Macondo e dintorni
Rimaniamo sempre in attesa delle cronache e riflessioni locali.
27 gennaio 1994 – Riunione di Segreteria a Teolo (PD), nella casa di Monica e Carmelo, rallegrata da Alessandro e Marianna.
Il Presidente ed Adriano illustrano la loro attività a Rio de Janeiro.
Il progetto “Marchi” che prevedeva il collegamento delle attività di Macondo in Brasile per ora è sospeso. I coniugi Marchi hanno definito il loro impegno in favela a Rio de Janeiro collaborando con l’A.C.O. Diocesana.
A Rio, Giuseppe e Adriano si sono incontrati con gli amici brasiliani, che svolgono l’attività di referenti per Macondo. Erano presenti: Prof. Waldenyr Caldas, San Paolo – Prof. Dilvo Peruzzo, Vitoria (Espirito Santo) – Avv. Salvino Medeiros, Rio de Janeiro – Prof. Gino Tapparelli, Salvador (Bahia) – Prof. Giuseppe Tosi, João Pessoa (Paraiba) – Padre Claudio Zannoni, São Luis (Maragnão) – Padre Edilberto Sena, Santarem (Parà) – Padre Umberto Scalabrini, Rio Branco (Acre) e Maria Stoppiglia, naturalmente. Assente giustificato Lorenzo Zanetti.
Hanno potuto conoscersi tra di loro, hanno avuto modo di stabilire dei criteri di relazione, definire la loro identità ed il loro ruolo. Il gruppo avrà una sua autonomia organizzativa, ed opera soprattutto nel campo dei movimenti di base, nella scuola e nella politica.
È stata inoltre presentata la proposta di permanenze più lunghe in Brasile da parte di singoli o coppie che vogliono aprire un’esperienza di vita e di relazione in Brasile.
Il gruppo ha manifestato il proprio interesse al nuovo tipo di scambio e alcuni giovani hanno già iniziato in Brasile in modo libero, non vincolato, tale novità.
Adriano e Giuseppe hanno incontrato p. Gino Serafin, ora in una parrocchia vicinissima a Grajaù. A San Paolo hanno incontrato p. Bruno Guazzo che svolge la sua attività in un’ampia zona della periferia della città.
Un piatto caldo ed un buon bicchiere di vino hanno concluso la serata.
29 gennaio 1994 – Giornata di preparazione con un gruppo di giovani del movimento “Beati Costruttori di Pace” in partenza per un viaggio conoscitivo in Brasile di 50 giorni.
1 febbraio 1994 – G. Stoppiglia si incontra con p. Mauro e la sua Comunità di Feriole (una congregazione missionaria molto presente in Africa occidentale) per uno scambio di esperienze, possibili collaborazioni ed eventuali viaggi in Costa d’Avorio, Togo, ecc…
5 febbraio 1994 – Inizia la scuola di portoghese condotta da Tonino e Nelma Lazzarin. L’esperienza ormai consolidata negli anni precedenti prosegue con il gruppetto della provincia di Vicenza, che si prepara al viaggio in Brasile. La conoscenza della lingua è sempre abbinato alla lotteria… pardon.. alla conoscenza della società brasiliana.
6 febbraio 1994 – Abbiamo un nuovo amico nel sud del Maranhão: p. Bruno Bortolaso. Lavora a Sitio Novo, parroco, direttore di una scuola professionale, animatore di giovani.
9 febbraio 1994 – A Firenze incontro di Andrea Gandini e Giuseppe Stoppiglia in un corso di operatori sindacali su : “Perché la solidarietà ci spinge in avanti” … nuovi modelli di sviluppo, dibattito vivacissimo e grande coinvolgimento.
12 febbraio 1994 – Un gruppetto di amici ha organizzato in quel di San Nazario il Carnevale Brasiliano, senza il fulgore delle donne ricoperte di sola polvere d’argento e oro, ma nella musica e danza e odori di vivande di terre lontane: la nostalgia realizza i sogni della memoria.
13 febbraio 1994 – Nasce a Padova, promossa e presieduta dall’avvocato Balduin una nuova associazione a sostegno dei genitori e delle famiglie adottive. Anche Macondo collabora.
15 febbraio 1994 – Uno staff di soci e amici di Macondo riceve dalla segreteria il mandato per la preparazione della festa brasiliana del 29 maggio. Alberto, Baldassare, Carlo, Ivan, Gaetano, Marcello iniziano le attività di coordinamento.
18 febbraio 1994 – Loretta Furlan, responsabile del progetto San Martino per l’adozione a distanza, ha organizzato un incontro nella sala Angarano di Bassano per padrini e madrine, soci e simpatizzanti interessati al tema dei “Meninos de rua”.
Il relatore Ennio Ripamonti ha offerto un quadro complesso del fenomeno, che può essere abbordato in prima istanza col sentimento della pietà, ma che si impone subito nei toni della responsabilità.
Ripamonti, a fronte della realtà drammatica dei ragazzi di strada, ha ricordato alcuni interventi adottati: quello delle istituzioni inaugurato con la dittatura, che raccoglieva i ragazzi in grandi complessi, che avevano più l’aspetto di una struttura detentiva, senza sbocchi sociali.
Il secondo organizzato da strutture di volontariato legate spesso alla chiesa locale, con prospettive di inserimento sociale; ma che toccano un numero ristretto di ragazzi e comunque sempre con sfumature istituzionali.
Infine si va sviluppando adesso un modello all’interno della comunità locale, che fa suo il problema e lo affronta con le sue risorse economiche ed umane, senza affidare ad altri l’incarico di allevare i propri figli. Tale esperienza si va sviluppando in particolare nel Nord-Est del Brasile.
La sala dell’incontro era gremita, e gli interventi al dibattito, numerosi.
19 febbraio 1994 – Stoppiglia parla ad un gruppo di animatori della Diocesi di Padova, impegnati in un percorso formativo. Fra l’altro apre la riflessione sul luogo educativo dell’incontro con l’altro.
27 febbraio 1994 – In una giornata di studio e di riflessione fra genitori e scout a Cavaso, Giuseppe Stoppiglia interviene per sottolineare l’importanza dell’apertura alla mondialità come elemento educativo indispensabile nell’attuale fase politica e culturale.
1 marzo 1994 – Arriva a Roma, invitato dall’associazione Macondo, Gino Tapparelli di Salvador di Baia. Il suo viaggio in Italia ha il duplice scopo di scambio culturale con alcune università italiane; e conoscere l’Italia nell’incontro di amici e soci sparsi in tutto il territorio.
Gino si è fermato a Roma dove ha approfondito alcune linee teoriche per la ricerca che sta effettuando sul fenomeno della devianza nel suo bairo, Novo Marotinho.
Si è incontrato con il gruppo di Macondo “Romano”, un gruppo di giovani di Albano Laziale.
Si è avviato poi a Modena, a Salerno, Cosenza, Taranto, Bari, Lecce, Matera. Ricordo per inciso che anche in Italia bisogna guardarsi da mano lesta: anche Gino ha subito un assalto, con relativo spoglio (e quanti ricordano l’ultimo delle politiche sa che non sempre si risolve in un allegro spogliarello). Derubato di soldi e documenti: questi sono stati ritrovati, gli altri invece come pula al vento.
Gino è poi salito al nord Italia (credo che si dica ancora Italia e non Unione al momento di andare in stampa), a Treviso, a Pianezze, a Bassano, a Torino, in Garfagnana (terra di Toscana), ed a Comacchio. E finalmente anche a casa sua, a Trento dove lo aspetta una madre accogliente; e fratelli e sorelle simpatiche ed allegre.
Gli incontri hanno avuto il tono del dialogo, della convivialità, dello scambio. Gino insiste con dolcezza, ma anche con fermezza sui criteri del rapporto, che sono il rispetto della persona, il diritto a costruire ciascuno il proprio futuro; e che nessuno può sostituire l’iniziativa e l’autonomia della persona e del gruppo, nemmeno il denaro. Il denaro è una risorsa, ma può essere anche il vincolo di una cultura che impone modelli e ritmi. Massimo direbbe che bisogna rivedere anche la parola solidarietà, che spesso si è connotata di aiuto “pressante”.
Gino è ripartito per il Brasile il martedì dopo Pasqua, dove lo aspettano la moglie Marilda ed i due figli. Ci vedremo a Salvador, Gino.
5 marzo 1994 – Riunione dei soci di Macondo dell’Emilia Romagna a Bologna. Aspetto notizie da radio Correggioverde. Apro e chiudo.
Stoppiglia si incontra a San Floriano con il “Gruppone” per aprire il dialogo su proposte arrivate dal Brasile… ed altri momenti di interventi compiuti.
8 marzo 1994 – Il presidente di Macondo si incontra con le Quinte del Remondini sul tema: “Il lavoro, quali ipotesi e proposte di impegno”. Il filo del discorso si svolge attorno ai modelli di sviluppo, le conseguenze, e le possibili letture critiche.
12 marzo 1994 – A Cismon il gruppo Iride organizza un incontro su “Etica e Politica”. Sono prossime le votazioni, ma il discorso condotto da Giuseppe Stoppiglia non riguarda tanto la contingenza degli schieramenti, ma i valori attorno ai quali la società può costruire le relazioni interpersonali e politiche.
Farinelli e Stoppiglia sono ospiti in quel di Cismon nella casa restaurata di Egidio e Valeria, che hanno coordinato l’incontro.
Sabato 19 marzo 1994 – Bologna
Riunione della segreteria e dei Coordinatori di area. Siamo presenti in nove; manca l’Angelica e il Gianni per motivi di salute. I coordinatori espongono le attività di area.
È iniziata la scuola di portoghese con Tonino e Nelma Lazzarin; a breve si aprirà quella di Padova con Luciano Ferrari.
A Torino, Giorgio Rossetto ha aperto un contatto con l'”associazione Pomatto Silvana” sui temi della formazione e anche sullo scambio di informazioni e riflessioni, che possono essere ospitate su Madrugada.
Tutti hanno fatto nelle loro aree il conto (si dice la mappa) delle risorse umane disponibili all’attività di accoglienza e di scambio.
A Roma è in preparazione la rassegna stampa sul convegno tenuto a Roma sui “Meninos de rua” il 25 gennaio. Il ciclostilato offre la possibilità di analisi del fenomeno in America Latina ed in Italia. Massimo, passa la velina!
Massimo Di Felice parteciperà all’incontro parallelo che si terrà a Napoli in occasione dell’incontro dei Sette Grandi (G7) in rappresentanza di Macondo.
Si è poi aperta una riflessione sull’esperienza dei coniugi Marchi, e si è convenuto che le nostre proposte di collaborazione vanno maggiormente elaborate, oltre che sul versante della disponibilità, anche su quello degli obiettivi e delle motivazioni.
Madrugada deve aprire uno spazio nuovo alle cronache ed alla riflessione delle aree, e intanto continua l’iniziativa dell’inserto trimestrale.
Adriano ricorda che siamo arrivati alla quota di 751 soci. Stefano Benacchio invierà ai coordinatori una circolare per omologare gli aspetti formali delle relazioni. Si parla anche di un nuovo logo per l’associazione, vale a dire che si rivedrà la sigla di Macondo.
Il presidente lancia il tema della festa Brasiliana al 29 maggio: “Caino, dov’è tuo fratello?”. Il tema affrontato da un gruppo di relatori, sarà quello della responsabilità al povero, all’emarginato, a chi subisce ingiustizia e violenza.
È stata poi annunciata la data della festa di Taranto, preparata da Angelica Sansone: 7 maggio 1994.
29 marzo 1994 – Il Presidente a Scandiano (Reggio Emilia) durante un corso di socio-politica ha svolto una riflessione sul tema: “Quale solidarietà in una società frammentata e consumistica”. Naturalmente il dibattito si è aperto sui valori di riferimento dell’agire politico, e sui comportamenti personali necessari al cambiamento degli schemi produttivi e di scambio.
9 aprile 1994 – In un casolare sperduto, tra balze e dirupi, si è incontrato il gruppo composto da quindici persone di Perugia con Giuseppe e Gaetano. L’incontro era stato organizzato da Ulderico Sbarra. Il Presidente nella sua relazione è partito dai fatti e dalle riflessioni che hanno preparato Macondo e si soffermato sugli obiettivi e le motivazione dell’associazione.
È interessante vedere quanto sia importante, e non solo a livello organizzativo, la costituzione di responsabili di area e di zona: quello che cresce non è solo il numero dei soci, ma soprattutto il movimento di risorse, di energie locali, con intonazioni e modalità e interpretazioni sempre nuove e ricche di umanità e di volontà di costruire solidarietà.
11 aprile 1994 – A Padova nei locali della parrocchia San Carlo, Luciano Ferrari ha aperto il corso di portoghese, dodici sono i partecipanti. In tal modo si amplia la possibilità di accostamento alla lingua e alla cultura brasiliana. Speriamo che questi nuclei di preparazione alla lingua aumentino. Si faccia avanti chi è disponibile all’impresa, che in Emilia cercano un maestro.
14 aprile 1994 – Giuseppe Stoppiglia si è incontrato con la scuola di Paderno del Grappa, Istituti Filippin. L’argomento, “I giovani e la società”, rivolto alle classi finaliste, ha offerto l’occasione di definire il campo della scelta dei giovani, anzi di allargarlo alla dimensione della responsabilità e della mondialità.
Ha poi calorosamente invitato gli studenti alla festa brasiliana, che affronta il tema della responsabilità, senza dimenticare che vivere è anche danzare e cantare.
22 aprile 1994 – Giuseppe Stoppiglia si incontra con gli Scout di Bassano sul tema “Nord-Sud: quali voci arrivano dall’A.C.” La serata si è conclusa con l’invito alla festa brasiliana di fine maggio.
Si è spento a Ferrara il babbo di Francesco Monini, direttore responsabile di Madrugada. Una dolorosa malattia lo ha sottratto all’affetto dei suoi cari.
23 aprile 1994 – A Bologna prende l’avvio il corso di formazione per animatori dell’associazione Macondo. Avrebbe dovuto iniziare sabato scorso, ma il relatore per motivi di salute non è potuto salire a Bologna. Il fine settimana, la difficoltà del viaggio rallentano il flusso dei corsisti. Per il prossimo anno bisognerà pensare a soluzioni diverse.
Il relatore Massimo Di Felice ha affrontato la crisi della cooperazione, a partire dalla crisi del modello di sviluppo, che ovviamente ha inciso anche sul modello di solidarietà. Ovvio no? (Scusate la presunzione, ma ho ancora nella mente i diagrammi della conversazione, che anche voi potrete avere, appena usciranno dalla penna dell’esperto).
24 aprile 1994 – Battesimo di Gioia Mazzucato, brasiliana, adottata dalla famiglia Giorgio e Serena Mazzucato di Padova, che tiene un’altra sorellina.
30 aprile 1994 – San Giovanni in Marignano (Forlì): incontro del gruppo delle Romagne capitanato dal passatore Marco Temellini, con il Presidente. L’argomento è vario e complesso: il lavoro (anche se oggi scarseggia). E sarà l’occasione di vedere le prospettive non solo economiche, ma anche politiche del lavoro, che non può trovare certo soluzione all’interno di un modello che punta solo alla crescita economica, e disconosce il diritto alla vita di tre quarti dell’umanità.
Ricordo in proposito che è uscito un bel libro edito da Macondo: “Crescita economica o sviluppo umano?”, che affronta appunto il tema. Abbonatevi a Madrugada: guarderemo meno televisione, e parleremo di più coi figli, le figlie ed i nipotini.
Cronaca da Torino di Giorgio Rossetto |
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Anche in questa parte d’Italia Macondo inizia a farsi sentire e vedere sia pure in punta di piedi. Per ora si cerca di allacciare contatti con alcune realtà territoriali, che operano nel campo dell’informazione e della solidarietà. Uno di questi gruppi è l’associazione “Silvana Pomatto”, che permette di usufruire di una struttura (per circa trenta persone) situata in Val d’Aosta dove poter fare incontri, approfondimenti ecc. Altri gruppi da noi contattati sono quelli dell’Iscos Regione Piemonte, e Movimento Umanista. L’occasione di un’uscita pubblica è stato il salone di Expo-Vacanze di Torino, dove l’Associazione Macondo ha avuto la possibilità di farsi conoscere per la tipologia dei suoi viaggi. Lo slogan dei volantini utilizzati nello stand era “viaggiare ad occhi aperti”. L’incontro con Gino Tapparelli ha suscitato speranza e volontà di continuare a lottare. Inoltre Macondo ha partecipato presso una libreria di Torino alla presentazione di un libro del Movimento umanista intitolato : “Lettere ai miei amici” scritto da Silo. INFORMAZIONI: * viaggio 1994 in Brasile: sarà preparato da Giovanna Stanganello di Milano con la collaborazione di Giorgio Rossetto. * il 24 aprile è arrivato in Italia padre Bruno Guazzo, missionario albese, che opera in un quartiere alla periferia di San Paolo. |