Macondo e dintorni
5 maggio 2016 – Bassano del Grappa (Vi). In prossimità della festa di Macondo, io e Giuseppe incontriamo i giornalisti nei pressi della sede Cisl sul tema del convegno Anche se i muri sono alti, il cielo è ancora più alto. Là dove per muri si intende sia quelli materiali che quelli sociali, economici e psicologici. Il cielo è la forza della vita, la speranza attiva, il mistero che ci accompagna. Comparirà un servizio al telegiornale locale e ben due articoli sul Giornale di Vicenza.
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6 maggio 2016 – Cornuda (Tv), albergo alla Beccaccia. Giuseppe parla al sindacato Femca di Belluno e Treviso. La sala raccoglie più di cento delegati, giunti dai vari paesi del Veneto per rafforzare le motivazioni della militanza sindacale.
Dopo la relazione i delegati si dividono in gruppetti per ragionare e discutere sulle riflessioni del relatore. Poi si ritorna in assemblea sul tema generale Quale società, quale sindacato, quale Cisl?. Un sindacato che ascolti le voci dei lavoratori, che riconosca i grandi cambiamenti tecnologici che hanno modificato la produzione e i mercati, senza lasciarsi travolgere dalle dominanti del denaro e della finanza.
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7-8 maggio 2016 – Bassano del Grappa (Vi), Villa San Giuseppe. Festa nazionale di Macondo. Il sabato è solo giorno di vigilia, con la cena per chi ha preparato il convegno, cui segue lo spettacolo de «Gli Instabili», compagnia di cabaret dialettale, vivace, simpatica, che ricorda nel nome l’incertezza e il disorientamento di oggi.
La domenica si apre con la musica dei Picarielli che sono saliti da Salerno per farci ascoltare le musiche popolari della Campania. Segue la favola magica di Angelo Coscia, che racconta con la voce e crea con le mani e la carta la favola di Filippo che vive in cima alla collina e scopre un mattino la rosa dei venti. Bambine e bambini, adulti e anziani ascoltavano e seguivano con un lungo oooh!! di meraviglia e incanto la favola di Angelo, che emergeva come un gigante sulle nostre teste.
Apre il convegno Raffaele Luise, che dedica la festa al nostro presidente onorario.
Poi ricordando le nonne di Lesbo, che per mesi hanno accolto nella loro generosa povertà bambini e donne naufraghi del mare, pone una domanda ai due relatori, Rosanna Virgili e Moni Ovadi sull’impatto emotivo ed esistenziale di quell’evento. E sul filo femminile della domanda, Rosanna Virgili ricorda che la donna scioglie le chiusure e abbatte i muri interni ed esterni. Ed è Eva che toglie dall’isolamento Adamo; sono dodici donne che rompono il muro di annientamento del popolo ebraico da parte del faraone e salvano Mosé ed è il grido di Agar e la sensibilità del cielo che salvano la vita di Ismaele.
Poi la domanda passa a Moni Ovadia sul senso che offrono le nonne di Lesbo ai politici. I nostri politici, afferma Moni, non solo sono scarsi politicamente, ma manca loro la base umana da cui partire. Non hanno progetto né visione. Pensano solo ai soldi e ai mercati. Il senso che ci danno le nonne è la vita. I nostri politici non possono intendere il messaggio delle nonne di Lesbo, che resta per noi il segnale da cui partire. Seguono poi altre domande e riflessioni, che rimando il lettore a cercare sul sito di Macondo, così bene proposto da Simone e scandito da Stefano con piste e didascalie chiare.
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11 maggio 2016 – Peschiera del Garda (Vr). Conferenza ai pensionati Cisl Veneto. Su invito di Adolfo Berti, Giuseppe affronta il tema Sindacato e cultura. I capitoli più importanti sono il rispetto della persona e la relazione con l’altro, che si connota di libertà e responsabilità. Questi valori diventano cultura popolare solo nel momento in cui diventano valori condivisi. Altrimenti restano parole astratte. Il tracciato della relazione si arricchisce di riferimenti alla vita del militante sindacale e ai racconti di storia del sindacato Cisl.
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12 maggio 2016 – San Giovanni in Marignano (Rn). Invitati dall’associazione Luigi Pigniello scendiamo in Romagna, accolti dalla mamma di Luigi, morto tragicamente in Colombia in circostanze non ancora chiarite; la sera, nella sala consiliare, Giuseppe affronta il tema Anche se i muri sono alti, il cielo è ancora più alto. Il sottotitolo traccia il discorso della serata: «Confrontarsi con i muri della vita, per incontrare la nostra parte più profonda e respirare il cielo fra le infinite sfumature dell’esistenza…». Sono presenti le donne, che fanno parte della associazione: le accomuna la morte di un congiunto, di un parente, una storia da accogliere e da superare, senza accantonarla. È presente l’assessore al sociale; la madre di Luigi, signora Marisa, che introduce il relatore. Eugenio, il compagno di Marisa, è in prima fila, e ci ha accolto a Rimini, dove siamo giunti con il treno e poi condotti e sbarcati a San Giovanni.
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14 maggio 2016 – Milano. In occasione dei suoi 25 anni, la Fondazione Arché chiama Milano a una giornata di studio sulla condizione dei bambini e degli adolescenti in città. È presente il sindaco Giuliano Pisapia. «C’è una coincidenza curiosa» – spiega l’amico padre Giuseppe Bettoni, presidente di Arché – «25 anni fa, quando nasceva Arché, l’Italia ratificava la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Oggi intorno a noi non posso che sentire uno stridore crudele tra quel sogno e la realtà… in Europa si ergono muri e recinti per impedire a queste piccole e giovani vite di poter trovare casa in una terra senza violenza». Ma il compito di Arché continua e consiste nel prendersi cura del nucleo «mamma e bambino» segnato da disagio sociale e fragilità personale, con l’obiettivo di accompagnarlo nella costruzione dell’autonomia sociale, abitativa e lavorativa. Anche Macondo è presente con il suo presidente onorario Giuseppe Stoppiglia ed è presente in particolare con Benito Boschetto, che fa parte del comitato consultivo della fondazione Arché.
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22 maggio 2016 – Napoli-SalernoMontoro. Battesimo di Viola, figlia di Valentina e di Nicola, nella vecchia chiesa frequentata un tempo dalla nonna materna. Numerosi i presenti. Don Giuseppe amministra il battesimo e invita genitori e nonni a raccontare il senso del battesimo e la scelta della chiesa. Altri bambini partecipano alla festa con il loro sguardo incantato, che sa cogliere del mistero la meraviglia e delle piccole cose il senso recondito.
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23 maggio 2016 – Università di Salerno.
Al mattino Giuseppe è invitato da parte del docente Alfonso Conte a parlare sul tema Giovani, lavoro e futuro. L’aula dell’incontro è al completo. Giuseppe racconta della sua esperienza di formazione ed educazione nel sindacato; delle nuove prospettive di lavoro; dei vincoli nuovi del mercato che, assieme alla finanza, controllano i processi di produzione. Sono presenti all’incontro gli amici Mimmo e Paolo Romani, che intervengono sul tema.
Alla sera siamo invitati nella parrocchia del Volto Santo da Paolo Romani e dal gruppo «Com’è bella la città. Percorsi comuni di democrazia partecipativa», che hanno organizzato una conferenza spettacolo sul tema Job’s Act e la riforma del lavoro; alcuni giovani e ragazze, con modalità diverse, raccontano e illustrano il tema. Numeroso il pubblico che partecipa con interesse all’incontro che ha i toni di uno spettacolo teatrale. Poi interviene Giuseppe sul lavoro, che diviene valore solo quando è forza di cambiamento e servizio dell’uomo.
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25 maggio 2016 – Pescara. Dopo una sosta a Campobasso, raggiungiamo Pescara con don Adriano. Una breve sosta in casa Sabatino per il pranzo. Poi alla sala oratorio di Chiesa Spirito Santo per la presentazione del libro di Giuseppe. Introduce Maria Dilonardo, coordinatrice dell’associazione L’Osservatorio; don Adriano Cifelli traccia le linee principali del libro, segue un docente di filosofia e infine l’autore del libro che ricorda l’importanza della formazione e insiste sull’urgenza educativa dell’infanzia, che abbisogna di un rapporto vivo con le generazioni precedenti, spesso chiuse in programmi a breve e nelle proprie paure.
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29 maggio 2016 – Parrocchia di Pers (Udine). Battesimo di Thomas, figlio di Miriam e di Fabio; la mamma introduce il rito con un canto che Thomas forse già conosce e per questo sorride tra le braccia del padre. Sul fonte battesimale una mano ieratica versa sul capo del bimbo l’acqua rigeneratrice, simbolo della continuità della vita e del patto tra le generazioni, mentre nonni, parenti e amici battono le mani dentro un canto che si alza verso il cielo di Dio.
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31 maggio 2016 – Bassano del Grappa (Vi). Chiusura del Social day in Municipio. I ragazzi delle medie sono giunti in corteo dal Centro Giovanile, hanno occupato gli scranni del consiglio comunale. Il sindaco porge loro il saluto di accoglienza.
Poi il comitato del Social day, organizzato dal Gruppo Vulcano della Cooperativa Adelante, consegna simbolicamente ai responsabili dei progetti le quote di finanziamento dei rispettivi progetti, quote che corrispondono a quanto raccolto dal lavoro dei ragazzi nella giornata del Social day. Macondo riceve il contributo per il Progetto Radio Soleil della città di Gaoua, Burkina Faso, diretto da Damien Farma.
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2 giugno 2016 – Pove del Grappa (Vi).
Presso la birreria «Ai Trenti» benedizione delle moto. Non è un raduno, non è una tradizione. Risponde alla domanda di due genitori, che vogliono ricordare il figlio Matteo, morto tragicamente un anno fa, sulla moto. Per dire due parole sul fascino della vita, che supera il rombo dei motori, per dire che l’amore è responsabilità per chi ci ama e che non vuole perderci sulla linea mortale del rischio. Con queste e altre parole i sacerdoti hanno poi benedetto i presenti sulle loro moto, mentre partivano in viaggio di solidarietà con la famiglia di Matteo.
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12 giugno 2016 – Cremona. Battesimo di Giorgia Maddalena, figlia di Chiara e Stefano. Non potevamo mancare e ci siamo trovati nel bel mezzo di un esercito di bambini e bambine, saliti sull’altare per accompagnare il rito. Il celebrante ha lavato, come d’uso, abbondantemente il capo della piccola Giorgia, che ha sostenuto l’impatto con serenità, felice di mostrare ai suoi che sa piangere solo per necessità.
La festa poi si è spostata in una cascina, che svolge attività di ristorazione in favore degli emigranti senza casa.
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16 giugno 2016 – Piangrande di Valstagna (Vi). Si riunisce il comitato della festa per raccontare del Convegno di maggio, degli aspetti positivi e delle sorprese che sempre pungono i mortali. In particolare sulle modalità, sugli ospiti, sui contenuti, e su quale senso dare alla continuità di una festa-convegno che ha bisogno di nuove energie e occhi nuovi. A conclusione il presidente onorario ha ricordato che oggi la priorità è l’emergenza educativa delle nuove generazioni. Infatti aumenta nella società la schizofrenia, perché diminuisce la relazione, aumenta la solitudine, la paura e dunque l’aggressività, la depressione, l’autodistruzione, che inizia con il lamento e la insofferenza di quel che abbiamo e di quel che riceviamo e siamo.
Per questo non ci interessa creare momenti di allegria, dice il presidente onorario, che vengono dall’esterno e non nutrono l’interiorità, che invece cerca la gioia, che nasce e cresce nella relazione responsabile con l’altro, con il diverso.
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2 luglio 2016 – Bagnoli di Sopra (Pd).
La Plastotecnica (sponsor di Madrugada da venti anni), oggi festeggia i suoi quarant’anni di attività. Nata dal lavoro artigianale della coppia Mario e Lorenza Iazzolino, si è poi sviluppata fino ad avere oggi due stabilimenti a Pernumia e Bagnoli. Il momento principe della festa si è celebrato in Villa Widman. L’amministratore delegato, dottor Luca Iazzolino, ha condotto l’incontro, introducendo prima i sindaci di Pernumia e Bagnoli e un consigliere provinciale. Poi, per la parte tecnica ha parlato Davide con un linguaggio appropriato e gioviale; per l’organizzativo Gianni e infine un giovane, Alberto Giovanni per l’aspetto imprenditoriale ed emotivo-motivazionale. Oltre all’enumerazione dei dati produttivi e commerciali il dottor Luca ha voluto rimarcare la funzione sociale dell’azienda, sia nei rapporti interni che con l’ambiente e con la società.
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3 luglio 2016 – Pove del Grappa (Vi). Ex chiesetta di San Pietro. Si sono uniti in matrimonio, di fronte all’ufficiale di stato civile Fulvio Gervasoni, Luca ed Elisabetta. Erano presenti le famiglie degli sposi, i familiari, i parenti, gli amici, alcuni sindacalisti con cui Luca ha lavorato e poi tanti conoscenti. Cerimonia semplice.
Due parole di Fulvio perché la famiglia non si chiuda in sé stessa, ma sia sempre aperta all’ospite che arriva. Poi la festa è continuata nel grande parco accogliente in zona Bregoni, presso il fiume Brenta.
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4 luglio 2016 – Corona di Lizzano in Belvedere (Bo). Venti ragazzi e ragazze, assieme agli animatori, hanno aperto il campo adolescenti, una parentesi di vita intensa, di relazioni e di scoperte, che restano. Un tempo breve in cui i ragazzi e le ragazze si sono esercitati ad ascoltare, a condividere con il gruppo attività e parole. Le escursioni, i giochi e la gestione della cucina hanno coinvolto tutti, così come i laboratori di «scudi solari» e di creazione di opere in creta, su cui i ragazzi hanno proiettato aspetti della loro personalità. Hanno suonato, cantato, danzato e fatto yoga tutte le mattine. È stato un tempo in cui si sono messi in gioco, hanno smontato pregiudizi, soprattutto nei confronti di sé stessi, un tempo in cui risultava semplice donare e per-donare. Sono state molte le voci dal coro che si sono espresse con gioia, al termine di questa settimana di campo estivo, vissuto all’insegna della semplicità, della natura, della collaborazione.
Il prossimo appuntamento invernale sarà nella prima settimana di gennaio, in luogo ancora da definirsi mentre il campo formativo 2017 verrà realizzato la prima Gorino (Ferrara), 1985. Pescatori.
settimana di luglio in Sardegna.
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26 luglio 2016 – Padova. La signora Laura Marinelli, nonna di Giovanni Realdi e fratelli, che ha attraversato la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, allevato una famiglia numerosa, tenuto la cattedra di lettere alle medie, che ha vissuto la tradizione e il rinnovamento e che ha dato ospitalità per tre anni nella sua casa in Verona alla Segreteria di Macondo, celebra oggi assieme a figli, figlie, nipoti e familiari i suoi cento anni di vita, raccogliendo ancora gli sguardi e rispondendo alle parole di quanti la circondano.
Gaetano Farinelli in collaborazione con Lisa Frassi