Cronaca dalla sede nazionale

di Farinelli Gaetano

1 febbraio 2004 – Venezia. Prima di iniziare comincio: a voi che guardate a mezz’aria ed avete ancora nell’occhi lo sguardo trasversale del presidente (mi consenta) stropicciate le palpebre e tra i barbagli che si accendono sulla retina, provate a leggere la cronaca incompleta del cronista senza passato. Rientro di Gaetano dall’Angola dopo una settimana di incontri con le autorità civili e religiose per vedere le opportunità di intervento assistenziale ed interculturale con la diocesi di Benguela ed in particolare con la località di Ganda dove opera l’amico padre Adriano a beneficio degli orfani della guerra e per la ricostruzione civile e morale del paese.

3 febbraio 2004 – Belluno. Giuseppe alla scuola dei mediatori culturali organizzato dal Ceis per affrontare i temi della diversità cercando insieme alle partecipanti di analizzare e scoprire opportunità e rischi dell’incontro tra persone di culture diverse, e aprire le funzioni di ruolo degli operatori. La scuola è rivolta a quindici giovani, ragazzi e ragazze laureate e che hanno già avuto altre esperienze di lavoro. L’intervento del presidente ha una durata di dieci lezioni.

5 febbraio 2004 – Verona. Giuseppe ad un gruppo di giovani laureati partecipanti di un master sul Terzo Settore, la funzione delle associazioni e delle ONG, e del no profit, di cui anche la nostra rivista ha trattato nel numero 52. È un settore importante che assorbe molte risorse umane, e che può diventare se non una alternativa al sistema del profitto, può certo essere un modo diverso di lavorare, senza inquinare le relazioni, e con una prospettiva che non è il solo consumo, e con una finalità che privilegia il bene comune.

11 febbraio 2004 – Bassano del Grappa (Vi). Invitati dal corpo docenti dell’Istituto Remondini all’assemblea degli studenti Giuseppe e ad Alì affrontano il tema degli stranieri; contemporaneamente nei laboratori paralleli don Sandro di Rossano, assieme al Gruppo IESS, affronta il tema generale dello straniero.
Padova, Casa Pio X. Tavola rotonda su Lavoro e flessibilità patrocinata dalle Acli. Sorgono domande: Quale senso trovare nel lavoro oggi; quali motivazioni spingono oggi il giovane a lavorare? Sono domande difficili, vista la dequalificazione in cui è caduto il lavoratore e quanto sia dequalificata la sua merce. La congerie innumerevole dei contratti di lavoro ha trasformato il rapporto di lavoro già merce in ulteriore rapido usa e getta, come d’altronde si fa sul mercato degli acquisti. Non sempre l’esposizione ed il dibattito si è svolto in modo unanime, anche perché non sempre si desidera capire e andare oltre, ma si preferisce raggiungere il compromesso già a livello di riflessione teorica, che poi significa avere le risposte già confezionate. Non ci sono stati comunque incidente tra i convenuti; qualche stoccata, senza punte da estrarre in pronto soccorso.

12 febbraio 2004 – Arzergrande (Pd). Giuseppe è invitato dalla parrocchia a parlare di Le sfide del diritto. Il relatore ripetutamente ha cercato tra la folla il padre di don Sandro, sarto del paese, ma che in quella occasione un indisposizione passeggera ha trattenuto in casa. Si è dilungato l’oratore sulla sorgente del diritto, sulla differenza tra diritto astratto e diritto riconosciuto. Riflessione non sempre facile, dal momento che si confonde il diritto con il bisogno, e si sostituisce a volte la giustizia con la carità. La politica che è azione per difendere il bene comune è lo strumento ed insieme la condizione esistenziale del diritto. Che è frutto della comunità e non la trascende, anche se non è mai esaurito nelle sue espressioni concrete.

15 febbraio 2004 – Pove del Grappa (Vi). Battesimo di Micol, figlia di Baldassare e Chiara che vivono a Pove ai piedi della montagna che si erge alle spalle del paese e raccoglie gli ultimi ulivi della macchia mediterranea. Dopo l’aspersione dell’acqua che introduce la creatura nella comunità degli uomini, il piccolo corteo formato dagli amici si è incamminato a cavallo di centinaia di cavalli fiscali verso la trattoria Doro per consumare in quieta allegria il pranzo offerto dagli Zanchetta-Cucchini oriundi dai monti e dal mare.

18 febbraio 2004 – Arzerello (Pd). Si conclude il ciclo di lezioni alla scuola dei genitori con la relazione del presidente su Giovani e territorio. La sala è gremita come nelle grandi occasioni. Il parroco, con espediente teatrale, mostra le funzioni cui assolvere e invita il relatore ad attenersi ai fatti. Il relatore si incammina nel difficile circuito delle cifre e delle deduzioni comportamentali. Qualcuno interrompe dal pubblico. Il relatore riprende: nella famiglia attuale unicellulare, tesa al lavoro e al benessere individuale l’attenzione ed il tempo dedicato ai figli è scarso; per questo i figli sono incerti e non hanno speranza. L’analisi è ostica, il pubblico è deluso. Un canto finale riprende i contenuti in termini poetici e suasivi. Ed è notte fonda. E la musica fa la coda alle stelle.

21 febbraio 2004 – Ronzano (Bo). Sabato e domenica lo staff del campo di Ostuni (Nadia, Paola e Gabriele, Lele all’anagrafe) si incontra coi partecipanti del nord, dentro la neve dell’inverno rigido nel monastero dei Servi di Maria, con un freddo che raggiunge le pareti del maniero e le attraversa. Saranno due giorni di ripresa di contatto, di sollecitazione ad andare oltre, con qualche intemperanza notturna che la sorveglianza vigile frena a doppia mandata. Olè!
Milano, studi della Rai Tv. Giuseppe ospite di Che tempo che fa con Fabio Fazio tra due fuochi di chi attacca e chi difende la manipolazione genetica e lui che ricorda la responsabilità di una società che ha dimenticato i valori e di un progresso che ha distrutto le relazioni sociali senza preparare un nuovo terreno umano.

26 febbraio 2004 – Pove del Grappa (Vi). Baldassare convoca lo staff che organizza la festa di maggio per i preliminari che consistono nell’analisi delle forze, e la messa in moto delle modalità. Quest’anno saremo ancora a Spin di Romano, ma lo spazio si restringe e sarà necessario un tendone a raccogliere le associazioni coi loro tavoli. E poi ci sono i complessi a suonare ed i permessi di igiene e i nulla osta del comune e la collaborazione coi servizi d’ordine e la sottoscrizione premi e gli sponsor e le locandine ed il nome che manca. Ed i cartelli ed i cartelloni e gli striscioni e le sedie e le panche ed i gabinetti chimici, un tempo latrine o vespasiani o ritirata strategica, sempre comunque un finale di partita, con carico e scarico. Ed è ormai primavera, che non fa male.

28/29 febbraio 2004 – Vago di Lavagno (Vr). Seminario di formazione su Vivere le relazioni. Per motivi di salute il professor Mario Tronti non ha potuto tenere la sua relazione; e ha bene assolto al compito ed all’onere Carmine di Sante, che ha condotto le due giornate. Numerosi i partecipanti in numero superiore alle previsioni. La solerzia di Fausto Valensisi ha saputo sistemare e collocare tutti i presenti pur essendo la casa ospitante insufficiente per numero di letti e camere. Attraverso un’esposizione complessa ed insieme chiara il relatore ha portato gli ascoltatori ad approfondire il concetto della vita come dono, che si scopre e si costruisce assieme partendo dalla centralità della relazione, alla nostra condizione che è quella di essere dati; dalla relazione di dio con l’uomo che è una relazione senza utile ritorno; relazione del più verso il meno passando per la nostra che è una relazione donata da ridonare, come Dio è nell’altro, nel volto dell’altro, nel povero; arrivando alla relazione uomo donna; incalzando sulla relazione con la morte e al rapporto tra relazione e tradimento. Al pubblico numeroso erano riservati spazi frequenti di intervento e di composizione. E il tempo correva e navigava lontano dalle nebbie e dalle bufere di neve che si scatenavano un poco ovunque nell’Italia peninsulare.

2 marzo 2004 – Valcasoni di Eraclea (Ve). La parrocchia “Gesù buon Pastore” invita il nostro presidente Giuseppe Stoppiglia a riflettere insieme ai parrocchiani sul tema Da una società frantumata si può costruire una nuova comunità? e richiama indirettamente il tema della speranza, rivolto dunque ad ogni età, per ricostruire spazi abbandonati e persi, perché nuovi diversi a volte infausti gli obiettivi che la società si è posto. Promotore della serata Alberto Camata che cura il sito virtuale per promuovere l’incontro ed lo spazio dell’incontro. Incerto sul magnetismo dell’oratore il committente ha allargato l’invito a parenti, amici, genitori, zii d’America che hanno lasciato sulla porta d’ingresso il loro nome e codice personale, ma non l’attenzione riverente.

4 marzo 2004 – La professoressa Gianna Miola invita Giuseppe alla cena mensile del Rotary per raccontare ai membri del Club che cosa sia Macondo e di quanto sostiene l’associazione con il suo spirito e nella sua azione complessa. In particolare si sofferma a parlare dei ragazzi di strada di Rio de Janeiro; e passa poi a parlare di un’infanzia abbandonata a se stessa pure in Occidente, anche se per motivi diversi dalla società brasiliana.

7 marzo 2004 – Budrio (Bo). Non è da molto che padre Umberto Scalabrini è stato nominato parroco e chiede a Giuseppe un intervento su di una delle caratteristiche dei Servi di Maria, la missionarietà. Questa nasce come risposta ad un messaggio che coinvolge in prima persona e nella coscienza rispetto ad un contenuto che è il Vangelo, che invita alla testimonianza ed all’annuncio, che mette il rapporto con l’altro, con l’uomo in prima fila, come paradigma di amore e di libertà nella relazione con Dio. Una relazione che spegne la religione come rito e come legge, per divenire fedeltà alla giustizia ed alla verità degli uomini nell’amore e nella libertà come condizioni umane, non astratte, ma storiche, reali. La missionarietà non è l’abbondanza di missionari all’estero, ma la fedeltà al vangelo ed all’uomo in Dio.

8 marzo 2004 – Mauro Furlan parte per il Brasile. Qualcuno dirà, ecché? Mauro riparte e resterà un periodo di tempo lungo quei tempi che appartengono alla vita e non sono un semplice stacco, un breve sogno; farà parte della associazione beneficente Amar, di cui condivide lo spirito, pur cercando in essa un contributo vivo al suo sogno: di costruire assieme al viandante il percorso semplice della libertà responsabile.

10 marzo 2004 – Brindisi, parrocchia di san Vito martire. Una vecchia relazione ci lega alla comunità di Brindisi, che risale agli inizi dell’associazione Macondo; rafforzata dalla presenza di Angelica che coordinava le attività di formazione, da Paolo Piccinno che partecipava già ai primi campi scuola di Macondo, dal parroco don Peppino, che intratteneva un rapporto di stima e di fiducia con il presidente. Nel ciclo di incontri organizzato dalla parrocchia hanno parlato Giuseppe su Lo scandalo della speranza; la condizione giovanile oggi e Carmine di Sante su Lo straniero nella Bibbia. Ricca la partecipazione dei fedeli agli incontri.

12 marzo 2004 – Belvedere di Tezze (Vi). Tema: Genitori e figli in una società frammentata, riflessioni sul rapporto educativo e sue condizioni, sulla necessità di spazi di incontro e denuncia di valori che hanno incrinato i rapporti sociali secondari e primari. Molte le persone presenti, che spesso purtroppo avvertono l’urgenza dei problemi immediati, cui trovare subito una soluzione, mentre lungo è il percorso della formazione, complesso il progredire della relazione educante, reciproco, non unidirezionale.

14 marzo 2004 – Fiorano Modenese (Mo). Riunione di segreteria in casa di Nadia. I componenti sono al completo, l’ordine del giorno nutrito: la festa nazionale di Macondo, relazione sul viaggio di Gaetano Farinelli reduce dall’Angola, dove ha incontrato padre Adriano e ha constatato il clima di difficoltà in un paese che esce dalla guerra civile, e porta ancora in sé le ferite mortali della guerra; ora si appresta a partire per il Brasile a giugno assieme a Carmine di Sante per prendere contatto con esponenti della teologia della liberazione e con le comunità di base. Segue l’analisi della formazione, indicazione di metodo e programmazione dei campi a seconda dell’età e dei livelli di inserimento nello spirito di Macondo o nella programmazione dei campi estivi.

16 marzo 2004 – Rossano Veneto (Vi). Il gruppo giovani della parrocchia si prepara per un viaggio in Brasile e sua permanenza presso le associazioni di Rio che seguono i ragazzi e le ragazze di strada. Il gruppo è alla sua seconda esperienza, naturalmente ci sono vecchi e nuovi componenti. È un viaggio di relazione, una permanenza che va oltre l’esperienza per divenire un modo di sentire nuovo, di far propria la condizione degli altri, senza sostituirsi, essere al posto di, o senza precipitare in sensi di colpa inutili e devianti. La preparazione del gruppo consiste nell’apprendimento dei rudimenti della lingua brasiliana e nella conoscenza di alcuni tratti storici sociali e politici del Brasile, attraverso alcuni incontri conferenza. Questa sera Giuseppe Stoppiglia aveva il compito di illustrare cosa possa essere il primo impatto con il Brasile. Il senso del viaggiare e l’atteggiamento di ascolto in terra straniera.

19 marzo 2004 – Bassano del Grappa (Vi). Conferenza serale presso l’Istituto Einaudi sul tema Genitori e figli organizzato dalla segreteria della scuola e frequentata per gran parte dai genitori. Attenti ai problemi, ma con quella caratteristica cui accennavo in altro spazio, ed è l’attenzione alle condizioni ed alle problematiche proprie, senza avere un quadro complessivo e meno ancora attenti ad un obiettivo generale: che sono gli spazi educativi ed i luoghi di incontro, che sovvengono a bisogni personali e sociali; la tematica era generale: Il silenzio, il mutismo dei giovani.

22 marzo 2004 – Bologna. Valter e Teresa Cavina sono rientrati dal lungo viaggio attraverso l’America Latina. Ritorneranno in Messico questa estate per seguire il progetto della casa nel Chiapas, per Macondo rappresentano oltre la simpatia che li distingue, un punto di riferimento per il viaggio e la conoscenza del Messico, sono già molti che hanno approfittato della loro generosa disponibilità.

1 aprile 2004 – Erba (Co). Le parrocchie del vicariato organizzano un incontro per i giovani che partecipano in numero ristretto, pur provenienti da ben trent’otto comunità parrocchiali. i in numero superiore alle previsioni. La solerzia di Fausto Valensisi ha saputo sistemare e collocare tutti i presenti pur essendo la casa ospitante insufficiente per numero di letti e camere. Attraverso un’esposizione complessa ed insieme chiara il relatore ha portato gli ascoltatori ad approfondire il concetto della vita come dono, che si scopre e si costruisce assieme partendo dalla centralità della relazione, alla nostra condizione che è quella di essere dati; dalla relazione di dio con l’uomo che è una relazione senza utile ritorno; relazione del più verso il meno passando per la nostra che è una relazione donata da ridonare, come Dio è nell’altro, nel volto dell’altro, nel povero; arrivando alla relazione uomo donna; incalzando sulla relazione con la morte e al rapporto tra relazione e tradimento. Al pubblico numeroso erano riservati spazi frequenti di intervento e di composizione. E il tempo correva e navigava lontano dalle nebbie e dalle bufere di neve che si scatenavano un poco ovunque nell’Italia peninsulare.

2 marzo 2004 – Valcasoni di Eraclea (Ve). La parrocchia “Gesù buon Pastore” invita il nostro presidente Giuseppe Stoppiglia a riflettere insieme ai parrocchiani sul tema Da una società frantumata si può costruire una nuova comunità? e richiama indirettamente il tema della speranza, rivolto dunque ad ogni età, per ricostruire spazi abbandonati e persi, perché nuovi diversi a volte infausti gli obiettivi che la società si è posto. Promotore della serata Alberto Camata che cura il sito virtuale per promuovere l’incontro ed lo spazio dell’incontro. Incerto sul magnetismo dell’oratore il committente ha allargato l’invito a parenti, amici, genitori, zii d’America che hanno lasciato sulla porta d’ingresso il loro nome e codice personale, ma non l’attenzione riverente.

4 marzo 2004 – La professoressa Gianna Miola invita Giuseppe alla cena mensile del Rotary per raccontare ai membri del Club che cosa sia Macondo e di quanto sostiene l’associazione con il suo spirito e nella sua azione complessa. In particolare si sofferma a parlare dei ragazzi di strada di Rio de Janeiro; e passa poi a parlare di un’infanzia abbandonata a se stessa pure in Occidente, anche se per motivi diversi dalla società brasiliana.

7 marzo 2004 – Budrio (Bo). Non è da molto che padre Umberto Scalabrini è stato nominato parroco e chiede a Giuseppe un intervento su di una delle caratteristiche dei Servi di Maria, la missionarietà. Questa nasce come risposta ad un messaggio che coinvolge in prima persona e nella coscienza rispetto ad un contenuto che è il Vangelo, che invita alla testimonianza ed all’annuncio, che mette il rapporto con l’altro, con l’uomo in prima fila, come paradigma di amore e di libertà nella relazione con Dio. Una relazione che spegne la religione come rito e come legge, per divenire fedeltà alla giustizia ed alla verità degli uomini nell’amore e nella libertà come condizioni umane, non astratte, ma storiche, reali. La missionarietà non è l’abbondanza di missionari all’estero, ma la fedeltà al vangelo ed all’uomo in Dio.

8 marzo 2004 – Mauro Furlan parte per il Brasile. Qualcuno dirà, ecché? Mauro riparte e resterà un periodo di tempo lungo quei tempi che appartengono alla vita e non sono un semplice stacco, un breve sogno; farà parte della associazione beneficente Amar, di cui condivide lo spirito, pur cercando in essa un contributo vivo al suo sogno: di costruire assieme al viandante il percorso semplice della libertà responsabile.

10 marzo 2004 – Brindisi, parrocchia di san Vito martire. Una vecchia relazione ci lega alla comunità di Brindisi, che risale agli inizi dell’associazione Macondo; rafforzata dalla presenza di Angelica che coordinava le attività di formazione, da Paolo Piccinno che partecipava già ai primi campi scuola di Macondo, dal parroco don Peppino, che intratteneva un rapporto di stima e di fiducia con il presidente. Nel ciclo di incontri organizzato dalla parrocchia hanno parlato Giuseppe su Lo scandalo della speranza; la condizione giovanile oggi e Carmine di Sante su Lo straniero nella Bibbia. Ricca la partecipazione dei fedeli agli incontri.

12 marzo 2004 – Belvedere di Tezze (Vi). Tema: Genitori e figli in una società frammentata, riflessioni sul rapporto educativo e sue condizioni, sulla necessità di spazi di incontro e denuncia di valori che hanno incrinato i rapporti sociali secondari e primari. Molte le persone presenti, che spesso purtroppo avvertono l’urgenza dei problemi immediati, cui trovare subito una soluzione, mentre lungo è il percorso della formazione, complesso il progredire della relazione educante, reciproco, non unidirezionale.

14 marzo 2004 – Fiorano Modenese (Mo). Riunione di segreteria in casa di Nadia. I componenti sono al completo, l’ordine del giorno nutrito: la festa nazionale di Macondo, relazione sul viaggio di Gaetano Farinelli reduce dall’Angola, dove ha incontrato padre Adriano e ha constatato il clima di difficoltà in un paese che esce dalla guerra civile, e porta ancora in sé le ferite mortali della guerra; ora si appresta a partire per il Brasile a giugno assieme a Carmine di Sante per prendere contatto con esponenti della teologia della liberazione e con le comunità di base. Segue l’analisi della formazione, indicazione di metodo e programmazione dei campi a seconda dell’età e dei livelli di inserimento nello spirito di Macondo o nella programmazione dei campi estivi.

16 marzo 2004 – Rossano Veneto (Vi). Il gruppo giovani della parrocchia si prepara per un viaggio in Brasile e sua permanenza presso le associazioni di Rio che seguono i ragazzi e le ragazze di strada. Il gruppo è alla sua seconda esperienza, naturalmente ci sono vecchi e nuovi componenti. È un viaggio di relazione, una permanenza che va oltre l’esperienza per divenire un modo di sentire nuovo, di far propria la condizione degli altri, senza sostituirsi, essere al posto di, o senza precipitare in sensi di colpa inutili e devianti. La preparazione del gruppo consiste nell’apprendimento dei rudimenti della lingua brasiliana e nella conoscenza di alcuni tratti storici sociali e politici del Brasile, attraverso alcuni incontri conferenza. Questa sera Giuseppe Stoppiglia aveva il compito di illustrare cosa possa essere il primo impatto con il Brasile. Il senso del viaggiare e l’atteggiamento di ascolto in terra straniera.

19 marzo 2004 – Bassano del Grappa (Vi). Conferenza serale presso l’Istituto Einaudi sul tema Genitori e figli organizzato dalla segreteria della scuola e frequentata per gran parte dai genitori. Attenti ai problemi, ma con quella caratteristica cui accennavo in altro spazio, ed è l’attenzione alle condizioni ed alle problematiche proprie, senza avere un quadro complessivo e meno ancora attenti ad un obiettivo generale: che sono gli spazi educativi ed i luoghi di incontro, che sovvengono a bisogni personali e sociali; la tematica era generale: Il silenzio, il mutismo dei giovani.

22 marzo 2004 – Bologna. Valter e Teresa Cavina sono rientrati dal lungo viaggio attraverso l’America Latina. Ritorneranno in Messico questa estate per seguire il progetto della casa nel Chiapas, per Macondo rappresentano oltre la simpatia che li distingue, un punto di riferimento per il viaggio e la conoscenza del Messico, sono già molti che hanno approfittato della loro generosa disponibilità.

1 aprile 2004 – Erba (Co). Le parrocchie del vicariato organizzano un incontro per i giovani che partecipano in numero ristretto, pur provenienti da ben trent’otto comunità parrocchiali. Perché questa scarsità? Domande cui è difficile rispondere: forse il radicamento ecclesiale è superficiale, forse l’argomento poco accattivante, forse perché al primo di aprile c’è la sorpresa del pesce, forse… Certo che erano pochi. Il relatore ha parlato a cuore aperto, senza cortisone e senza pericolo di infezione: della missione della Chiesa, della evangelizzazione.

3 aprile 2004 – Firenze. Alla Fortezza da Basso si celebra la prima edizione di Terra futura. Al suo interno Il sindacato Fiba Cisl (bancari) ed il gruppo EtiFiba organizza una mostra convegno che si snoda su tavole rotonde. Nella seconda mattinata di sabato si affronta il tema: Responsabilità e trasparenza: il lavoratore del credito e assicurazioni tra azienda e cliente. La sfida dell’etica. Intervengono Giuseppe Gallo, nuovo segretario della FIBA, Donata Gottardi, giurista, Antonio Da Re, filosofo, per la società civile Francuccio Gesualdi. Moderatore del dibattito: Giuseppe Stoppiglia, presidente di Macondo. Aggiungo una breve nota di cronaca presa da una rivista sindacale: «sulle recenti truffe quando si tratta di incolpare le banche si trova molto consenso; ma se ognuno di noi prova ed esaminare l’individualismo ed il tornaconto personale che sempre più ci muovono, nel lavoro come nella vita…». Era solo un’aggiunta, per la cronaca.

11 aprile 2004 – Bassano del Grappa (Vi). Il gruppo Macondo di Bassano organizza la messa domenicale di Pasqua dentro la coordinazione di Luigi, che assieme a Stefano accompagna i canti con l’arpa. Intona i canti Giuseppe Stoppiglia, all’unisono con il geometra, che ultimamente intona sempre canti dal contenuto sublime con note basse, in calare senza perdere di tono. Numerosi i fedeli presenti all’eucaristia. Hanno parlato Gaetano e Giuseppe: della misericordia, della giustizia e dell’impegno politico, da cui nessuno può sottrarsi, che significa lottare non tanto per vincere, ma perché diventi sempre più concreto il valore del bene comune.

15 aprile 2004 – Castello D’Argile (Bo). Linda organizza un incontro nella biblioteca del comune cui interviene il presidente sul tema Lo scandalo della speranza. Non è facile oggi parlare di speranza quando pare che la politica si possa concludere solo con la guerra e l’economia è diventata un Moloch cui tutti devono sacrificare i sentimenti umani; e chi non riesce ad integrarsi, anche la pelle.

19 aprile 2004 – Fiorano Modenese (Mo). Su invito del circolo culturale che ogni anno propone una manifestazione teatrale, il giudice Davigo parla nella sede di Comune di Fiorano ad un folto gruppo di persone sul tema del rapporto tra Giustizia Istituzioni e Cittadini. Il relatore sarà presentato da Nadia Francia che ne aveva sollecitato l’intervento. Brillante e incisivo come sempre, lascia un buon ricordo e la voglia di impegnarsi per il bene comune. Numerosi gli interventi.

20/21/22 aprile 2004 – Bergamo. All’interno dell’Università nella sede Sant’Agostino viene dedicato uno spazio alle immagini ed alle narrazioni di Ad oriente del sogno occidentale, mostra fotografica sull’Albania di Roberto della Chiesa, allestita da Emanuele Flotti. Nelle giornate si sono susseguite narrazioni e volti, incontri, cui hanno partecipato Silvia Ferruzzi, Marcella Filippa, Ivo Zizzola, Giuseppe Stoppiglia, e Fulvio Gervasoni. Questi hanno concluso con: Aver cura delle differenze; infine zigzagando per strade e stradelle, il team degli organizzatori ha raggiunto, in cima ad un cocuzzolo di monte, un agriturismo, dove tutto era buono, e che non faceva male ed era delizioso, come nelle favole senza l’orco.

24 aprile 2004 – Ferrara. Si riunisce la redazione di Madrugada: Stefano Benacchio, Mario Bertin, Egidio Cardini, Sara Deganello, Gaetano Farinelli, Francesco Monini, Giovanni Realdi, la cui discussione verte sui monografici prossimi della rivista: della diversità e i due occidenti (Europa, America). Mancavano Fulvio Cortese e Alessandro Bresolin. Una bufera di vento e pioggia ha concluso la giornata, che gli impavidi hanno attraversato fino all’osteria del ghetto, senza torce e senza spade. Poi la compagnia si è sciolta per nuova data.

29 aprile 2004 – Padova. Civitas inaugura la mostra del Terzo settore, cui partecipa anche Macondo con il materiale prodotto in questi anni e con lo spirito di scambio culturale che la distingue e con un gruppo di soci guidati da Luca Realdi, che prendono contatto personale con i visitanti la mostra per informare, indicare, suggerire e ascoltare. Gira un bottiglione di vino rosso, un pacchetto di amendoin (specie di arachidi brasiliane) salati e croccanti, ciascuno beve nel bicchiere dell’altro per verificare l’idoneità di guida.
Pove del Grappa (Vi). Il presidente del comitato della festa di Macondo, ragionier Baldassare Zanchetta, che vive in una torre d’avorio per l’invidia dei vicini, che lo vogliono in una domus aurea, accogliente come un prato di bucaneve, convoca tutte le associazioni di volontariato che hanno aderito alla festa di fine maggio per illustrare le modalità di partecipazione, l’uso degli spazi e le finalità.

Gaetano Farinelli

Frontiere, borders, fronteras
Le immagini di questo numero di Madrugada
a cura di Giuseppe Lanzi

Queste immagini sono lo stralcio di una raccolta più ampia proposta da Giuseppe Lanzi in una mostra titolata Frontiere – Borders – Fronteras. Le frontiere sono punti di demarcazione e di separazione, luoghi di passaggio e barriere, condizioni di vita e recessi di disperazione. Luoghi sognati e maledetti, crogiuolo di prova e beffa nello stesso tempo. Terreni sconosciuti e inseguiti.
Le loro immagini trovano collocazione sul ripiano della credenza di una madre che aspetta il figlio, di una sposa che tiene la memoria per i figli del suo uomo che è partito per sempre, sul tavolo delle polizie di frontiera. Sono immagini di terra, di sabbia, di muri, di reticolati; figure di uomini, di donne, di bambini. In percorsi di lontananza.

Città di confine
Tijuana, Messico

Lo chiamano La Borda. È il muro che per centinaia di chilometri divide Messico e Stati Uniti. È stato costruito nel 1994, con le lastre metalliche usate nella Guerra del Golfo come piste per i bombardieri. Ora dividono Tijuana da San Diego, appena 20 miglia più in là, con la sua base militare, sede dell’Operazione Gatekeeper, condannata anche dall’alto commissariato dell’ONU per i diritti umani.

Ciudad Juarez, Messico

Di là la mitica El Paso, territorio delle scorribande di Tex Willer. Di qui Ciudad Jaurez, nello stato di Chihuahua, Messico. In mezzo corre il Rio Grande, attraversato dal ponte della ferrovia. Ma una porta gigantesca lo sbarra: di qui passano solo treni merci. Chi vuole passare, ci prova in genere dal fiume. Ma pochi riescono a raggiungere l’altra sponda.
Le croci sul muro ricordano gli oltre 2000 disperati, morti nel tentativo di passare la frontiera. Anche Los Angeles, appena 100 chilometri più in là, li ricorda. Con una cerimonia commossa a La Placita Church, messa più corteo. Poi pellegrinaggio alle lamiere che tagliano in due, per centinaia di chilometri, la terra tra Usa e Messico.