Bolivia: dalla democrazia rappresentativa a quella partecipativa

di Carlos Roberto

Negli ultimi anni, nel nostro paese le istituzioni che prendono le decisioni, soprattutto quelle che riguardano la nostra vita, non operano lontano e fuori della portata dei cittadini e delle cittadine. Questo produce sospetto verso l’attività politica.
L’eredità di una politica faziosa e personale, i favoritismi e il clientelismo ancora vivi, si aggiungono alla corruzione e al mal governo della cosa pubblica e provocano una mancanza di fiducia generalizzata verso la attività politica.
Il permanente logorio della classe politica ha portato il paese verso situazioni limite come le giornate gravide di pericoli esplose nel febbraio e nell’ottobre del 2003.
La tendenza diretta a attaccare la credibilità del sistema e a migliorare i livelli di rappresentanza ha fatto sì che avanzasse nell’ambito della democrazia partecipativa la proposta di una tappa evolutiva, per transitare dalla democrazia rappresentativa (che è oggi in crisi), a quella partecipativa.
I meccanismi della democrazia diretta costituiscono forme di partecipazione politica mediante l’esercizio del voto diretto e universale. Il loro obiettivo, però, non è soltanto la elezione dei membri degli organi democratici – rappresentativi (legislativo o esecutivo), bensì la volontà di inserire la cittadinanza nel processo di presa delle decisioni.
Nelle società come la nostra, dove la povertà cresce e dove la spartizione delle risorse sta retrocedendo ogni giorno di più, i meccanismi della partecipazione cittadina, se sono ben utilizzati, possono aiutare ad arrestare la tendenza alla delegittimazione del sistema politico.
In questo contesto, le istituzioni della democrazia diretta divengono in modo determinante, più che una forma complementare di esercizio del governo, un esercizio di espressione della cittadinanza che canalizza le frustrazioni popolari. Precisamente per questo è importante, di fronte all’attuale contesto economico, sociale e politico della regione, evitare il pericolo di una possibile manipolazione demagogica di questi meccanismi, stabilendo limiti chiari a quei temi che possono essere sottoposti alla consulta popolare.
Operatore della Centrale Campesina del Dipartimento di Santa Cruz,
sta lavorando alla formazione di leaders campesinos in una regione della Bolivia