Credi che il mondo possa cambiare?
Siamo curiosi di ciò che non conosciamo, come di ciò che ci interessa, ci riguarda, ci preoccupa, ci fa sperare. I bambini e le bambine sono curiosi di tutto. Nella corrispondenza più che decennale condotta dall’insegnante di religione Renata Cavallari di Ferrara con gli alunni della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “C. Govoni”, tanti biglietti premono per avere risposte sul mondo.
Un nutrito gruppo di messaggi riguarda Babbo Natale e la Befana. Gli estensori vogliono sapere della loro esistenza, ma c’è anche chi non ne dubita e va oltre. Renzo, classe prima: Come mai la Befana mi ha portato il carbone? Oppure Claudia, in quarta: Volevo chiederti: dove abita Babbo Natale? E Lucia, in quinta: Ci sono dei nostri compagni di classe che dicono che Babbo Natale non esiste e ci prendono in giro, aiuto! Sul punto Lucilla, 10 anni, va al sodo, non senza tremore: Mi potresti dare una risposta da sì o no se esiste Babbo Natale? Aspetto con ansia. In una classe parallela Martina si è chiarita le idee e lo riferisce all’insegnante. Mia mamma ha detto che la verità è che Babbo Natale non esiste e non esiste neanche la Befana e i regali li portano i genitori.
Fin qui, si potrebbe dire, niente di sorprendente. Possiamo aspettarci questo genere di interrogativi. Per la verità i piccoli rivolgono domande su tutto ciò che hanno intorno.
Renata, hai visto cosa è successo a Parigi?, scrive Aldo, 8 anni, all’indomani degli attentati al Bataclan. E Lorenza, 9 anni: Ho un po’ paura perché io e la mamy dovremmo andare a Sharm el-Sheikh ma ci sono delle guerre, io non ci vado infatti ma la mamma ci vuole andare lo stesso perché ha già pagato il viaggio.
Se il terrorismo e la guerra sono spettri lontani, quello della droga è vicinissimo. I bambini lo scoprono precocemente. Ai giardini ho visto i drogati, tu li hai mai visti?, chiede Valeria, 8 anni. E Beatrice, 10 anni: In questo momento ho un po’ paura perché sabato, mentre tornavo a casa, ho visto che di fronte al mio palazzo c’era la polizia. L’aveva chiamata mio papà perché due ragazzi si stavano drogando lì davanti.
Ci sono grandi domande sui drammi del passato scoperti attraverso la storia e le storie – Renata, tu hai il Diario di Anna Frank? Se non ce l’hai te lo posso prestare io, scrive Alessandra, 10 anni – e quelli dell’attualità che spingono Roberto, 9 anni, a domandare Perché è nata la crisi?, o Federica, 6 anni, a scrivere all’insegnante: Credi che il mondo possa cambiare? I bambini poi, generalmente attratti dagli animali e dalla natura, sono molto sensibili ai problemi ambientali. Ne parlano in diversi, fin dalla classe prima. Come mai l’uomo non rispetta l’ambiente?, si chiede Francesca a 6 anni. Ormai in terza è ancora lei a informare la maestra Renata: Lo sapevi che i panda giganti sono in via di estinzione a causa delle foreste distrutte per produrre l’olio di palma? Anche Emanuele, 9 anni, ha sentito una notizia precisa, molto allarmante, e cerca un confronto: Secondo te la neve si scioglierà? Un’altra bimba, Giulia, scrive su questo due biglietti durante la seconda elementare. Immagino tu sappia che Ferrara è inquinata. Gli uomini sanno che non serve a niente, l’inquinamento non serve a niente! E sanno che se l’inquinamento finisce nell’aria moriamo tutti! E lo sanno ora. Sono furiosa, lo sanno e lo fanno. Mamma mia, Dio dovrebbe dare il mondo agli extraterrestri, o dico male!? Con accenti simili, poi: Visto che Dio sa tutto, perché ha donato il mondo all’uomo che lo distruggerà grazie all’inquinamento!? La nascita della vita e di ognuno di noi è un mistero affascinante per chi è nato da poco.
Elisa, 8 anni: Com’era il mondo prima che esistesse l’uomo? Due bimbe, Marina e Raffaella, scrivono insieme: Da cosa si è fatto il buco nero del Big Bang? Dallo spazio? Il tema appassiona anche altri che si esprimono grossomodo con le stesse parole, forse dopo una lezione di scienze, o un programma tv, che li ha sollecitati.
Guardare le stelle non dà risposte ma incanta. Scrive Lucia, 6 anni: Con il mio amico Diego abbiamo visto Saturno, Giove, Marte e perfino la Luna. Diego ha detto «Wow Che forte!». Ho visto anche tutte le costellazioni dello spazio. Ho visto la Stella Polare, il Sole e il buco nero. Lo sai che Giove è il pianeta più grande della terra? A 9 anni, Marta: A casa ho un telescopio e sai, l’ho già provato, ho visto una luce molto forte…
Mauro, 6 anni, forse è in pensiero quando chiede: Come fa l’uomo a mettere i semi dentro alla pancia? È probabile che invece Margherita, 7 anni, abbia avuto di recente un fratellino o una sorellina: Non mi ricordo più come si fa con i bambini appena nati! Mi aiuti per favore? Ci sono poi domande che sfiorano la filosofia o la psicologia.
Ares, 10 anni, ha un quesito speciale: Perché l’uomo prova vergogna? Lisa, 8 anni, non è da meno: Ti volevo chiedere se secondo te il tempo passa in fretta. Un giorno ti spiegherò il perché.
Alcune curiosità sono suscitate dalle lezioni di religione. I monaci, ad esempio, sono figure affascinanti. Michele, 10 anni, scrive diversi biglietti in proposito. Volevo fare delle domande sui monaci.
Quando i monaci riposano cosa fanno? quando accolgono i forestieri danno loro una cella? Quando i monaci vanno in chiesa chi è che fa la messa? Quando i monaci andavano a mangiare chi leggeva la Bibbia, e chi andava al frantoio a sbattere il grano? Dal sacro al profano, c’è una bimba cinese di cui non so risalire all’età (non scrive la classe) che s’industria per guadagnare qualcosina, e non perché sia venale – ci tiene a sottolinearlo – ma perché ormai è grande (quanto potrà avere: 10 anni, 11?) e non vuole pesare sulla famiglia. Come faccio a guadagnare soldi? Avevo in mente un mercatino ma in questo periodo al parco c’è la festa dei ragazzi. Forse vendere su eBay? Vuoi sapere perché ti chiedo questo? Beh ieri sono andata in fumetteria. Ho venduto 10 fumetti e ho guadagnato 5 Euro in tutto che poi ho speso insieme ad altri 8,60 Euro. Mio padre mi dà soldi quando prendo ottimo. Ma gli ottimi certo non cadono dal cielo o volano attaccati a un palloncino… Se è così bisogna colpirli con la fionda… E io non sono brava! Non credere che sia una che pensa solo ai soldi! Anzi, per me sono l’ultima cosa, ma volevo finire una serie di manga con i miei soldi! Non voglio più contare sui miei genitori, ormai sono grande, no? Rispondimi presto.
Le curiosità non risparmiano gli insegnanti. Cristina, 7 anni: Per carnevale le maestre si travestono? E Goffredo, 9 anni: Mi diresti quando hai iniziato la posta e perché? È un po’ come dire: perché ci dedichi tanta attenzione? In cambio offrono alla maestra Renata affetto, gratitudine, approvazione e piccole scoperte, come questa di Leonardo, 8 anni: Leggi la frase: i topi non avevano nipoti. Ora leggi al contrario.
P.S. tutti i nomi dei bambini e delle bambine sono stati cambiati.
(con la collaborazione dell’insegnante Renata Cavallari
e degli alunni della scuola primaria
dell’Istituto Comprensivo “C. Govoni” di Ferrara)
Elena Buccoliero
sociologa
componente della redazione di madrugada