Proposta ai soci – lettera di Alessandro Bruni

Cari soci e amici di Macondo,
dopo i vari incontri che abbiamo avuto per capire l’eredità che ci ha lasciato Giuseppe
Stoppiglia, è tempo di rendere concreto ogni progetto individuale in uno spazio collettivo dove
assieme si costruisca la compiutezza della nostra vita associativa. E’ con questo intento che vi
invio la mia proposta organizzativa del futuro Macondo in una visione di responsabilità comune.
Dallo spazio interiore dove si elabora la ricerca di senso, dobbiamo affrontare ora con
concretezza il fare che ci aspetta.
Alessandro Bruni

Verso il cambiamento. Una proposta operativa
Macondo, dopo la morte di Giuseppe Stoppiglia, ha percorso un lungo cammino, complice la
pandemia, verso il cambiamento, verso la raccolta di una eredità che ci ha bene delineato Paolo
Bartolini nel suo recente seminario sul tema e del quale riporto a seguire alcune frasi
significative sulla figura dell’erede:
• E’ chi deve coltivare il fuoco e non adorare le ceneri.
• E’ chi è chiamato ad una ripresa non ad una replica.
• E’ chi è chiamato ad essere fecondo per quello che ha ricevuto.
• E’ chi ha voglia di cambiare assieme agli altri.
• E’ chi ha rispetto di chi c’era prima, responsabilità di servizio e sa tenere alto il
desiderio verso nuove compiutezze.
Un percorso di riflessione il nostro che è stato necessario per lo sconcerto di essere divenuti
“orfani” e dall’assunzione di responsabilità dell’eredità ricevuta.
La domanda che mi pongo (e che ci poniamo) è: quale Macondo vorremmo per il futuro? Fermo
restando l’assenza di flessione sui principi di Macondo, sui quali non mi dilungo perché
indiscutibili: –di quale politica e di quale dirigenza avremmo bisogno?
Una “buona” politica associativa che persegua mondialità e altruismo ha bisogno di una “buona”
dirigenza: si può tranquillamente affermare che è impossibile una buona politica associativa
senza una buona classe dirigente (e viceversa). Qui per classe dirigente intendo quei soci che in
futuro vorranno accollarsi la responsabilità di far parte della segreteria e, ovviamente, del
futuro presidente, ovvero quelle figure che devono rendere esecutivo l’agire di Macondo nella
società, partendo dal rendersi disponibili a svolgere attività concrete perché quelle attività gli
stanno “a cuore”.
Vorrei a seguire fare qualche ragionamento su quali sono le caratteristiche che (a mio parere, è
ovvio) la segreteria e il presidente futuri dovrebbero avere:
• capacità di presenza attiva, perché il lavoro da fare è molto;
• capacità di ascolto e un atteggiamento di disponibilità costante perché è necessario che
Macondo sia strumento vivo;
• capacità di autonomia di giudizio e di proposta rispetto agli interlocutori esterni (già
abbiamo una nostra precisa identità);
• capacità di coinvolgimento e motivazione dei soci, ovvero il fare squadra;
• disponibilità a far spazio a quei soci (speriamo giovani) che dovessero emergere nel corso
delle attività (il punto è nodale e strategico per Macondo).
La domanda che mi pongo, e che ci dovremmo porre, è: esistono in Macondo soci con queste
caratteristiche? La mia risposta è sì, sempre che:
• si accettino le diversità dallo stile precedente;
• si voglia accettare il cambiamento che da essere stati figli nell’ombra del padre si diventi
eredi attivi del suo spirito;
• si mantengano i propositi di Macondo con determinazione personale ad essere parte
attiva.
Qual’è attualmente la situazione di Macondo? Partiamo da questa constatazione facilmente
dimostrabile: Macondo è una struttura sana che ha alcune criticità irrisolte e un futuro da tutti i
soci e gli amici desiderato di continuare la strada percorsa, con nuovi mezzi, nuove assunzioni di
responsabilità e una nuova organizzazione che parta dal basso per affrontarle. Ci siamo presi il tempo e gli strumenti (assemblee degli stati generali) per affrontare questi
problemi, ora è tempo di far coagulare le nostre riflessioni e spingere i soci a farsi avanti per
assumere le responsabilità a cui siamo chiamati con le nomine della segreteria e del presidente.
Prendiamo in considerazione un modello operativo orizzontale specificando meglio quanto scritto
nel nostro Statuto. Organi di governo dovrebbero essere:

Segreteria nazionale. La segreteria è composta di membri fissi eletti a cui spetta di progettare,
valutare e attuare le attività di Macondo. La segreteria proposta non è a struttura aperta e
libera a chi vuole partecipare perché i membri devono assumersi la responsabilità degli atti.
Secondo lo statuto i membri della segreteria sono sette. Opportunità vorrebbe che
rappresentassero le singole aree operative dell’associazione che di seguito riporto con valore
esemplificativo:
1. settore comunicazioni;
2. settore attività estere;
3. settore attività nazionali;
4. settore eventi;
5. settore formazione;
6. settore politiche giovanili;
7. settore rapporti con i soci.
La segreteria si dovrà riunire almeno ogni tre mesi secondo modalità in presenza o via web.
Fanno parte della segreteria senza diritto di voto il Past President con delega al rapporto con la
nostra storia e l’amministratore con delega tecnica che risponde al presidente e alla segreteria.
Possono intervenire nelle discussioni soci o esperti che aiutino a comprendere le modalità di
agire. Costoro non hanno diritto di voto. Il primo atto formale che la segreteria deve fare è
scrivere un breve regolamento di funzionamento. Il membro di segreteria più giovane svolgerà il
compito di segretario.

Presidente. Svolge il ruolo di rappresentante di Macondo e presiede le riunioni di segreteria e di
assemblea. Viene eletto dall’assemblea tra i membri della segreteria e durerà in carica un anno,
dopo di che subentrerà un altro membro della segreteria. Auspicabilmente sarebbe opportuno
che tutti i membri delle segreteria a rotazione svolgessero il ruolo di Presidente. Comunque, nel
caso subentrassero problemi che impediscono la completa rotazione, chi è stato Presidente può
ricoprire nuovamente la carica solo dopo due mandati.

Modalità di elezione. Entro aprile dovrebbero rendersi disponibili per la segreteria 10-12 soci
che dovrebbero presentare un loro breve programma di futura attività secondo le loro
inclinazioni (da inviare al Presidente attuale Gaetano Farinelli, farinelli@macondo.it). Ricordo
che dopo l’ultimo incontro degli stati generali (già convocato per il 24 ottobre 2020 e poi rinviato
per la situazione sanitaria), si deciderà la data della Assemblea Generale dei Soci per il rinnovo
delle cariche.
I comitati tecnici dell’associazione (esempio cardine la redazione di Madrugada cartaceo, i
comitati tecnici per lo svolgimento di eventi, ecc.), quando formati da più persone, avranno una
struttura operativa identica a quella della segreteria: devono essere nominati dal gruppo,
devono essere di numero fisso e non variabile; devono essere responsabili assicurandone le
attività funzionali. Alle riunioni dei comitati tecnici possono partecipare, senza diritto di voto,
esperti che chiariscono situazioni e formulano ipotesi di soluzione.
A mio parere questa struttura, o altra consimile, sempre negoziabile, basata sulla modalità
orizzontale, consentirebbe di dare nuova linfa all’associazione e affrontare il futuro con
maggiore tranquillità e efficienza. Ma soprattutto con il desiderio di nuove compiutezze.
Auspico che altre proposte si affianchino alla mia, a sottolineare la dinamicità della nostra vita
associativa. Comunque, rimango in attesa di vostre osservazioni critiche o di consenso a quanto
ho proposto (direttamente a me, madrugada.macondo@gmail.com o al Presidente Gaetano Farinelli, farinelli@macondo.it.

Inoltre, conseguente a quanto ho scritto, non mi sottraggo alla
responsabilità e offro a Macondo la mia disponibilità a far parte della futura segreteria e, se
eletto, ad assumermi i compiti che la stessa segreteria vorrà darmi.

Alessandro Bruni