Macondo e dintorni
2 febbraio 2016 – Bassano del Grappa (Vi). Piove, sul gruppo delle Melette nevica e sotto un ombrello di attese e di tenerezze apre gli occhi sul mondo Giacomo, figlio di Erica Bertoncello, assessore ai servizi sociali e alla persona. Il piccolo si guarda attorno, non dice parole e lancia un grido di vittoria mentre taglia il traguardo.
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6 febbraio 2016 – Cremona. È nata Giorgia Maddalena sotto un cielo di nuvole e di pioggia. Mamma Chiara la porta al seno, il padre Stefano le guarda mentre già discutono tra loro e ripete i nomi della piccola, come un mantra. Poi arrivano i nonni tra baci, lacrime e sorrisi, mentre Giorgia ripete a Maddalena voci e parole che hanno un timbro primaverile, come di voci all’aperto.
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10 febbraio 2016 – Pove del Grappa (Vi).
Comitato della festa. Lentamente si prende visione del tema, già si pensa al luogo, ancora indefinito, ai nomi. Si stabiliscono le mansioni e i ruoli di massima per i membri del comitato. Ci siamo tutti, gli assenti sono giustificati. Si stappa una bottiglia, compare sulla tavola un dolce, che non va a ruba.
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12 febbraio 2016 – Livorno. Scuola Niccolini Palli. Introduce Antonio Cerqua, responsabile dell’ISCOS che enuncia il tema: «Dialogo sociale, lavoro dignitoso e partecipazione cittadina per lo sviluppo locale. Formazione e cooperazione internazionale». La crisi sociale ed economica richiede un intervento che ha due aspetti: il primo è la sensibilità verso i paesi che vivono uno stato endemico di povertà; il secondo elemento è la preparazione ad affrontare le cause, in un società globale in cambiamento. E questo è l’argomento che affronta il sociologo Dimitri Argiropoulos. Giuseppe Stoppiglia rammenta la sua esperienza pluriennale nei vari paesi dell’Africa e dell’America Latina e il senso di rispetto e prudenza che l’Occidente dovrebbe tenere quando mette piede in quelle terre. Gli studenti, che nei mesi precedenti si sono preparati al tema attraverso un percorso di ricerca, propongono alcune riflessioni e pongono domande sul metodo, sui valori e sul senso del nostro intervento nei paesi in via di sviluppo.
Il confine dalla parte del Messico. é JesÁšs IÁ±iguez / CultureStrike Coordina i lavori il giornalista Antonello Riccelli che sa insieme richiamare il tema e mantenere alta l’attenzione.
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17 febbraio 2016 – Padova. Cecilia Alfier si è laureata con pieni voti (triennale) in Lettere Moderne all’università di Padova, a Palazzo Maldura, con la tesi Storia degli scacchi. La tesi è stata inserita nella nuova bibliografia degli scacchi dello storico Alessandro Sanvito. La tesi scrive della ostilità della Chiesa per il gioco, soprattutto nel Medioevo, e racconta storie di passione e omicidi legate al gioco stesso.
La discussione è durata venti minuti, il tempo necessario per dare scacco e offrire la rivincita.
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18 febbraio 2016 – Zané (Vi). Beniamino Carollo, padre di Piergiorgio, se ne è andato piano, in punta di piedi, lasciando al figlio il testimone di una laboriosità onesta, intelligente, senza mai perdere contatto con la società e con la vita del proprio paese, dove arrivava ogni giorno accompagnato dal figlio per degustare un caffè e scambiare quattro parole sulle nuvole e il sole e il tempo, degli uomini e delle stagioni.
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25 febbraio 2016 – Pove del Grappa (Vi), sala consiliare. Per l’autore è bello e insieme rischioso presentare il proprio libro in paese. Ma la cosa è andata bene. Michela ha condotto la serata con grazia e tatto.
La signora Elena ha letto la presentazione austera del promotore Baldassare, che era rimasto a casa per lutto. Paola ha fatto gli onori di casa. La serata poi ha preso piede con la lettura di alcuni brani del libro, letti con passione e professionalità dal signor Vittorio, accompagnati al piano dalle ragazze Ilaria e Francesca. Prima di dare la parola all’autore, Gaetano ha offerto una breve illustrazione del tema Oltre lo smarrimento dei tempi: il bisogno di sentirsi accolti. Giuseppe ha concluso sottolineando alcune punti salienti del libro: l’individualismo, lo smarrimento del popolo italiano, la pigrizia della Chiesa, la speranza di un risveglio propositivo.
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27 febbraio 2016 – Pove del Grappa (Vi).
Nel lasco di pochi giorni Cecilia se ne è andata. Giorni frenetici, come quando cerchi la porta di sicurezza ed è buio pesto attorno e chi interpelli abbassa le mani come a resa, in cerca di riparo ad una vita che fugge. Poi il funerale, quando la gente si stringe attorno quasi a fare muro, perché non passi l’angelo sterminatore. Ma la morte non viene da fuori, appare e scompare e lascia un vuoto, dove il cuore brancica. La chiesa al completo, molte persone sul sagrato della chiesa per l’ultimo saluto. gli amici e le amiche, colleghe di lavoro e colleghi ricordano il suo volto. La sorella Chiara ha letto due parole di saluto, una preghiera per Cecilia, che parte in coda all’inverno, prima che canti la primavera.
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28 febbraio 2016 – Pove del Grappa (Vi).
Il clan degli scout di Scorzé è ospite nella sede di Macondo. È una domenica di pioggia e vento. Dopo la messa gli scout hanno fatto cerchio attorno alla loro guida, raccolto parole sul senso del viaggio poi sono partiti sotto la pioggia verso la stazione dei treni. La sera prima, Gaetano e Giuseppe si erano fermati a conversare con i giovani per raccontare la loro esperienza di fede. Ascoltavano in silenzio, proponevano domande. Poi si sono organizzati una cena frugale, consumata assieme.
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3 marzo 2016 – Vicenza, Chiesa di Santa Chiara. Messa di anniversario per Maria Rosa. Nel ricordo di Rosa è difficile parlare di morte. La ricordo legata fino all’ultimo alla vita, che era ed è per lei relazione con le persone amate. Maria amava la vita, per questo vive ancora tra di noi. Non ci ha lasciato. Nella piccola chiesetta delle suore, che accolgono donne in cerca di rifugio e accoglienza, c’erano la figlia Barbara con le due bimbe che scorrazzavano per la chiesa senza fare rumore e il marito, poi c’era Riccardo, il marito di Rosa, padre di Barbara e poi i genitori di Maria Rosa. Il celebrante nella omelia l’ha ricordata, come di una presenza che ci accompagna e che, con la sua benedizione, traccia il nostro cammino.
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5 marzo 2016 – Prepezzano di Giffoni Sei Casali (Salerno), Casa della Spiritualità don Tonino Bello. Arriviamo a Napoli (la sera prima) con un ritardo di un’ora.
Ci aspetta Mimmo, che ha già raccolto Riccardo Petrella e ci porta a Salerno, dove trasbordiamo sulla macchina di Angelo, che ci conduce a casa sua dove ci attendono la moglie Simona e la piccola Aurora. Al mattino di sabato arriviamo nella Casa di Spiritualità; apre l’incontro la signora Lella con la lettura di alcuni brani dell’ultima enciclica di papa Francesco. Poi Giuseppe parla della bellezza e della salvezza che non è luogo, ma nuova dimensione della relazione. Dopo l’incontro di gruppo, Gaetano propone una lettura dei primi capitoli della Genesi.
La creazione, il rapporto dell’uomo con le cose e con sé stesso, il senso del limite e la fragilità. Segue ultimo Riccardo che riprendendo le parole di Giuseppe dice che la vita è festa, ma i potenti ci hanno rubato la festa. L’uomo appartiene alla vita, non è padrone della vita. Per questo è responsabile della vita; e non è padrone dell’acqua, ma appartiene all’acqua, come la vita che nasce dall’acqua, origine di ogni specie vivente . Le giornate sono punteggiate di momenti di riflessione assieme e di preghiera comune. Il pranzo della domenica chiude le attività.
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7 marzo 2016 – Sandringham (Victoria, Australia). Nasce Daniel, figlio di Marina e di Kfir (Amos è il primogenito), nipote di Piero Tarusello, partito con la moglie Lorena per raggiungere la figlia Marina in Australia. Dorme di notte, qualche volte canta per richiamare mamma all’ora dei pasti, poi s’addormenta e sogna la cicogna e si chiede da che parte della finestra sia entrata, la cicogna con le ali larghe e il becco lungo. E ride.
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11 marzo 2016 – Pove del Grappa (Vi).
Lezione in terza media. Attenti, gli occhi svegli, emozionati sui racconti, sulle immagini. Ho raccontato loro del Burkina Faso, di Damien, che progetta una radio per i giovani, di Ana a Rio de Janeiro che scrive alla mamma che non vede da anni.
E la storia di Macondo e dei Buendia. Mi guardano mentre esco dall’aula, mi giro e sono già in volo, i ragazzi e le ragazze, in cerca di Ana e di Damien.
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16 marzo 2016 – Milano. In casa di Benito e di Valeria incontriamo il cardinal Francesco Coccopalmerio, accompagnato da don Giuseppe Bettoni. Un uomo semplice, con incarichi importanti. Pensa alla condizione di chi è caduto in disgrazia, impoverito. L’anno della misericordia lo trova al lavoro già da prima. Era vescovo ausiliare di Martini, il cardinale di Milano. Si interessa subito di noi, delle nostre avventure e del nostro quotidiano.
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19 marzo 2016 – Ferrara. Redazione di Madrugada. Si cambia sede: siamo alloggiati nella sede dell’Incico, presso i fratelli Monini. Si illustrano le tracce dei monografici: i muri, il lavoro, i rifugiati. La discussione sui vari temi del monografico è animata e intelligente. All’incontro partecipava anche Andrea Gandini, che stava di passaggio sulla soglia dell’Incico. Ha parlato dell’Europa e dei rifugiati, dell’Inghilterra e dei suoi interessi a restare in Europa. Poi abbiamo riaperto il discorso sulla comunicazione via internet con la proposta di creare un blog di deposito e comunicazione. Si chiude il giorno a cena ai Tre Scalini e ci raccoglie sotto le sue ali il direttore editoriale, signor Giuseppe Stoppiglia, proveniente da Bologna.
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20 marzo 2016 – Borgoricco (Pd). Fiera del Libro. Presentazione del libro di Giuseppe. Introduce la serata l’assessore alla cultura Massimo Morbiato. Segue Gaetano che traccia lo schema del libro; poi è la volta di Anna Maria Perchinunno che da una parte nota il pessimismo di alcune pagine e poi la speranza che riaffiora attraverso la voce degli ultimi. Enzo Siviero ricorda alcuni tratti del libro: il saper raccontare la verità, scoperta negli occhi del fratello e l’aver aggiunto all’elenco dei diritti/doveri, il sorriso e l’amicizia, la speranza. In sala c’è Sonia che ha sollecitato la presenza di amiche e colleghi di lavoro; Vanna e Daniele sono stati un aiuto importante per organizzare questa serata, che chiude anche la fiera del libro di Borgoricco.
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21 marzo 2016 – Comacchio offre la cittadinanza onoraria a don Giuseppe Stoppiglia per gli anni di lavoro in città (1965-1975). Introduce il sindaco Marco Fabbri. Segue Daniele Lugli. Poi Aniello Zamboni. Gianfranco Arveda è terzo.
Chiude Gaetano. Provo a fare una sintesi di tutto, per sollevare il lettore e angustiare chi scrive: è un onore e una festa per il paese dice il sindaco. Daniele legge: sono stati anni intensi di visioni e proposte diverse; Aniello ricorda di quegli anni la grande crisi economica e sociale del paese, e la proposta fatta da alcuni preti di andare oltre la devozione tradizionale.
Lo sviluppo di una parola per tutti, e per questo invisa ad alcuni, seguendo in ciò la linea umana, perché divina, del vangelo, sono le parole di Gianfranco per don Giuseppe. Chiude con un saluto riconoscente Gaetano. Poi ha preso la parola Giuseppe che aveva lasciato a casa gli appunti, e ha ricordato l’amore ricambiato per Comacchio, l’importanza delle istituzioni quando si mettono al servizio del bene comune e il progetto suo allora di consegnare alle nuove generazioni la guida del paese. Segue la lettura dell’assegnazione della cittadinanza comacchiese. Ai lati del perimetro si alzano i battimani, qualcuno soffia nel fazzoletto le emozioni ed esorcizza la nostalgia di quegli anni.
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26 marzo 2016 – Pove del Grappa (Vi).
Oggi ho ricevuto da Milano la telefonata di Andrea, marito di Alessandra, con la comunicazione della nascita a fine anno 2015 di Gregorio Zeno, due nomi, carichi di memorie altisonanti, e pure legate a personaggi allegri e ironici; i presagi sono buoni con Zeno Gregorio.
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27 marzo 2016 – Bassano del Grappa (Vi), Villa san Giuseppe. Messa di Pasqua nella cappella della Villa, molto raccolta.
Gianna Miola legge una lirica religiosa.
Abbiamo distribuito le locandine e i volantini della festa di maggio. All’omelia Gaetano legge e commenta un versetto del vangelo del giorno: «Ricordate cosa aveva detto Gesù?…» e propone tre riflessioni, poi tace e parla Giuseppe a braccio, e invita i presenti a parlare, i laici a dire parole di vita, perché è tempo di responsabilità.
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28 marzo 2016 – Pove del Grappa (Vi). È arrivata assieme ai genitori Debora Cian, che vive e lavora come cardiologa a Barcellona; poi Silvia Fontana, fisiatra. Una lunga conversazione tra presente e passato, ricordi di scoperte, naufragi, incontri, amicizie, paure e sfide, riprese. Momenti che vorresti trattenere e che la vita assorbe ed esalta. Poi quando si fa sera, Debora si avvia assieme a Silvia al cambio posta, donde poi prendere l’aereo di Barcellona.
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31 marzo 2016 – Peschiera del Garda (Vr).
Sindacato pensionati. Incontro di formazione su Etica nel sindacato. Un clima effervescente ci accoglie, che non diresti alla nostra età. Voglia di riprendere la direzione. Non che si sia persa, ma se vuoi andare lontano si va assieme. Non basta predicare i valori e nemmeno basta starci dentro da soli, perché insieme si costruisce la casa comune e la strada larga dove camminano vecchi e bambini. Giuseppe prende la parola, rammenta e propone.
Nel pomeriggio funerale di Milvana, mamma di Michele Kettmaier e Monica. Due parole di congedo alla fine della messa. Il parroco dice: entrate della tomba e vedete. E troverete la morte e la vita.
Milvana sarà posta nella tomba di famiglia, accanto al marito Adriano, morto a quarant’anni. Nessuno conosce la morte.
Ma quando muore uno dei nostri, allora per un momento, assieme al defunto, si esperimenta il grande passo.
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1 aprile 2016 – San Giovanni Lupatoto (Vr). Siamo partiti per incontrare Enzo Iacchetti e abbiamo assistito alla commedia semiseria: Matti da slegare. Con Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta, Irene Serini e Gisella Szaniszlò. Vero, è l’ultimo spettacolo della stagione, ci sono degli attori simpatici e bravi, e per questo la sala è gremita. Ma devi aggiungere che il teatro è gestito dalla comunità, il paese lo sente suo. Se vuoi andare lontano, vai insieme; e il segretario dell’associazione ha elencato un lunga serie di presenze importanti e di spettacoli belli. E sono molte le iniziative che la sala comprende: cinema, teatro e cineforum. Per questo la sala si riempie, in festa.
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2 aprile 2016 – Pove del Grappa (Vi). Fine settimana ricco di visite. Dall’Umbria e dalla Romagna sono arrivati operai, sindacalisti, preti. Come in una coincidenza astrale fuori controllo. Che poi il motivo era un’amicizia comune, condita con gli asparagi bianchi, efficaci depuratori in tempo di contrasti interni, festevoli primizie a primavera, sorpresa per chi si accosta alla tavola dell’asparago per la prima volta.
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3 aprile 2016 – San Pietro in Casale (Bo).
Lisa e Matteo di Macondo Suoni di Sogni hanno realizzato nelle scuole elementari un progetto dal titolo Sogni e bisogni in musica che ha coinvolto un centinaio di bambini: si è parlato di sogni, paure e desideri dei bambini di oggi, comparati a quelli delle favelas brasiliane, affrontando il tema della felicità e delle azioni quotidiane. Allo scopo hanno sviluppato il tema dell’aliment-azione, elencando ciò che ingeriamo quotidianamente (cibo, azioni, parole, persone, web, pubblicità, ecc.), sottolineando che siamo e diventiamo quello che mangiamo. Hanno condotto la classe durante alcune meditazioni accompagnate dalla musica e creato con le riflessioni una canzone sulle note di Canta amigo canta.
Il progetto si concluderà con un saggio la serata del 20 maggio presso il teatro comunale di San Pietro in Casale.
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8 aprile 2016 – Revine Lago (Tv). Presso il ristorante Ai Cadelach si riunisce il Direttivo allargato del sindacato Tessili Cisl, composto da più di settanta persone convocate dalla Segreteria sul tema: Quale società, quale sindacato, quale Cisl?. Dopo la prolusione del segretario Nicola e la relazione di Stoppiglia (contattato a suo tempo da Milena e Manuela), che apre sulla funzione sociale del sindacato e la visione laica della Cisl, alla quale si aderisce per scelta e non per opportunismo, tutti i soci presenti al direttivo si sono divisi in gruppi, per riprendere e affrontare i temi avanzati dal relatore e riportarli poi in assemblea generale. E da ogni gruppo nasceva un’idea, una critica, una proposta. Nel dibattito è intervenuto anche il segretario della Cisl di Treviso, Franco Lorenzon, che ha elencato le radici della crisi del sindacato: il ripetersi del mandato sindacale sullo stesso posto; l’assenza di dialettica; la gestione delle risorse sindacali.
Pove del Grappa. Stesso giorno, si è celebrato il funerale di Lidia, moglie di Raimondo. Lidia è partita dopo lunga malattia, assistita dal marito e dal figlio.
Nell’omelia il sacerdote ha ricordato la rettitudine di Lidia e il figlio Roberto ha voluto che si leggesse la lettera di un amico di famiglia, che in un passo scriveva: quando muoiono i genitori restiamo soli sulla faccia della Terra e ci resta solo la vita e la forza che ci hanno trasmesso per affrontare le traversie del vivere.
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14 aprile 2016 – Pove del Grappa (Vi).
Convocazione delle associazioni che partecipano alla festa di Macondo. Non dirò quante fossero presenti. Ricordo solo l’affollamento dei primi anni e che molte cose sono cambiate, molte sono da rinnovare e forse la musica suona e nessuno balla, s’ode di lontano una nenia e nessuno piange.
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15 aprile 2016 – Pove del Grappa (Vi).
Siamo alla quarta ristampa del libro di Giuseppe Vedo un ramo di mandorlo…: e sfioriamo le quattromila copie, che portano la fascetta gialla, segno distintivo di un libro che ha corso nel giro di un anno tutta Italia, dal sud al nord, raccogliendo l’attenzione, la simpatia e la generosità di molti operatori sociali e culturali.
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16 aprile 2016 – Pove del Grappa (Vi). I ragazzi di terza media hanno partecipato alle iniziative del Social Day, sporcandosi le mani, come dice lo slogan di Vulcano, rassettando la sede di Macondo, pulendo alcuni vassoi di asparagi, sistemando auto in sosta e visitando l’orto, il campo e gli accessori. Il compenso andrà a beneficio di tre progetti di formazione e sviluppo di paesi lontani.
Stesso giorno, Bassano Del Grappa. Teatro Remondini. Spettacolo musicale EMMAUS proposto dal MASCI di Bassano con il patrocinio del Comune di Bassano.
La regia è di Giorgio Geronazzo e Lucia Martinello. Trasposizione musicale del brano di Luca che racconta l’incontro dei discepoli (un uomo e una donna) di Emmaus con Gesù. Una riflessione sulla morte e sulla speranza che non si spegne mai. Numeroso il pubblico, bravi gli attori, il corpo di ballo ha accompagnato con grazia le scene, semplice, dolce, evocativi la musica e il canto.
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18 aprile 2016 – Valle San Floriano di Marostica (Vi). Sotto la casa canonica incontro del gruppo Marcia 2015; si fa il punto della situazione. Le donne sostengono che bisogna dare nuovo impulso e identità alla marcia, con voci e didascalie che richiamino il tema dell’infanzia abbandonata. Ridurre le iniziative collaterali, per rafforzare il piano marcia con nuovi itinerari. Si è passati poi alla distribuzione della raccolta risorse per progetti di solidarietà internazionale e locale.
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23 aprile 2016 – Bassano del Grappa (Vi).
Nella biblioteca civica conferenza spettacolo degli studenti del Brocchi guidati dalla professoressa Maria Taglioli. Con voce appassionata e chiara, Maria ha raccontato la vita avventurosa, misera e gloriosa di Miguel Cervantes, le ragazze hanno letto brani delle opere di Miguel, mentre una mano magica disegnava sullo schermo volti e figure che completavano la storia, arricchita da altre mani e voci che cantavano e suonavano al piano. Uno spettacolo avvincente e completo nell’anniversario della morte del grande Miguel Cervantes, dimenticato.
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28 aprile 2016 – Cazzago (Ve). Funerale di Luigi, padre di Alessandra Piasentin.
Ha vissuto gli ultimi suoi giorni in casa, assistito dalle figlie e dalla moglie Gabriella. Nel saluto di commiato uno dei sacerdoti ha ricordato il mistero della vita, che mantiene gli affetti anche nella morte, in dimensioni nuove, che l’animo cura e sostiene.
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28 aprile 2016 – Schio (Vi). «Mamma mia, dammi 100 lire». All’interno dello spazio museale dell’ex Maglificio Conte, in un ambiente suggestivo, popolato da vecchie macchine tessili, un gruppo di giovani liceali, la compagnia teatrale Le Ore Piccole, con il regista Rudy Anselmi, ha interpretato le memorie degli anziani ospiti della C.A.S.A. di riposo di Schio, raccolte in un libro pubblicato nel 2009 da Lina Cocco e Mariano Castello. A conclusione della serata è stato proiettato un cortometraggio dell’artista francese JR che ha incollato sui muri degli stabili di Ellis Island le gigantografie di vecchie foto di emigranti conservate nell’archivio americano di E.I. Unico attore di questo breve corto, Robert De Niro, che ha prestato la sua voce per interpretare il ruolo di quanti cercavano una vita migliore ma non ce l’hanno fatta. Il pubblico, composto da giovani e adulti, è stato coinvolto emotivamente attraverso le parole semplici e spesso ironiche di queste persone che affrontarono allora tante difficoltà, mosse dal coraggio e dal bisogno di migliorare la propria vita.
Gaetano Farinelli in collaborazione con Lisa Frassi