Macondo e dintorni
Ottobre / novembre 2016 – Rio de Janeiro, Casa di Maria. Maria Pia Onesto di Nervesa della Battaglia (Tv) è stata ospite della casa di Maria e ha svolto attività di volontariato presso l’Associazione Amar che si prende cura dei ragazzi di strada e delle famiglie di favela. Aveva dovuto prendere il suo mese di ferie a causa del cambio di sede del lavoro ed è stato per lei un mese intenso di scambio e convivenza con i ragazzi e le loro famiglie.
Nello stesso periodo è rimasta nella nostra casa Monica Pennazzi, artista italiana, che in Brasile sta cercando di ampliare le sue relazioni professionali e intensificare la sua creatività, esplorando l’attività carioca, le tecniche e l’uso di nuovi materiali.
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29 ottobre / 1° novembre 2016 – Bologna.
Durante il ponte, presso la sede dell’Associazione Macondo Suoni di Sogni, ha avuto luogo l’Halloween Camp, un ritrovo gratuito e festoso che ha accolto e riunito molti dei ragazzi che in questi anni hanno partecipato ai campi di Macondo. Oltre ai giochi, alle escursioni e ai momenti conviviali, abbiamo inserito un momento di preghiera e spiritualità durante la salita a san Luca e la visita alla basilica.
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4 novembre 2016 – Rio de Janeiro, Casa di Maria. Don Mario Vanin della Casa Respiro di Morgano (Treviso), assieme a Maria Grazia Tonon e Marilena, ha fatto sosta a Rio per qualche giorno per visitare la città, ma soprattutto per stare in compagnia di amici e scambiare con loro stili di vita ed esperienze.
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5 novembre 2016 – Pove del Grappa (Vi).
Segreteria di Macondo. Continua a piovere. Siamo in venti nell’interrato della sede di Macondo. Il presidente introduce una relazione piuttosto lunga per illustrare il tema della festa sul quale si discute.
Angelo Coscia via telefono espone la sua proposta Attivamente giovani, con le tappe e i contenuti. Giuseppe apre la discussione sui campi per adolescenti, chiedendo quale filosofia intesse l’isola dei pensanti.
Chiamato in causa, risponde don Adriano che non definisce pienamente i contenuti.
Carmelo e Monica chiedono un confronto sulla conduzione dei campi, una verifica, affinché i riferimenti per i partecipanti ai corsi siano molteplici, verifica che Matteo e Lisa ritengono vincolante, restrittiva.
Resta in sospeso il tema della scuola di politica, perché il tempo rimasto è insufficiente per un dibattito. Si aggiorna la Segreteria.
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12 novembre 2016 – San Giuseppe di Castagnito (Cn). Cena a Le vigne e i falò con Dino, Elena e Luca Mazzocco assieme ad amici e parenti in serena allegria. Ogni anno Dino invita la presidenza a partecipare a una cena a base di tartufo, occasione per incontrare i famigliari vicentini e gli amici tutti. Un modo per festeggiare uno dei prodotti caratteristici della zona, accompagnato dai noti vini piemontesi, che mettono insieme una compagnia semplice e allegra. Assieme a Stefano erano presenti i due presidenti di turno.
All’andata ci siamo fermati a Frugarolo (Al), per un incontro conviviale in casa dell’amico e socio Silvio Fioravanti, farmacista. Al ritorno, domenica, saliamo fino a Cocconato (Asti), in casa di Carlo Daghino e della moglie, che ci accolgono in un casolare che hanno ristrutturato e che è arrampicato alla montagna. Con grande sorpresa, Carlo ci fa ritrovare nella sua casa anche Maurizio Ortu con la moglie e Adriano Serafino, già operatore torinese della Fim Cisl, che non rivedeva il presidente onorario Giuseppe da oltre trent’anni. L’incontro è gioioso, pur nella malinconia che riaffiora nei ricordi; la mensa è ricca di tanti buoni manicaretti.
Nel pomeriggio è presto l’ora di rimettersi in strada, lasciando in sospeso la discussione sul Brasile e sul sindacato, sulle conquiste sindacali di un tempo e il confronto con l’appiattimento della situazione politica odierna. Chissà, magari un giorno ritorneremo, per riprendere il filo interrotto e riabbracciare gli amici di una vita.
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17 novembre 2016 – Bolzano. Incontro con Enzo Iacchetti e poi partecipazione allo spettacolo a due L’intervista. Teatro al completo. Non avrei mai creduto così grande e affettuosa la popolarità di Enzo a Bolzano. Al ristorante molti chiedevano l’autografo. Esilarante e a tratti commovente il racconto autobiografico dell’attore, in cui l’ironia smussa il risalto aggressivo di alcune sequenze. Io e Giuseppe siamo saliti fino a Bolzano per riportare Enzo a Bassano in occasione degli ottant’anni di Giuseppe, per un confronto sui vizi della modernità.
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19 novembre 2016 – Valle San Floriano di Marostica (Vi). Cena del gruppo Marcia.
Dopo la fatica, la festa, anche se la marcia è già una festa popolare. Sergio fa il punto della situazione, il presidente del comitato marcia illustra i punti forti e le tappe ancora da raggiungere. La cena è ricca, direbbero gli argentini, in quanto abbondante e ben preparata. Nel finale si prende occasione per festeggiare i novelli sposi Fabio e Martina Lunardon. Viva la vita! ^ ^ ^
26 novembre 2016 – Pove del Grappa (Vi). Visita di Marco M., che vive in una cascina del mantovano, ma lavora in un’azienda per mantenersi. Ha partecipato a molte attività di volontariato sociale.
E ricorda i luoghi e le persone con una memoria lucida, cui non sfuggono i particolari e i nomi. Ha seguito Macondo attraverso le feste. Si è trovato in sintonia con la filosofia del viaggio macondino e non ha smesso di camminare e di cercare.
Non so perché lo ricordo, o forse sì, per la sua figura dimessa, che si illumina nel ricordo dei luoghi e delle persone. Perché sostiene il peso della vita e della solitudine, ma non si lamenta. Perché la sua strada non si ferma alla cascina e continua la sua ricerca nobile tra i viventi.
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6 dicembre 2016 – Piove di Sacco (Pd).
È nato Giulio Mario, figlio di Elisabetta e Andrea Agostini, accolto da due sorelline che saranno custodi e compagne di giochi. Le prime giornate dopo il parto sono incerte, a tratti drammatiche. Ma poi tutto è rientrato nella normalità. La vita è una sorpresa e noi siamo prima di tutto dei viventi con la sensazione/ coscienza della fragilità che fa parte del nostro cammino, come l’ombra che scompare in pieno sole, ma poi si allunga sotto i piedi, nel pomeriggio. Ben arrivato tra noi, Giulio Mario, che porti i nomi del nonno e gli umori della stagione estiva ai piedi dell’inverno.
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8 dicembre 2016 – Rio de Janeiro, Casa di Maria. I coniugi Libralon di Campodarsego (Pd) hanno voluto visitare e conoscere l’associazione Amar dove la loro figlia ha svolto attività di volontariato e insieme non potevano rinunciare alla visita di Rio de Janeiro, cidade maravilhosa.
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12 dicembre 2016 – Giuseppe Stoppiglia e don Adriano Cifelli partono per Milano.
Si incontrano a Padova. Partono in missione, con due intenti, forse tre: incontrare padre Giuseppe Bettoni e la Fondazione Arché, che si prende cura delle ragazze madri e dei loro figli, cercando assieme a loro un alloggio, un lavoro, per completare la loro autonomia. Poi, siccome siamo sotto l’albero di Natale, vedere alcuni amici, scambiare parole e doni, come fecero a suo tempo i re magi.
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18 dicembre 2016 – Pove del Grappa (Vi).
Giornata di festa. Molte le visite di amici e conoscenti. Gianni e Luigia Pedrazzini hanno anticipato con noi la fine dell’anno solare. Valter e Monica, di ritorno dal Brasile, hanno avuto la gentilezza di portarci le tele acquistate al mercato di Ipanema di Rio de Janeiro. E infine, sbucati dalle tenebre di fine autunno, Paolo Costa e Silvia Bianchi sono arrivati per salutare i presidenti.
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19 dicembre 2016 – Dal Brasile mi scrive Gino Tapparelli che sta per pubblicare il suo libro denuncia sulla tortura contro i civili da parte della polizia nello stato di Bahia. Sarà pubblicato in portoghese.
Se qualcuno è interessato, cercheremo di procurarne copia. Gino è un amico che vive da molti anni a Salvador di Bahia.
È stato docente universitario di sociologia e ha vissuto sempre nel quartiere del Marotinho, dove ha svolto attività sociale costante assieme alla moglie Marilda. Ha due figli e alcuni nipoti. Trentino di origine, ha sempre mantenuto contatto con l’Italia e con gli amici di Macondo.
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29 dicembre 2016 – Rio de Janeiro, Casa di Maria. La coppia Valdenia e Renato Paulino Lanfranchi, impegnati a San Paolo con le associazioni di difesa dei diritti umani, specialmente delle vittime di violenza, ha passato qualche giorno di distensione nella nostra casa e visitato la città. Assieme abbiamo vissuto momenti di condivisione e di riflessione sulla situazione drammatica dei diritti umani in Brasile, i cui segnali sono la crisi carceraria, la corruzione diffusa, la criminalizzazione dei poveri, l’aumento della violenza.
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31 dicembre 2016 – Rio de Janeiro. Si conclude il secondo semestre di attività dell’educatrice Milse Ramalho che ha condotto in questi sei mesi attività artistiche (teatro, pittura, prove di ripresa audio e video, ecc.) con due gruppi di adolescenti provenienti dalla favela Caìçapava e dalla favela Morro dos Macacos. Il 29 novembre con il gruppo del pomeriggio e il 10 dicembre con il gruppo del mattino ha organizzato la festa di conclusione del corso con la proiezione di un video e l’esibizione teatrale dei gruppi. Alla festa sono stati invitati i genitori e i ragazzi hanno raccolto il frutto del loro lavoro e hanno provocato una reazione di sorpresa in quanti hanno partecipato allo spettacolo, per tutta la diligenza affettuosa mostrata dai loro figli nel preparare qualcosa di speciale solo per loro. Alla fine del percorso di sei mesi di attività, tutti hanno notato un grande cambiamento nei ragazzi, che hanno avuto l’opportunità di conoscersi, di scoprire le proprie qualità, di trovare il coraggio di esporsi e allestire assieme un prodotto artistico in un clima non aggressivo.
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2-8 gennaio 2017 – Conco (Vi). Ha avuto luogo il campo formativo per adolescenti L’Isola della neve che ha visto coinvolti sedici ragazzi provenienti da Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Le terse e splendide, seppur gelide, giornate sono state lo slancio comune ad affrontare escursioni quasi ogni giorno, forse come non mai: abbiamo goduto degli splendidi paesaggi regalati dalle montagne venete e visitato le cave dipinte di Rubbio, delle vere opere d’arte. Durante i percorsi i silenzi si sono alternati a confidenze, giochi di fiducia, fiatoni e pranzi al sacco ristoratori in cima alle vette, vere e proprie conquiste. La casa degli alpini di Conco, al scendere della sera, è stata teatro di laboratori di torte, tutte al cioccolato tranne quella del piccolo Francesco, di maschere fatte con cartapesta, materiali riutilizzati e naturali, giochi, intrecci di fili nei dream catcher (cacciatore di sogni), di balli tradizionali folk e di sessioni di yoga e meditazione. Insieme abbiamo cucinato succulenti portate e ci siamo confrontati su storie e avventure personali di vita, ascoltando il racconto dei miti di Marco e Nicolò, un vero e proprio duello di conoscenza sull’Iliade e sull’Odissea. La famiglia Macondo Suoni di Sogni cresce e, per gli educatori, è speciale vedere crescere quelli che sono stati i piccoli che hanno cambiato la voce ma non l’entusiasmo che è sempre vivo e presente; è bello che ogni volta il gruppo dei «vecchi», di chi ha già partecipato cinque, sei, sette volte, accolga i nuovi ragazzi arrivati per caso, per un click su internet, per gioco, per consiglio di qualcun altro, in un clima di amicizia, di fiducia e condivisione che è contagioso e non si può dimenticare.
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13 gennaio 2017 – Pove del Grappa (Vi).
Don Adriano Cifelli sale da Boiano, dove la neve gli ha coperto l’auto, tanta è stata l’abbondanza della precipitazione nevosa sul paese, per raggiungere gli amici della segreteria registrata per sabato 14 di gennaio. Si ferma a dormire nella residenza del cronista.
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14 gennaio 2017 – Pove del Grappa (Vi).
Salta l’incontro di segreteria di Macondo per l’assenza del relatore Francesco Monini trattenuto dall’influenza e del presidente Gaetano Farinelli trattenuto in astanteria dell’ospedale di Bassano del Grappa per accertamenti. La segreteria viene aggiornata all’11 di febbraio.
Stesso giorno: nel pomeriggio alla Libreria Cedis presentazione del libro di Angelo Coscia «Sotto l’ombra del castello». La saletta si anima di ben cinquanta persone, molti gli amici di Angelo. Ci sono anche la moglie Simona e la figlia Aurora, salite in macchina da Salerno assieme ad Angelo. Gaetano commenta la favola e le liriche del libro. Angelo ricorda il momento della nascita di questa favola, che è una metafora della lotta per la vita. Giuseppe, che ne ha redatto la prefazione, insiste sull’importanza di un nuovo linguaggio, che risponda ai desideri dell’infanzia, che alberga pure nel cuore dei grandi.
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16 gennaio 2017 – Bassano del Grappa (Vi). Presso Istituto Tecnico «Luigi Einaudi», il Gruppo Vulcano organizza la presentazione dei progetti in concorso per il Social Day. Sono sette i progetti concorrenti. Il comitato, composto da studenti di varie scuole, presenta l’ordine del giorno, per la presentazione a ciascuno è dato un tempo di sette minuti. Chiara Cucchini illustra per Macondo il progetto «MotivAzione» avviato da Milse Ramalho per le ragazze/ragazzi di favela di Rio de Janeiro. Avremo l’esito della votazione entro il mese di gennaio. Il progetto Social Day, nato per sensibilizzare gli alunni delle scuole verso il sociale e il volontariato, allarga ogni anno la rete di attivo consenso.
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20 gennaio 2017 – Copenaghen (Danimarca). Muore Bruno Amoroso, l’allievo prediletto del grande economista pescarese Federico Caffè. Amoroso era nato a Roma, ma i suoi genitori erano originari di Rapino (Chieti): l’economista teneva molto alle sue radici abruzzesi e non aveva mai perso il legame con il territorio dove tornava in vacanza da ragazzino e che ha dato i natali al suo maestro, al quale ha intitolato il Centro Studi che aveva fondato in Danimarca, dove era docente emerito all’Università di Roskilde. Macondo era entrato in rapporto con Bruno attraverso Mario Bertin, il Gruppo di Lugano e l’Università del Bene Comune. Bruno negli anni ha collaborato alla rivista Madrugada; era uno studioso di livello internazionale ma di carattere discreto e riservato, come ha ricordato l’amico Riccardo Petrella. Era uno che sapeva ascoltare e far parlare gli altri.
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28 gennaio 2017 – Santhià (Vc). Parenti e conoscenti accompagnano il feretro di Maria (Mery) Vettori per l’ultimo viaggio.
Emigrata in Piemonte in giovane età, ha lavorato sempre nel tessile. Rimasta vedova, ha vissuta con la figlia Riccarda che l’ha accompagnata, assistita giorno dopo giorno, negli ultimi anni della sua vecchiaia, assieme ai nipoti Andrea e Michela.
Lascia in eredità la sua fede semplice e generosa. Nel cielo si accende una stella.
Gaetano Farinelli in collaborazione con Mauro Furlan e Lisa Frassi