Macondo e dintorni

di Farinelli Gaetano

31 luglio 2012 – Nonantola (Mo). È nata Sara Stocco, figlia di Grazia e di Fausto, sorella di Anita; era sfuggita alle cronache di Macondo e dintorni, perché nata a fine luglio, quando volti la pagina del calendario e dimentichi il passato. Nata nel caldo dell’estate, in tempo per godere l’aria di mare e del mare navigare le onde, fugge sui monti in cerca di refrigerio, portando con sé tutta la famigliola.
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10 agosto 2012 – Pove del Grappa (Vi). Mauro e Milse Furlan sono in visita in Italia assieme ai figli Raffaele e Matteo; con loro abbiamo fatto il punto della situazione della Casa di Maria in Rio de Janeiro, il ruolo dell’accoglienza, la nostra collaborazione con Amar. Mauro lavora presso l’associazione Amar, che sta adattando la sua missione ai nuovi eventi sociali. Milse fa teatro di strada a Nova Iguaìçu.
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14 agosto 2012 – Lido di Spina, Comacchio (Fe). Tonino Zanni è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari; invano il figlio ha tentato di rianimarlo. Poi, affranti, la moglie e i figli in ginocchio, accanto al defunto hanno atteso l’ambulanza che lo avrebbe trasportato all’ospedale di Comacchio, nella sala mortuaria. Tonino ha vissuto intensamente la sua vita, ha affrontato con serenità la lunga malattia assieme alla moglie Giovanna, che lo accompagnava nelle numerose tappe del male; è stato attivo fino all’ultimo, lavorando assieme ai figli, giocando assieme ai nipoti, conversando con gli amici, benedicendo la vita e le sue opportunità.
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18 agosto 2012 – Venezia. Gaetano Farinelli e Stefano Benacchio partono per la Bolivia, destinazione Santa Cruz de la Sierra, in visita a Fiorenzo e Romina, che sviluppano il progetto Tierra Prometida, nel Mercato Abasto, per un doposcuola diretto a bambini e adolescenti che frequentano le elementari e lavorano nel mercato assieme alle famiglie o alle dipendenze di qualche commerciante; inoltre organizzano un gruppo di giovani che frequentano corsi professionali, per poter trovare più facilmente lavoro in città. Nella scuola ci sono tre maestre: Ársula Jiménez, Isabel Carlos SeÁ±a, Medul Zegarra e un maestro, Daniel Alba; i coordinatori sono Romina Cortez e Fiorenzo Vincenzi. Con le maestre si sono soffermati a conversare i viandanti d’oltremare.
Sono poi partiti per San Paolo del Brasile e Rio de Janeiro, per visitare il progetto delle adozioni a distanza dell’Associazione Amar; particolarmente commovente l’incontro con i bambini e le famiglie sia a Rio che nella Baixada Fluminense. In quell’occasione si è aperta un’affettuosa conversazione tra suor Adma, Gaetano, le mamme e i bambini ivi presenti. Le famiglie della Baixada Fluminense vivono in grande disagio, in una situazione precaria, su di un terreno che è a rischio di inondazione, occupato di recente da emigranti che arrivano dal nord-est del Brasile.
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31 agosto 2012 – Asiago (Vi). Camposcuola per le famiglie, inizia il convegno che ha per titolo Cosa resta dei padri? Apre Giuseppe, con la relazione Le ragioni per cui si è rotto il patto tra le generazioni. Se non c’è da parte degli anziani la coscienza di aver sbagliato nella relazione coi figli, difficilmente si ricompone il tessuto sociale, ed è impossibile il superamento della crisi. Dopo cena prende la parola Jessica Cugini, sarda di origine, giornalista, sposata, madre di due bambini; il suo tema è Il legame familiare nell’epoca dell’evaporazione del padre. Ricorda due cose in particolare: il riconoscimento, la legittimazione del padre viene fatto dalla madre ed è importante accudire assieme, prendersi cura assieme dei figli, per insieme educarli agli affetti e alla solidarietà.
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1 settembre 2012 – Asiago (Vi).
Continua il convegno con la relazione di Ivo Lizzola La paternità: essere viaggiatori nella fragilità. In sala ci sono almeno cento persone. La relazione è intensa, l’attenzione alta.
Dice il relatore che la paternità non è naturale e può essere evitata; il padre adotta il figlio, ma è una scelta e dà al figlio ciò che non è suo, per questo la sua giustizia non è quella del giudice; il rapporto con i figli è un’iniziazione, perché i figli non sono un enigma, ma un mistero da proteggere e rivelare.
Nel pomeriggio parla Marco Deriu sull’argomento Tra responsabilità e solidarietà: i padri di fronte alle nuove generazioni. Il padre non riceve la sua autorità dalla società, ma la deve reinventare; la paternità non si risolve solo dentro la famiglia, ma nel rapporto con le generazioni e nella funzione di padre-cittadino che introduce il figlio nel mondo degli umani.
Quattro spose, quattro mamme, quattro carrozzelle con quattro bambini e bambine di pochi mesi, che parlano a voce alta, ma che ascoltano, dicono le mamme; che piangono dicono i papà; che fan festa dicono tutti a voce alta, ma che bello! che disturbano, dicono tanti a voce bassa; e intanto gli infanti (ma che lingua, ma che voce), parlano, superano la voce del relatore, discutono con mamma, la spingono fuori dall’aula, perché hanno qualcosa da dire in segreto a lei.
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2 settembre 2012 – Asiago (Vi). Si conclude il convegno. Parla Carmine di Sante: Padre, perché mi hai abbandonato?; articolato l’intervento del teologo biblista, scandito sui tempi come una partitura musicale: crisi di civiltà, crisi sociale, crisi della famiglia e conclude con la parabola del padre che attende il figlio, paziente, tenero, ma fermo sul ruolo e la responsabilità del figlio che ha lasciato la casa.
Segue Giuliana Musso in Meno patriarchi e più papà! Come essere custodi della soglia per una casa aperta?, che legge testimonianze di uomini che nella leggerezza e nella fatica, nel furore e nella tenerezza denunciano e recuperano la paternità, propria e altrui, e insieme conquistano lo sguardo sulla casa, e raccolgono le parole, le mani e gli sguardi di coloro che vi abitano.
Conclude il presidente, che si interroga sul senso del ripetersi di questi incontri di Asiago e se sia venuto il tempo di cambiare o di chiudere.
Non basta il buon esempio; la buona volontà non basta. E la parola di Dio fa paura; piace piuttosto la devozione che rassicura. Il Veneto ha bisogno di recuperare l’anima, la capacità di relazione.
Poi tutti a tavola, preoccupati sulle parole del presidente, segnati dai drammi che hanno raccolto nelle relazioni del mattino, ma contenti e leggeri.
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19 settembre 2012 – Bologna. Alle sei del mattino nasce Bianca, figlia di Lisa e Matteo Giorgioni. Dopo la lunga la notte, quando arriva improvvisa la prima luce, e la rondine imbarca le ultime suppellettili e parte per terra ignota a noi, Bianca mette fuori il capo incerta, l’accoglie mano solerte; piange, ma è voce di bimba che saluta in lingua che ancora non conosce. La madre sospira, respira, si acquieta; poi quando sul petto di lei compare Bianca, si sciolgono i nodi del pianto e del riso. Il padre siede accanto al letto a guardare. L’autunno è tenero e intenso di colori.
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22 settembre 2012 – Ferrara. Presso il Centro per le famiglie «L’isola del tesoro» si riunisce la redazione di Madrugada per mettere a punto gli argomenti, fare verifica delle rubriche nuove. Sono presenti tutti (quasi) i componenti della redazione, si definiscono i monografici dell’anno che viene: Internet (la rete), il linguaggio, Giuseppe Toniolo, il sacrificio. La serata si è conclusa con la cena ai Tri Scalin, locale vicino alla darsena. Alla fine del pasto tutti hanno brindato ai quattordici lustri del cronista che, lustri gli occhi, ringraziava gli illustri amici e compagni.
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23 settembre 2012 – Valle San Floriano di Marostica (Vi). Grande festa in valle; arrivano di primo mattino i grandi camminatori; poi i giovani, poi le famiglie con i piccoli. Il tempo è buono per camminare, i punti di ristoro sono riforniti e allegri, nella sala grande a sinistra del corridoio che accede alla piazzetta del palco dei premiandi ferve l’allegra brigata a confezionare panini in quantità pantagruelica. La folla, come passeri in rotta, circonda i tavoli del capolinea per mangiare un panino e sorseggiare una bevanda calda, un tè freddo.
Sul palco il presidente distribuisce i premi ai gruppi, scandisce il nome del destinatario, parla, consegna, bacia, batte la mano sulle spalle, chiede provenienza, stato di salute, stato civile e riprende la lettura dei nomi dall’elenco.
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28 settembre 2012 – Pove del Grappa (Vi). Dopo tre anni di permanenza a Capão di Bahia del Brasile, a trecento chilometri da Salvador, in un paese di poeti, pittori e musicisti, dopo aver costruito una casa in mattoni, sacchi e argilla cruda, che accoglierà un figlio se maschio, una figlia se femmina, Sabina italiana, piemontese, e Stefano Cortese italiano, veneto, nel passato mese di agosto sono tornati in Italia in visita ai parenti e a fare le carte per rientrare in Brasile, dove li aspettano il paese, la scuola di musica, l’orchestra e tutti gli abitanti.
Oggi Stefano con la mamma Susanna è ospite in casa del presidente e del segretario per un pranzo d’amicizia, che contiene un menù stratificato. La sposa Sabina ha anticipato il rientro in Brasile per lavoro e per non salire in aereo dopo il settimo mese di gravidanza.
Nello stesso giorno, il presidente e il suo segretario sono saliti verso nord, ad Azzano Decimo (Pn), invitati dal Gruppo Associativo Associazzano, che organizza una grande tre giorni popolare, per parlare al Teatro Comunale «M. Mascherini», in sostituzione di padre Mazzi, impossibilitato a partecipare per motivi di salute. Il presidente ha parlato a un pubblico foltissimo, in ascolto sugli spalti del teatro, sul tema La solidarietà tra le generazioni; da questa crisi, che non è solo economica, ma politica, sociale, esistenziale, non si uscirà se gli anziani non chiederanno perdono cosciente alle giovani generazioni; la solidarietà è stare assieme con gli altri, prendersi cura degli altri, senza chiedere nulla in cambio, non è fare del bene, ma costruire assieme all’altro la casa comune. Esempi di vita quotidiana, situazioni contraddittorie, parole piane, raffinate e gergali del relatore hanno conquistato l’assemblea, che ha sottolineato con battimani la conversazione. Poi a notte fonda, dopo avere firmato numerose copie dei suoi libri, in compagnia dell’autista e del segretario, il presidente è rientrato nella sua magione silenziosa.
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30 settembre 2012 – San Michele Tiorre, Felino (Pr). Nella casa di campagna, aperta all’affido dei minori, in occasione del venticinquesimo di matrimonio di Fulvio e Daniela Olivieri, le tre figlie e i due figli hanno preparato una festa a sorpresa per i genitori, invitando amici e parenti, vicini e lontani; ciascuno ha portato un pane, una torta salata, una bottiglia di vino, un pesce, un pollo arrosto e assieme hanno celebrato la santa messa presieduta da Giuseppe, che ha benedetto le nozze. La festa poi è continuata nel convito amicale, predisposto nella grande casa aperta agli amici e ai pellegrini.
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30 settembre 2012 – Sabbioneta (Mn). Battesimo di Emma Pedrazzini, figlia di Samuele e Matilde. S’accende una g-emma in cielo, sospesa tra mille coralli. Un coro di bimbi s’appressa all’altare, numerosi e loquaci, che parlano e s’ascoltano; ridono e piangono assieme; si danno voce, s’accordano; poi, quando il sacerdote versa loro sul capo l’acqua, navigano felici e inseguono con l’occhio velato le ali dello spirito che alita su di lei, su di loro. I nonni piangono e ridono confusi.
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6 ottobre 2012 – Pisogne (Bs), sul lago d’Iseo. Riprendono i lavori del Laboratorio di formazione per l’impegno alla politica, di Milano. Dirigono l’assemblea Silvano e Benito; organizza l’incontro Marina, assessore alla cultura del comune di Pisogne. All’ordine del giorno c’è l’organizzazione del corso di formazione alla politica che si terrà a Sesto San Giovanni nei mesi di ottobre-dicembre 2012, e sarà un corso teorico-pratico, avrà come campo di intervento lo studio del riutilizzo dell’area dismessa Falc; il corso è rivolto ai giovani, arruolati tramite le associazioni di volontariato e le istituzioni del territorio. Numerosi gli interventi, alcuni ripropongono domande teoriche che la presidenza para e ripara sotto l’ombrello dell’ordine del giorno e delle sedute precedenti, in cui si è già abbondantemente risposto agli interrogativi e alle obiezioni. Nel pomeriggio non compaiono gli studenti che avrebbero dovuto rispondere all’invito e si chiude velocemente la seduta. Al lago un velo di nebbia e fumo sulle barche e sui peripatetici. La delegazione di Macondo rientra a casa.
Malfolle (Bo). Nello stesso giorno le associazioni Il Campanile dei Ragazzi e Segnali di Pace organizzano un incontro sul tema Il lavoro, progetto di comunità, nella società solidale che dobbiamo costruire. La relazione introduttiva sarà tenuta da Giuseppe Stoppiglia. Seguono gli interventi di Osvaldo Moschini e Paolo Giuffrida.
Nella grande casa di campagna il primo relatore insiste sulla volontà di speranza che costruisce l’avvenire; gli altri relatori illustrano il progetto, le sue finalità, che sono il ritorno alla terra e l’accoglienza dei giovani.
I partecipanti sono tutti coinvolti e segnano sulla carta e nella mente i piani dei relatori e la missione.
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7 ottobre 2012 – San Benedetto del Querceto (Bo). Don Giuseppe Stoppiglia celebra il 50° di matrimonio di Walter e Maria Naldi. La chiesa è parata a festa, sull’altare il diacono predispone i sacri testi, dietro l’altare il coro parrocchiale aspetta il segnale del maestro per intonare il canto. I sacerdoti si avviano all’altare; il celebrante, amico dello sposo, rammenta gli anni passati assieme nella fabbrica della Calzoni. Ricorda il significato dei simboli del matrimonio, la fedeltà amorosa e la responsabilità reciproca che si nutrono di accoglienza e di parole che nascono nel silenzio dell’anima, che rafforzano e confermano la relazione solidale. Gli sposi rivolgono ai convitati il loro saluto cordiale ed emozionato, le figlie e i nipoti alzano a Dio l’augurio affettuoso per gli sposi, che alla fine della messa assieme al celebrante benedicono i presenti, poi convengono sul sagrato della chiesetta di montagna e conducono il corteo verso la grande casa, un tempo del marchese e della signora marchesa, che ora è lo spazio delle feste dei montanari. Sulla soglia il maestro di camera, i cuochi e i camerieri ci aspettano in divisa di gala per distribuire vivande e bevande aulenti.
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13 ottobre 2012 – Fiesole (Fi), Convento di San Domenico, Sala Capitolare. Movimento per il rinnovamento della teologia, organizzato da L’altra pagina sul tema Teologia e potere. L’arrivo a Fiesole in macchina del Gruppo Macondo è stato un poco complicato, perché per strada abbiamo incontrato molte persone che chiedevano l’itinerario per andare dal sindaco Renzi, e noi per salire alla Badia; che erano due cose che non collimavano, facevano confusione, ingolfavano il motore e la mente; comunque siamo arrivati perché tutte le strade portano a Roma, e qualcuna a Fiesole. Al convegno la relazione di Carlo Molari è stata ampia ed esauriente; ha toccato uno dei temi del Concilio Vaticano Secondo: la storicità dell’annuncio del vangelo e la storicità della Chiesa; è bene andare oltre i dogmi, per comprendere i segni dei tempi. Non esistono verità per sempre, intangibili e immutabili.
C’era una partecipazione eterogenea, di giovani e anziani, uomini e donne.
Animato il dibattito con il relatore.
L’incontro si è concluso con la costituzione di una segreteria elaborativa, la formazione di un gruppo organizzativo, la decisione di pubblicare due libretti per il prossimo incontro. È stata pubblicata la relazione tenuta da Roberto Mancini la volta precedente, Teologia o violenza, su di un libretto agile; Macondo ne ha acquistate novanta copie.
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17 ottobre 2012 – Reggio Emilia.
Giuseppe Stoppiglia è invitato a parlare presso la sede provinciale della Cisl di Reggio Emilia sulla Solidarietà, tema attuale in controtendenza, là dove, a fronte di una crisi strutturale, chi è al comando a dirigere il popolo accumula più che può per sé, invece di pensare alla comunità cui sovrintende. La solidarietà è un concetto spesso confuso con l’assistenza, o la beneficienza, mentre invece è un prendersi cura dell’altro, sapendo di essere sulla stessa barca e che uscirne da soli è solo egoismo (a volte anche furto). La parola del relatore è rivolta agli operatori di base, che ben conoscono gli umori e le condizioni degli operai.
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18 ottobre 2012 – Rovigo, Centro Mariano delle suore Serve di Maria Riparatrici. Sessantesimo di professione di suor Maria Tarcisia (sorella di Giuseppe) e di suor Maria Dina.
Nella penombra della chiesa viene celebrata la santa messa, durante la quale le sorelle rinnovano la loro professione religiosa; dopo il rito, la casa religiosa ha preparato una grande tavola attorno alla quale i convitati siedono in serena conversazione e allegria, allietati dai canti, dal ritmo delle nacchere e del tamburo di due sorelle della Costa d’Avorio, che improvvisano una festosa danza per le due sorelle anziane. Due fotografi cercano di fermare nello spazio di un clic il flusso del tempo e dei sentimenti.
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20 ottobre 2012 – Treviso, sede della provincia. Giuseppe Stoppiglia interviene in qualità di relatore al corso di formazione di livello superiore (master) della Consulta provinciale del volontariato, destinato ai dirigenti delle associazioni sul tema Etica del volontariato. Antropologia e filosofia del donatore. Il volontariato nasce da un disagio, si trasforma in denuncia e diviene azione politica se mette in moto tutte le risorse della società per appianare, risolvere gli squilibri individuati dentro la comunità di appartenenza, altrimenti si trasforma in istituto che ferma il progredire delle relazioni sociali e politiche. Sono presenti cinquanta persone che vivono da tempo un’esperienza sociale tra le difficoltà istituzionali, le rimostranze di chi è colpito dal disagio e i progetti di quanti sono sensibili al bene complessivo della comunità.
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26 ottobre 2012 – Belluno. Il sindacato Cisl ha invitato Giuseppe a parlare a un corso per delegati del sindacato Tessili e Chimici su Come superare l’affanno nel mondo del lavoro.
Tutto in salita è il percorso di questi anni, pieno di ostacoli e di nebbie, un cambio di sistema che non si supera solo con i tecnici ma con nuove relazioni e fuori dagli schemi, mettendo in funzione la razionalità, il cuore e la creatività; e fin dall’inizio si deve procedere assieme, senza attendere soluzioni definitive dalla grande macchina dello Stato. Si appuntano le carte, frullano i pensieri: è tempo di camminare con il cuore leggero.
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26 ottobre 2012 – Casalecchio di Reno (Bo). Casa della Conoscenza. Presentazione della rivista «Interculture numero 21». Relatori Arrigo Chieregatti, Antonio Genovese, Bruno Amoroso, sul tema Scuola ed educazione, che vuol dire crescita professionale e affettiva, crescita critica e inserimento sociale, complessa visione del mondo e del vivere quotidiano; attento e motivato il pubblico presente.
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27 ottobre 2012 – Verona. Giuseppe Stoppiglia ha portato il suo saluto e quello dell’Associazione Macondo al 1° Convegno del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero, su invito dell’amico residente in Belgio signor Giordano Gardelli, architetto e giornalista. «Senza le proprie radici d’origine, l’uomo resta disorientato, e non può vivere senza patria» ha detto il presidente. È la prima volta che il movimento si riunisce per avere voce sociale e politica in Italia.

Gaetano Farinelli con la collaborazione di Donatella Ianelli