare il limite proprio e degli altri, in cui di dio il limite sarà forse quello di non poter dare a noi figli e dunque liberi (e non servi) più di quello che ci offre, altrimenti occuperebbe i nostri spazi di decisione e forse anche le nostre piazze in protesta (vedi integralisti che si buttano sulle ambulanze per salvare la vita e sopprimere i vivi). Alla fine, come nelle favole, un pane e un bicchiere di vino concludono la serata ed è già tempo di partire.
29 gennaio 2009 – Padova. Libreria Feltrinelli, luogo di grande prestigio che ha offerto una bottiglia di spumante allo sparuto gruppo, costituito per gran parte di donne, che ha partecipato alla presentazione del libro di Federico Bollettin Bianco e Nera.
Introduce Farinelli, segue Giuseppe e conclude l’autore del libro. Qualche domanda sul perché del libro, se avrà un seguito, se l’uso della parola è diventato uno stimolo a continuare, quali le reazioni tra i sacerdoti della diocesi, e se era opportuno lo scandalo di una scelta proclamata in pubblico. Domande, cui rispondere senza accademia, non è sempre facile.
Si sciolgono le parole e già camminano le penne.
31 gennaio 2009 – Parma. Congresso della FIBA. Dibattito tra il prof. Alberto Berrini e Giuseppe Stoppiglia sulle conseguenze politiche e sociali della crisi economica, in occasione della presentazione del libro Le crisi finanziarie dello stesso Berrini. Il libro affronta in modo aperto, con un lingua accessibile, la grande crisi finanziaria che va a incidere sul sistema di produzione e di reddito. Il professor Alberto affronta l’aspetto economico, Giuseppe l’aspetto etico. Interessante il confronto quando la scienza fa i conti con l’umano e le relazioni tra gli uomini. Insegnerà qualcosa questa crisi? A un oratore hanno rotto il vetro posteriore destro dell’auto e sottratto la valigia; è forse l’inizio della distribuzione o del fai da te?