Macondo e dintorni
3 maggio 2021 – Rio de Janeiro, Brasile, Casa di Maria. Incontro online con i genitori dei giovani del progetto MotivAzione in Rete. Un momento per conoscere la famiglia e le storie dei giovani che, anche se a distanza, sono stati motivati a partecipare al Progetto. I genitori hanno ringraziato, riportando testimonianze incoraggianti e positive come racconta una mamma: «L’autostima di mia figlia era a zero e il progetto le ha fatto fare un salto di qualità».
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10 maggio 2021 – Incontro online. Tema: Le vie dei migranti. Un popolo di uomini, donne e bambini che cerca uno spazio di vita dignitoso tra i viventi. Dopo l’introduzione di Monica Lazzaretto, prende la parola Stefano Bleggi, coordinatore del progetto Melting Pot Europa, che accompagna le sue parole proiettando la mappa delle rotte.
Le rotte che partono dall’Africa raggiungono il Mediterraneo. I viaggi dei migranti sono molto lunghi, durano anche una vita. Da notare che i percorsi si aprono e si chiudono in base a decisioni politiche di controllo dei flussi. Le rotte balcaniche passano attraverso la Turchia. Sul loro cammino i migranti, che provengono dalla Siria, Afganistan, Pakistan, Bangladesh, trovano ostacoli e blocchi sia di filo spinato, sia di polizia di confine che impedisce l’accesso alle terre di Bosnia e Croazia.
Il summit de La Valletta di Malta, voluto dagli Stati europei e africani nel 2015, aveva ridotto il flusso dei migranti. L’Europa, per impedire il flusso, ha emanato una legge che proibisce di porgere aiuto ai migranti con la formula accusatoria di traffico migranti. L’Italia, in questa linea di controllo del flusso migranti, ha sottoscritto accordi con la Libia e con il Niger.
Gli accordi e i controlli non fermano completamente la migrazione; la rendono più costosa e più difficile. E i morti nel Sahara non si contano.
The big wall, la grande muraglia, così si chiama il blocco che Italia ed Europa hanno deciso per impedire l’accesso e il flusso dei migranti. Già nel 2015 si è costituita una forza militare per fronteggiare il flusso dei migranti: Frontex. E si sono allestiti in Grecia e in Italia centri di semi-detenzione. Un’altra rotta migratoria si sta aprendo verso le isole Canarie fin dal 2020.
Monica commenta e sottolinea che vengono erogate grandi risorse non per l’accoglienza ma per la difesa dei confini d’Europa, che implica un procedimento di militarizzazione. Poi passa la parola a Giuseppe Pederzoli, del Collettivo Rotte Balcaniche Alto Vicentino; Giuseppe racconta che all’inizio il suo gruppo ha seguito una seconda associazione più grande e con questa si sono diretti verso il confine tra Croazia e Bosnia per offrire la loro manodopera di falegnami, muratori ecc. per il recupero delle abitazioni abbandonate.
In questo modo sono entrati in comunicazione con le persone e i campi abitati dai migranti, che già nel 2018 erano sovrappopolati. Fino a quell’anno la politica e la popolazione locale erano state abbastanza tolleranti.
Noi – continua Giuseppe – fin dall’inizio abbiamo scelto la strada della cura delle persone. Abbiamo operato nel cantone al confine con la Bosnia. Siamo andati negli squat, abitazioni abbandonate nella foresta di Bosnia, per sistemarli, renderli più abitabili. In Bosnia aiutare i migranti è un reato. Quindi non eravamo accolti, ma solo tollerati. Chi aiuta i migranti, persone o gruppi che siano, viene perseguito dalla polizia. E non potevamo accedere ai campi di raccolta dei migranti.
Il rapporto spesso violento della polizia sui migranti ci ha fatto riflettere e concludere amaramente sulla politica degli Stati, Italia compresa. Le associazioni straniere non hanno un rapporto ufficiale con le istituzioni. Solo alcune associazioni internazionali operano dentro ai campi con il beneplacito delle istituzioni.
Attualmente la polizia fa retate nel cantone di Una-Sana, uno dei dieci cantoni della Federazione di Bosnia ed Erzegovina, al confine con la Croazia. In questo territorio opera un’associazione spagnola molto attiva, alla quale si è poi aggregato il Collettivo Rotte Balcaniche.
Non possiamo accettare la politica repressiva europea sui migranti; anche perché l’Occidente è responsabile di questo flusso migratorio di massa. Inoltre la costruzione e il mantenimento dei centri di accoglienza hanno come scopo di fermare, di bloccare, senza prospettive, il viaggio dei migranti verso l’Europa.
Conclude l’incontro online Giovanni Marenda, che fa parte del Collettivo Rotte Balcaniche Alto Vicentino e ci racconta della sua esperienza in Grecia. Molti migranti vengono collocati nelle isole e da lì non possono più spostarsi. Per molti di loro la Grecia è una prigione a cielo aperto.
Pochi i migranti che dalle isole vengono trasferiti sulla terra ferma. Spesso i migranti accolti in Grecia vengono imbarcati su gommoni senza motore perché vadano alla deriva verso la Turchia, che forse li accoglierà.
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27 maggio 2021 – Voci in festa, anche se solo online. Abbiamo organizzato questo incontro via Zoom in sostituzione della festa di maggio che anche quest’anno Macondo non ha potuto organizzare. E festosamente apre la serata Andrea Bui con la sua chitarra e canta l’ultimo inno di Macondo. Il tema della festa è: «Ogni età è un sogno che muore oppure è un sogno che sta nascendo. La nostra sta ancora nel guado». Partecipano all’incontro: Roberto Mancini da Civitanova Marche, Milse Ramalho da Rio de Janeiro, Chiara Beltramello da San Cristóbal de Las Casas (Messico) e Alessia Bonifazi da Potenza Picena (Macerata).
Inizia Milse Ramalho, nata a Nuova Iguaçù, comunità povera in cui spunta il sogno suo di trasformare in opportunità le difficoltà della vita. E durante il suo percorso di formazione, molti colleghi amici, purtroppo, si sono fermati e si sono lasciati trasportare, come dicono i brasiliani, dalla vita come viene. Con voce dolce e squillante Milse ha raccontato il suo desiderio di relazione con la società attraverso gli strumenti del teatro e della danza. Il teatro è il luogo della parola e della relazione con l’altro ed è anche lo spazio per esprimere idee e sentimenti.
Il teatro è il tempo della creatività e della gioia di vivere. Milse ha scelto di lavorare con ragazze e ragazzi dai sette ai sedici anni per realizzare e condividere con loro il suo sogno di bambina.
Segue Roberto Mancini, che si scusa del ritardo. Io proverò a fare un riassunto di quello che Roberto ha detto e rilevo la fine concisa e aperta del suo discorso.
La nostra società vive nell’incubo della morte. E su questo si fonda il potere che non libera, ma avvince le persone, le sottomette ai suoi programmi, promettendo di salvarci dal pericolo di morte che viene da fuori, che viene da dentro. E noi ci lasciamo convincere dai suoi programmi di tecnologia, di competizione, di salvaguardia dell’individuo. Uscire fuori da questa logica significa credere nella vita, che si esprime e si alimenta nel perseguimento del bene comune; che è il bene di tutti, della Terra che abitiamo, delle piante e degli animali e di noi uomini e donne.
Questa scelta ci porta ad accogliere ogni vita che nasce, che rinnova la nostra umanità. E questo ci chiede una fede, che non è credenza ideologica, ma è fede nella vita, nelle nuove generazioni, che aspettano da noi una parola che libera il loro sogno, che mette in fuga le paure di morte che ci assediano.
Come realizzare il sogno che è in noi? Un sogno di vita ci chiede l’alleanza con gli altri, il dialogo continuo e non la competizione. Dare le gambe al sogno significa combattere l’individualismo, che è il cancro della nostra società, della nostra vita; comporta trasformare il sogno in attività politica, che entra in rapporto con le istituzioni per conoscerle e perché siano porto sicuro che garantisce la democrazia, che non ha la funzione di dominare le persone ma di risolvere assieme i problemi. E questo comporta una nuova economia, che persegua il bene comune, che rispetti la dignità del lavoro; non usi il lavoro come strumento di schiavitù e di profitto, ma sia sostegno alla vita in tutte le sue forme.
In tal modo si forma una comunità educante, che crede nella vita, che è scelta di relazioni e cammino di pace e giustizia, che opera per una politica che non è potere che domina, ma autorità che fa crescere le persone per le quali opera e vive.
Segue Andrea Bui con una nuova canzone. Poi Chiara Beltramello, da Huitepec los Alcanfores, Chiapas, Messico. Il sogno di Chiara si chiama Casa Ghandi, che ospita molti volontari in arrivo dall’Europa. Casa aperta ai ragazzi e ragazze del villaggio e alle loro mamme. Aperta alla cultura e alla lingua locale, all’amore per madre Terra, che ci nutre, che ci rallegra coi fiori e con erbe aromatiche si prende cura di noi. Casa aperta alle tradizioni, alle cure ancestrali, che tutelano la vita attraverso un’alimentazione equilibrata, un’attività armonica, che rafforza le difese immunitarie e rispetta la Terra e i suoi abitanti.
Chiude la serata Alessia Bonifazi e parla del sogno che ha scoperto in Giuseppe Stoppiglia rileggendo i suoi libri e che ha fatto suo. Un sogno che è forma di resistenza alle illusioni del mondo ed è insieme un metodo di lotta all’angoscia di morte che ci spinge sotto la protezione di qualcuno, chiunque sia. Per questo il sogno cerca parole nuove per comunicare e per cercare alleanze tra coloro che non si accontentano di lamentarsi, ma costruiscono una via di uscita alla superficialità della chiacchiera, e all’egocentrismo che non comprende il dolore della Terra e dei viventi. Alessia ha scritto un libro: “Educazione e profezia”, frutto della rilettura in chiave personale delle opere di Giuseppe Stoppiglia.
A fine serata abbiamo ricordato che il 4 luglio ci sarebbe stata l’assemblea ordinaria per il rinnovo delle cariche.
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2 giugno 2021 – Rio de Janeiro, Brasile. È iniziato a casa di Maria e Giuseppe Stoppiglia il progetto “Ragazze forti” (Meninas poderosas) sotto il coordinamento della arteterapeuta Maria Ines Costa. Obiettivo del progetto è promuovere momenti di riflessione sull’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile, attraverso attività ludiche e circoli di conversazione con ragazze di età compresa tra gli 8 e i 14 anni. L’emancipazione infantile consiste nel preparare le ragazze a una vita adulta più leggera e felice, con la consapevolezza dei propri valori, diritti e doveri.
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3 giugno 2021 – Da Pove del Grappa online. Segreteria generale di Macondo.
Il presidente in carica (e uscente) ricorda il ruolo della Segreteria generale, che ha una funzione esecutiva rispetto all’assemblea generale. Ma insieme il compito di ricordare i valori dell’associazione Macondo, di relazione, interscambio culturale e solidarietà tra i popoli. Ricorda brevemente il percorso degli ultimi tre anni, in particolare l’opera di decentramento delle attività.
Negli interventi i componenti la Segreteria puntualizzano la sua dimensione nazionale e dunque rappresentativa delle varie provenienze regionali. La Segreteria ha da essere snella, usufruendo anche degli incontri online; senza dimenticare l’incontro personale. Riprendere la formazione degli adulti e dei giovani. Il rapporto dei progetti finanziati da Macondo deve essere dinamico e coinvolgente. Mantenere la figura della Segreteria allargata, che ha una funzione rappresentativa dei gruppi che si sono formati, e che assieme alla Segreteria generale può meglio rispondere al programma generale di Macondo.
Vengono inoltre deliberate le modalità di svolgimento dell’assemblea e delle operazioni di voto.
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12 giugno 2021 – Rio de Janeiro, Brasile.
È stata realizzata una passeggiata culturale per il centro di Rio de Janeiro, nella Praça Mauá e il Boulevar olimpico con i ragazzi del gruppo che produce graffiti assieme ai loro maestri. L’obiettivo era quello di offrire un momento di benessere e di apprendimento dinamico; stimolare il pensiero cooperativo e il piacere della conoscenza. Grande ammirazione per i graffiti di Kobra (ricordando il murale più grande del mondo, opera enorme di 9750 metri quadrati chiamata Las Etnias, prodotta dall’artista di strada brasiliano Eduardo Kobra, in onore delle olimpiadi di Rio).
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16-18 giugno 2021 – Rio de Janeiro, Brasile. Le tradizionali feste di giugno (festas juninas) brasiliane sono proseguite nel loro svolgimento online. I giovani del progetto Motivação na rede hanno promosso un momento di animazione e hanno ballato e cantato insieme. Non sono mancati gli intrattenimenti per gli anziani dell’Oficina para Memória, che hanno rallegrato la loro festa con cibi e bevande tipiche di Rio, rimanendo ognuno nella casa propria, in affettuosa allegria. Milse Ramalho e Patrícia Conde hanno guidato l’animazione.
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4 luglio 2021 – Bassano del Grappa (Vi), Villa Angaran-San Giuseppe. Assemblea ordinaria degli associati per il rinnovo delle cariche: Presidenza e Segreteria. Apre l’assemblea ordinaria il presidente uscente Gaetano Farinelli che legge la sua relazione, facendo un breve excursus sulle attività svolte e sul senso di Macondo e sulle funzioni e sul ruolo della Segreteria generale.
Segue la relazione di Gianni Pedrazzini – componente la Segreteria uscente, tra i fondatori di Macondo – che evidenzia la gratuità, l’impegno all’educazione, alla solidarietà. Ricorda il compito di raccogliere l’eredità di Giuseppe, andando oltre, perché i tempi sono cambiati, mantenendo fede allo spirito; e traducendo l’impegno anche attraverso il tesseramento e il finanziamento della nostra associazione.
Segue la presentazione dei candidati alla presidenza e alla segreteria. I nomi vengono scritti nella lavagna e sono ben 11.
Ciascuno di loro presenta le motivazioni per la candidatura ben sapendo della varietà di impegni che questo comporta.
Vengono letti i messaggi dei candidati assenti e viene proiettato il video-messaggio di Angelo Coscia.
Stefano Benacchio, tesoriere-economo uscente, presenta il bilancio 2020 e dà lettura del relativo verbale, che viene approvato dall’assemblea.
Si passa alle votazioni, poi allo scrutinio dei voti e viene proclamata la nuova Segreteria Generale con Monica Lazzaretto presidente; e i componenti della segreteria: don Adriano Cifelli, Paolo Costa, Gaetano Farinelli, Donatella Ianelli, Rosita Kratter e Samuele Pedrazzini.
Il verbale è stato stilato da Daniela Baroni.
A conclusione dei lavori, la nuova presidenza ha offerto un gioviale rinfresco a tutti i presenti.
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13 luglio 2021 – Da Teolo (Pd) online.
La nuova presidente Monica Lazzaretto convoca il primo incontro della nuova Segreteria generale alle ore 21.00 di martedì.
Un solo assente, che aveva perso il conto dei giorni.
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30 luglio 2021 – Rio de Janeiro, Brasile.
Show di talenti del progetto Motivação na rede. I giovani del progetto hanno presentato ciascuno il loro saggio di musica, danza, teatro, poesia, nello stile dei talk-show, ciascuno con la propria abilità e creatività. Un giorno dedicato a celebrare tutto quello che abbiamo vissuto e appreso nel nostro cammino di formazione. Una grande manifestazione di gioia e di festa.
Gaetano Farinelli
co-fondatore dell’associazione Macondo
componente della redazione di Madrugada
Milse Ramalho e Mauro Furlan
gestiscono la casa di Macondo a Rio de Janeiro
corrispondenti da Rio de Janeiro