Macondo e dintorni
3 novembre 2018 – Rio de Janeiro, Grajaìú. Viene presentato da parte del gruppo che ha frequentato il secondo ciclo di teatroterapia per adulti, condotto da Milse Ramalho, lo spettacolo teatrale «Il ritorno di Suzzete». Lo spettacolo racconta la storia di una diva della radio, ci riporta all’epoca d’oro degli anni 60 e celebra della diva il coraggio, la scoperta di sé e la conoscenza delle proprie capacità creative. Il pubblico è rimasto affascinato dallo spettacolo e dall’abilità degli attori.
5 novembre 2018 – Rio de Janeiro, Grajaìú, Casa di Maria. Sono ripartite le attività per anziani «Officina della memoria» che si svolgeranno tutti i lunedì pomeriggio fino a Natale e sono guidate da Patricia Conde, psicopedagogista. Il programma di lavoro è sottolineato dall’aforisma di Charlie Chaplin: «Un giorno senza ridere è un giorno buttato via». Si costruiscono giochi cognitivi, si accendono risate che nascono attorno a un motivetto, si intraprendono dialoghi, musica e scherzi; e queste sono alcune delle attività che raccolgono il successo del gruppo di anziani che si è formato in questo anno, una empatia, questa, che va incontro ai bisogni di quell’età.
13 novembre 2018 – Rio de Janeiro, Grajaìú, Casa di Maria. È cominciato un ciclo di 5 incontri per persone che vogliono imparare la gestione di eventi, cosa importante in Brasile, dove le persone non perdono mai l’occasione e l’opportunità per festeggiare e mostrare il meglio della vita. Gli incontri sono stati preceduti da una campagna pubblicitaria con lo slogan: Fare festa!! Se vuoi imparare a pianificare eventi, celebrazioni, preparare una scenografia festiva, gestire un anniversario, organizzare pranzi, matrimoni, vieni con noi alla Casa di Maria.
17 novembre 2018 – Crespano del Grappa (Tv). Stati Generali di Macondo, secondo appuntamento. Hanno partecipato oltre 50 soci; la partecipazione è stata maggiore delle previsioni e si è conclusa in un clima propositivo. Dopo l’introduzione del presidente Gaetano Farinelli si è lavorato individualmente, poi in piccoli gruppi e infine in assemblea su ciò che motiva ciascuno di noi e qual è il nostro interesse per Macondo e a cosa/come si intende contribuire alle attività in corso o alle nuove proposte. Sarà compito dei singoli gruppi di interesse (che si sono formati) approfondire strategie, tempi e primi passi in modo da relazionare al prossimo incontro che si svolgerà il 16 marzo 2019 a Bassano del Grappa.
18 novembre 2018 – Crespano del Grappa (Tv). Don Gaetano Borgo inizia il ministero nella parrocchia di Crespano. Una corona di sacerdoti partecipa alla cerimonia di insediamento. Il linguaggio è semplice. Il sacerdote che introduce don Gaetano nella comunità di Crespano commenta la parabola del seminatore. Quando prende la parola il nuovo parroco c’è attesa nelle sue parole; don Gaetano ringrazia dell’accoglienza calorosa, rammenta i tempi nuovi che richiedono ascolto e spirito di servizio, ma insieme uno sguardo aperto alle vicende degli uomini, per cui se la parrocchia è il campo di lavoro, gli orizzonti si aprono sul mondo. Fino a settembre, don Gaetano è stato direttore dell’ufficio missionario della diocesi di Padova.
24 novembre 2018 – Campese (Vi). Visita ad limina di Egidio Cardini e di Mauro Baron. Pranzo e conversazione sul futuro di Macondo, sugli sguardi della Chiesa sul mondo, sulle avventure del nuovo governo. Con Mauro parliamo della sua attività di produzione che coinvolge anche il rapporto con il territorio, con la montagna, della serietà di una professione che non guarda solo il profitto, ma è attenta al rispetto dei cicli naturali e all’educazione alimentare, che richiedono un’esperienza multiforme. Si passa poi alla comunicazione all’interno della famiglia e dei processi educativi.
25 novembre 2018 – Povo (Tn). Pranzo a casa di Michele e Alessia Kettmajer con gli amici di Sant’Agnese. Un breve escursus sull’estate trascorsa in montagna, poi l’attenzione si sposta sull’intreccio di Trento con Milano, città da cui provengono alcuni familiari, lo spirito nomade dell’uomo che cerca il suo spazio vitale o che la vita costringe a cercare, oltre il confine domestico, il rapporto di culture, la routine del lavoro. Intanto il cuoco condisce le parole con i cereali, la carne e la frutta secca. Nel frattempo i figli sono scomparsi dalla tavola e battono a loro modo il ritmo della vita.
26 novembre 2018 – San Paolo, Brasile. Molti di noi, anziani soci di Macondo, hanno conosciuto Dilvo Peruzzo direttamente in Brasile, quando ancora abitava a Vitoria dello Spirito Santo; poi era passato con tutta la famiglia a San Paolo. Dilvo, marito di Cicìlia e padre di Janaina, Ernani e Maìra, docente universitario, sociologo, amico di Macondo, nostro referente in Brasile, amico da lunga data dei presidenti Giuseppe Stoppiglia e Gaetano Farinelli, ci ha lasciato all’età di 77 anni. L’ultimo nostro incontro risale al 20 agosto 2015, ospiti nella casa di Dilvo e Cicìlia nel quartiere di Vila Mariana. «Dilvo – così lo ricorda Egidio Cardini – era un uomo buono, intelligente, coltissimo, fine, garbato e soprattutto modesto, aperto al confronto con tutti. Grande credente, vicino alla Chiesa di base e profondamente solidale con le lotte sociali dei poveri e degli esclusi, sapeva operare analisi acute, coadiuvato e sostenuto anche dalla dolcissima e altrettanto brillante moglie Cicìlia, sociologa anch’essa». È stato ospite di Macondo in Italia, a parlarci del Brasile, di cui raccontava le sofferenze, ma anche la possibilità di riscatto nella solidarietà dei paesi del nord del mondo. Erano gli anni della fine della dittatura in Brasile. Ci lascia oggi con l’animo in pena, cosciente, Dilvo, della difficile e drammatica fase che il Brasile oggi sta attraversando, con l’elezione del presidente Bolsonaro e la prigionia dell’ex presidente Lula.
28 novembre 2018 – Petrópolis, Brasile. «Non è sufficiente diventare vecchi ma bisogna anche assumerne l’aspetto», così introduce le prime battute della sua festa Leonardo Boff, che cammina con il bastone e ha ricordato varie volte il perché della sua lunga barba bianca. Leonardo oggi festeggia i suoi primi 80 anni di vita con l’uscita del libro «Riflessioni di un vecchio teologo e pensatore». La celebrazione è stata guidata dal teologo e scrittore Marcelo Barros, anche lui con il bastone e ha ricordato che «la celebrazione è un atto di amore collettivo, comunitario, forte, riuniti per esprimere il bene che vogliamo a Leonardo». La celebrazione, tra canti, letture e testimonianze, si è conclusa alla mensa, condividendo il pane della fraternità. Milse e Mauro Furlan erano presenti per dare l’abbraccio di Macondo.
30 novembre 2018 – Rio de Janeiro, Grajaìú, Casa di Maria. Abbiamo ascoltato la presentazione finale del gruppo delle 30 bambine/ragazze del Progetto MotivAzione, rallegrata dal canto Il Brasile siamo noi. Con il motto: «Amore per la vita, piedi per terra» le ragazze hanno aperto le danze, intonato i canti, illustrato i colori e raccontato la storia che ci invita a riflettere sui diritti e doveri dei cittadini, e illustra le speranze, i doni, le abilità che la vita ci offre.
30 novembre 2018 – Bologna. Abbiamo organizzato assieme a un’attrice, una cantante e un chitarrista, uno spettacolo al Centro Natura in via degli Albari e sono stati numerosi gli spettatori presenti alla messa in scena, anche grazie ai numerosi messaggi di invito da cui erano stati tempestati in questo ultimo mese. L’idea dello spettacolo era nata dopo la telefonata del nostro caro amico fraterno di Salvador de Bahia, padre Alfredo Dorea, che ci aveva trasmesso la grande preoccupazione per la sopravvivenza di Casa Vhida, asilo e ambulatorio medico, che assiste i bambini sieropositivi e i ragazzi poveri delle favelas. Nella situazione politica e sociale nella quale sta sprofondando il Brasile, erano e sono venuti a mancare i contributi assistenziali per la Casa. Tutti, ma proprio tutti (organizzatori compresi) siamo stati scossi dai canti, i video, le parole, la musica e dalle immagini proiettate durante la rappresentazione; così nella distrazione emotiva il cuore e la mano generosa del pubblico hanno offerto il loro contributo per la Casa Vhida, che addirittura per alcuni si è trasformato, come per magia, in un versamento semestrale.
1 dicembre 2018 – Bassano del Grappa (Vi). È morto Luigi Zuccheri. Per molti anni ha coordinato il comitato della Festa Macondo e ha mantenuto rapporti di amicizia con molti di noi. Nell’ultimo anno di vita aveva subito importanti interventi al cuore. Si era ripreso bene. Poi la ricaduta è stata fatale. Oggi c’è stato il funerale nella chiesa della SS. Trinità. La cerimonia è stata introdotta dalla mamma, che ha letto alcune pagine tratte dal diario di Luigi. Il sacerdote nell’omelia ha ricordato quanto sia difficile raggiungere quegli obiettivi che il cuore suggerisce e quanto sia duro riprendere ogni giorno il cammino della ricerca di senso. La sorella Chiara ha scelto le letture. Uno dei fratelli ha accompagnato la messa con una piccola orchestra, raccogliendo ed eseguendo brani che Luigi, da buon intenditore, ha certamente gradito. Erano presenti molti sacerdoti, tra cui don Bernardo, che lo ha conosciuto fin da ragazzo. Giuseppe, che lo ha seguito per molti anni, non ha partecipato al funerale per motivi di salute. Numerosa la folla di amici e conoscenti.
1 dicembre 2018 – Rio de Janeiro, Grajaìú, Casa di Maria. Già percepiamo il clima natalizio. Per questo ci sentiamo spinti a celebrare la vita, l’amicizia, le conquiste, l’amore e la gioia che pervadono la casa di Maria. E questo è il tema che inaugura la festa «È già Natale», per tutti i partecipanti alle attività della casa. Anziani e bambini si sono mescolati nella festa e nelle presentazioni. Gli anziani hanno cantato e ballato. Invitata speciale è stata la compositrice e cantante Simone Lyns.
6 dicembre 2018 – Bassano del Grappa (Vi), Villa san Giuseppe. Macondo incontra la direzione di Rete Pictor per individuale una sede per Macondo. Luogo fisico o punto di incontro. Sede astratta dalla villa o inserita nelle attività di Pictor, che programma attività interne per disabili e minori, ma allunga lo sguardo e il passo verso la città, per rallegrare la casa e la vita che cresce in villa. Ci viene proposta una sala di falegnameria, da ripulire e riordinare. Un’idea operativa. Uno spazio che dà sul parco, che può diventare luogo per coltivare germi di creatività.
10 dicembre 2018 – Rio de Janeiro, Brasile. «Io la vita l’ho goduta perché mi piace, e mi piace della vita anche l’inferno, perché la vita è spesso un inferno… per me la vita è stata bella perché l’ho pagata cara». Nella tonalità brasiliana, che è canto e nostalgia, Milse ha presentato poesie di Alda Merini assieme a un gruppo di brasiliani che perfezionano l’italiano attraverso la letteratura italiana, in un corso presso il consolato italiano di Rio de Janeiro.
22 dicembre 2018 – Campese (Vi). Incontriamo Maurizio Casagrande che parte per Asmara, con una nomina dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, per svolgere il compito e la missione di insegnare la lingua e la letteratura italiana. Con lui abbiamo incontrato anche Gabriele Donola e Sandra Moro che lavorano a vario titolo e livello nella scuola italiana.
25 dicembre 2018 – Campese (Vi). Quest’anno per la messa di Natale la preghiera con gli amici di Macondo avviene nella chiesa di Campese, assieme alla comunità tutta. Celebrante principale il nostro presidente onorario don Giuseppe, che entra direttamente in rapporto con l’assemblea, invitando a partecipare attivamente al rito. Alla fine della santa messa interviene anche Filippo Della Valle che parte per l’India.
28 dicembre 2018 – Laghi (Vi). Il campo invernale di Macondo Giovani si è svolto a Laghi, che del Veneto è il comune più piccolo, nei giorni dal 28 dicembre 2018 fino al 3 gennaio 2019 ed è stato condotto da Laura Mondin ed Enrico Stievano. Tredici i partecipanti. Ogni giornata ha raccolto e sviluppato un tema specifico: meraviglia, frustrazione, determinazione, gratitudine, prendersi cura di sé, speranza. Accanto e assieme alle conversazioni, in cui i giovani hanno potuto affrontare una vasta gamma di tematiche e affinare lo spirito critico, sono stati organizzati alcuni laboratori di danza, di creatività dove hanno costruito un manichino umano, per tracciare i punti forti e i lati deboli della propria personalità; hanno poi organizzato alcune escursioni sul territorio, una passeggiata notturna nei campi a lume di candela, la salita al monte Maio da cui è possibile vedere le Prealpi vicentine, e infine la serata di fine anno aspettando la mezzanotte in silenzio sotto il cielo stellato. Nelle lunghe giornate di fine anno hanno avuto modo di incontrare gli abitanti della valle di cui erano ospiti e scoprire assieme a essi luoghi sconosciuti, storie ricordate da pochi, le paure, le ferite e le contraddizioni di un luogo e della comunità che popola quella terra e i suoi fantasmi.
31 dicembre 2018 – Campese (Vi). Ultimo giorno dell’anno; come da tradizione lo festeggiamo assieme a Luigia e Gianni Pedrazzini che arrivano da Correggioverde (Mantova). I ragazzi che partecipano al campo invernale a Laghi trascorrono la notte sotto le stelle al lume di candela.
12 gennaio 2019 – Pove del Grappa (Vi). Nella sede di Macondo si riunisce il comitato e la Segreteria per la preparazione della festa di maggio. Viene scelto l’argomento che riguarda i migranti e si stabilisce il calendario della giornata. Si dà l’incarico a un gruppo di scegliere e contattare i relatori, che avranno un tempo limitato di conversazione, seguito da un’organizzazione dell’assemblea per gruppetti, che discutano le proposte dei relatori e formulino domande che apriranno un confronto con il tavolo della presidenza. Abbiamo poi parlato anche di una seconda sede di Macondo dietro la proposta dei giovani di Macondo.
26 gennaio 2019 – Bologna. Donatella Ianelli e altri 15 attori della compagnia «Teatro delle Ariette», stabile di Castello di Serravalle, a pochi chilometri da Bologna, assieme ai Giovani de «Il Collettivo La Notte» e sotto la guida di Paola Berselli e Stefano Pasquini, hanno messo in scena una pièce teatrale che rappresenta l’umanità in viaggio, tra il passato e il futuro… Il presente è un accampamento di tende per passarci la notte. Non abbiamo voluto fare una celebrazione, ma una manifestazione per il giorno della memoria. Con il nostro spettacolo abbiamo occupato la piazza di Bazzano, paesino nei pressi di Bologna, per affermare che ricordare il passato non può farci dimenticare il presente. Faceva freddo ma ci scaldava la passione di una nuova relazione con un mondo che altri vuol far diventare disumano. Domani, nella giornata della memoria, saremo a Bologna nel cortile della cineteca Lumière, uno dei posti più «vivi» di Bologna, sempre affollato di gente di tutte le età, che ama spegnere la tv e vedere le cose vere; così nel cortile della cineteca pianteremo il nostro «Teatro delle Ariette» della Valsamoggia per presentare «La Notte», un evento teatrale di piazza, liberamente ispirato all’omonimo romanzo autobiografico di Elie Wiesel. E nel freddo della serata gennarina accoglieremo il pubblico, al quale racconteremo la prima notte del giovane Elie Wiesel nel campo di concentramento e tutti tremeremo di freddo e di emozione.
Gaetano Farinelli con la corrispondenza di Mauro e Milse Furlan (da Rio de Janeiro) e la collaborazione di Donatella Ianelli ed Enrico Stievano