Macondo e dintorni
11 agosto 2018 – Enego (Vi). In mattinata io e Giuseppe, accompagnati da Monica Lazzaretto, saliamo in località Tana, dove si tiene il camposcuola per gli adolescenti sotto la guida di Angelo, Enrico e Laura. L’incontro avviene alle ore undici. I ragazzi e le ragazze pongono domande a don Giuseppe, che risponde alternando risposte dirette e rammentando aneddoti della sua vita di sacerdote e di sindacalista nel settore della formazione. Poi a mezzogiorno il pranzo. A mille metri l’aria è fresca, ma Enrico ci ha preparato un piatto caldo e abbondante; e c’è pure il dolce a rallegrare gli animi. Ci congediamo dal gruppo con parole di augurio e abbracci; poi tra strade impervie, ma con la guida sicura di Monica al volante, rientriamo a Enego e di nuovo sui monti di santa Agnese.
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14 agosto 2018 – Santa Agnese di Civezzano (Tn). Elena Testi, assieme al marito Francesco, con le figlie Daria e Tullia, tutti provenienti dagli Stati Uniti, Chiara Pozzi e Miriam amica di Tullia e figlia di Renzo, sono saliti fin qui in visita di cortesia e per raccontare la vita a New York e il caldo della pianura, che non finisce più. Durante il pranzo Chiara con parole semplici e voce suadente, determinata e dolce, ha portato pace ed equilibrio nei brevi sommovimenti che le bimbe a ritmo ravvicinato imbastivano e riproponevano con sempre nuove particolarità.
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16 agosto 2018 – Agugliano (An). Tonino Bori muore dopo lunga malattia. La moglie Patrizia Piovano era morta nel 2003 nello stesso mese di agosto, il giorno precedente e Tonino si è preso cura dei quattro figli ancora piccoli in questi lunghi anni di vedovanza, pur continuando l’attività sindacale. Bravo musicista, aveva formato con i figli (tre ragazze e un ragazzo) un allegro complesso musicale, anche per saldare le loro relazioni di affetto, fratellanza e responsabilità. Non potendo partecipare al funerale, Giuseppe ha inviato ai figli una lettera di cordoglio.
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17 agosto 2018 – Rio de Janeiro, Brasile.
Arriva alla Casa di Maria (che è la casa di Macondo diretta da Milse e Mauro), Alessandro Tessari, italiano, che ha fatto la sua tesi di dottorato sulla architettura nelle favelas. È venuto in Brasile per due mesi, per divulgare e ampliare la sua ricerca che è il frutto di una corposa analisi morfologica compiuta tra le vie delle favelas di Rio de Janeiro, un’investigazione critico-scientifica durata anni e nata dalla collaborazione tra IUAV di Venezia e laàcarioca FAU-UFRJ. Alessandro Tessari, architetto, ha percorso e ripercorso le vie della città, osservando, disegnando, rilevando e fotografandone ogni angolo per ricavare gli elementi fondamentali del suo atlante. Tali prerogative metodologiche gli hanno permesso di districare dall’enorme caos gli elementi essenziali: logiche e azioni di insediamento, stabilizzazione, organizzazione e riorganizzazione della architettura delle favelas. La Casa di Maria è diventata, in questi anni, il punto di riferimento dello studio dedicato alle favelas di Rio de Janeiro.
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25-26 agosto 2018 – Crespano del Grappa (Tv). Nel centro di spiritualità «don Paolo Chiavacci», Macondo organizza la due giorni per adulti e famiglie sul tema Camminare verso il futuro, errare senza meta sicura. Sono giornate luminose in cima al colle che ci ospita, l’affluenza è modesta; dopo le due relazioni dei testimoni si formano quattro gruppi di lavoro sui temi trattati dai relatori. Poi si passa in assemblea con le domande ai testimoni: Paolo Bartolini e Rosanna Virgili. Il clima è cordiale; rallegrato la sera dal gruppo musicale Valincantà, che canta vecchie e nuovi canzoni del ricco repertorio e scoprendo per noi, con la musica e la lingua materna, squarci di vita e memorie di fatica, di lotte e di gioia semplice; le loro canzoni sanno entrare nella prospettiva e nei particolari della nostra storia, che solo l’arte e la poe- sia sanno cogliere pienamente.
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2 settembre 2018 – Rio de Janeiro, Brasile. Nella Casa di Maria in GrajaÁš tutti i lunedì pomeriggio riprendono le attività dell’«Oficina da memoria», organizzate assieme a un gruppo di anziani che si ritrova per mantenere la mente attiva attraverso giochi e lavori manuali. La «Oficina» è diventata luogo di amicizia e spazio dinamico dove si valorizza la vita e dove gli anziani rinnovano la voglia di vivere,àvalorizzando un dialogo aperto e una relazione empatica, rispettosa degli affetti e sentimenti dell’altro.
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4 settembre 2018 – Rio de Janeiro, Brasile. Nella Casa di Maria inizia il secondo ciclo di incontri di Teatroterapia per adulti che durerà per tutti i mesi di settembre e ottobre. L’attività ha come obiettivo la conoscenza di sé stessi, il confronto e la condivisione di idee e la riscoperta delle energie creative, per liberare la mente e sciogliere le rigidità del corpo. Il 30 ottobre ci sarà una graziosa rappresentazione teatrale, per celebrare e condividere con gli amici le mete raggiunte.
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8 settembre 2018 – Rio de Janeiro, Brasile. Arriva nella Casa di Maria il fotografo olandese Jan Janssen che rimarrà a Rio quindici giorni, per fotografare le attività dei ragazzi di strada dell’Associazione Amar e delle altre associazioni che a Rio e nella sua periferia progettano e operano per difendere i diritti dei bambini e delle bambine. In questi giorni a Rio de Janeiro è andato a fuoco il più importante museo nazionale del Brasile, che conteneva una raccolta di più di 20 milioni di pezzi, tra cui le ossa di Luzia, che era il più antico fossile umano dell’America Latina.
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16 settembre 2018 – Borgo Valsugana (Tn). Vittorio ed Eugenia Fabris celebrano i loro primi cinquant’anni di matrimonio nella chiesa santuario della Madonna di Onea. Le quattro figlie, presenti con nipoti e nipotini, raccontano sentimenti e memorie della loro vita in famiglia, il loro rapporto con il padre e la madre. Ciascuna a suo modo, secondo lo Spirito che suggerisce, illustra assieme ai sacerdoti il senso delle letture sacre e il mistero che sta dentro l’evento dell’anniversario. Dopo la cerimonia abbandoniamo il santuario che le pie donne avevano per noi preparato e andiamo in direzione di Telve Valsugana per continuare nel pranzo la festa e la buona compagnia dei parenti e degli amici.
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22 settembre 2018 – Ferrara. Redazione di Madrugada presso il Centro di Documentazione Studi economico-sociali in via Marconi. Il gruppo è ristretto ma, come sempre, ben motivato. Il direttore Francesco illustra il monografico di Carcere, porte aperte, poi si cerca di dare compimento al monografico su Odio e paura. Egidio Cardini propone un monografico sugli Ultimi e dunque sulla struttura gerarchica che la società e la politica costruiscono, discriminando i più deboli, spesso indicati come causa del degrado e non invece l’ombra che cresce dentro di noi e che noi rimuoviamo, per cercare il capro espiatorio del nostro mal stare. Si fa un accenno al monografico sulla poesia; poi Alessandro Bruni illustra lo stato dell’opera del blog di Madrugada e le prospettive. Spunta poi una riflessione sul compito e le responsabilità dei componenti la redazione di Madrugada, di cui i redattori sono i primi artefici e di cui segnano e segnalano il ruolo culturale, che è quello di dare senso alle parole e di mantenere saldi i rapporti personali, sociali e politici nel nostro tempo incerto. Dopo aver annotato la data del prossimo appuntamento di primavera, la redazione si scioglie per ritrovarsi poi al ristorante Tri Scalin per la cena.
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23 settembre 2018 – Valle San Floriano di Marostica (Vi). 18a Marcia per i bambini di strada. Non è una giornata di sole e le nuvole in cielo attutiscono il caldo dei giorni precedenti. Uomini, donne, bambini affluiscono numerosi alla marcia. I percorsi sono nuovi, sempre ammirevole il paesaggio che li accompagna, e sul percorso parole e simboli illustrano il senso del cammino tra i monti e le «rive». Numerosiài gruppi podisti partecipanti, premiati con ricchi premi dal presidente del gruppo, Stefano Dal Moro. Gianni Castellan, lo speaker del grande evento, accompagna il ritmo dei passi dei partecipanti, ricorda il lavoro del gruppo della marcia che Sergio Fantin annota e risponde alle domande implicite sul senso dell’evento. Il presidente di Macondo rammenta che nel mondo non tutti i bambini godono della cura dei genitori e dell’assistenza dello Stato. Molti di loro si perdono per le strade e sotto i ponti delle città e nei pericoli del mare aperto, affrontato per sfuggire alla fame e alle guerre. La musica e i punti di ristoro accompagnano lo sciame della folla, che si raccoglie festosa nel campo sportivo. Molti poi si fermano assieme alla famiglia per fare festa, nello stand gastronomico gestito dalla Pro Valle e dal gruppo della marcia.
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29 settembre 2018 – San Zeno di Cassola (Vi). Carlo Valle e Martina Bergamin sposi. Dopo il matrimonio civile, nel parco del ristorante CasaNova gli sposi ricevono la benedizione del sacerdote, dei genitori e dei figli, alla presenza festosa di parenti e amici, accorsi per partecipare al grande
evento. La musica e il canto accompagnano il rito e a ciascuno, da parte del sacerdote, viene dato modo di esprimere pensieri e sentimenti. Poi quando si spegne il sole, continua la festa nel giardino, dove si formano piccoli gruppi attorno ai tavoli a gustare il pane del convito e a rammentare e commentare le gioie e le fatiche della vita. ^ ^ ^ 11 ottobre 2018 – Rio de Janeiro, Brasile. È stato nostro ospite nella Casa di Maria Rosario Basciotti, torinese, che vuole stabilire il record nel giro del mondo in pattini a rotelle. Percorrerà la costa del Brasile da Rio fino a Buenos Aires. Una gioiosa occasione per vivere con lui due giorni di simpatia e voglia di avventura. Buona strada, Rosario!
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13-14 ottobre 2018 – Pagnano d’Asolo (Tv). Enrico, Laura e Monica hanno organizzato la visita di un gruppo di giovani alla comunità terapeutica per tossicodipendenti gestita dalla cooperativa Giuseppe Olivotti. Uno degli organizzatori scrive: «Non è semplice convincere un adolescente o un giovane adulto a sacrificare un intero fine settimana per un’attività di scoperta e di uscita fuori dalla propria sfera di benessere. Ciononostante abbiamo messo assieme un gruppo di giovani e adolescenti provenienti da tre regioni. Alcuni di questi ragazzi già conoscevano le attività e lo spirito di Macondo, altri no. All’entrata nella comunità di Pagnano d’Asolo molti di noi erano carichi di aspettative, e forse anche di pregiudizi. Forse qualcuno di noi si aspettava il solito modello di spacciatore incontrato per strada o nei dintorni della scuola, in periferia o alla stazione ferroviaria, un misto di disperazione e di volti sfuggenti, qualcosa da cui difendere i più sprovveduti. Abbiamo trovato invece un’umanità completamente differente». «Per quanto fossero presenti in alcuni di noi molti pregiudizi a proposito dei tossicodipendenti, per quanto i momenti di condivisione con la comunità di Pagnano ci abbiano commosso fino alle lacrime, quello che ci ha fatto tornare a casa arricchiti e motivati è stato vedere un gruppo di uomini che cerca di curarsi con la bellezza, la responsabilità, la natura e la collaborazione, un gruppo di «malati» che ha tanto da insegnare a noi sani». «Forse noi partecipanti a questa attività un po’ improvvisata non siamo tornati a casa con una volontà comune, ma ognuno di noi è rientrato con un’idea molto più chiara di cosa voglia dire essere comunità. Per questo motivo qualcuno ha già intenzione di tornare in quella comunità, assieme adàaltri amici, per dare continuità a questo primo incontro e per non lasciare spazio solo alla emotività».
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20 ottobre 2018 – Rio de Janeiro, Brasile. Nella Casa di Maria si è realizzato il sarau, nel mese dedicato ai diritti dei bambini e delle bambine. Il sarau è un momento di festa, musica, danza e recitazione che promuove l’incontro tra bambini e anziani, per celebrare insieme la primavera e rinascere alla vita attraverso le modalità dell’arte, in cui ciascuno ritrova la propria identità relazionale. A conclusione del percorso annuale di attività svolto nell’associazione «Morada da Esperanìça» con le ragazze del Progetto MotivAzione, organizzato e diretto dalla «arteducatrice» Milse Ramalho, la stessa ha preparato una bella pièce teatrale «Il Brasile siamo noi», per valorizzare le tante anime della cultura brasiliana con le sue varietà culturali. L’opera è stata messa in scena nel teatro del Club Tijuca dalle ragazze del progetto motivAzione. Per costruire un nuovo Brasile, afferma la Ramalho, bisogna partire con un progetto educativo che inizi dall’infanzia.
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21 ottobre 2018 – Comacchio (Fe). Don Gaetano Farinelli festeggia il Giubileo della prima messa e della consacrazione sacerdotale, celebrate nel 1968 nella chiesa del Duomo per imposizione delle mani del vescovo monsignor Giovanni Mocellini. Esce dalla sacrestia il celebrante che indossa soltanto la stola verde e avanza verso l’altare maggiore, accompagnato dai confratelli. Un sussulto scuote la folla che riempie tutta la navata centrale, alla vista dei ministri che incedono a passo lento, circondati dai chierici. Quando don Gaetano e don Giuseppe siedono nella sede del celebrante davanti alla folla, ciascuno di loro riceve in dono una casula colorata preparata da Mirco Alessi e da suo figlio Giovanni. Dopo il santo evangelo, don Giuseppe illustra le note salienti del sacerdozio che è servizio e non potere sulle coscienze. Alla fine della cerimonia prende la parola il Giubilato che traccia alcuni momenti importanti di una scelta decisiva per il futuro proprio e di nuove relazioni possibili dentro quella scelta, che fu insieme ideologica e umana, perché ebbe la forza di portare assieme a uomini e donne riconosciute in quel cammino, gioie e dolori, attese e speranze non vuote, e allargare il respiro per dare spazio allo spirito della vita. Tutti i presenti alla cerimonia hanno partecipato al rinfresco preparato nel teatrino della parrocchia. Il pranzo si è tenuto nella grande sala dell’Associazione Marinai e ha concluso allegramente la festa.
Gaetano Farinelli con la corrispondenza di Mauro e Milse Furlan (da Rio de Janeiro)