Macondo e dintorni

di Farinelli Gaetano

4 novembre 2011 – Bologna, quartiere Savena. Gli «Amici dei popoli», in collaborazione con i componenti di «Gas Bosco», hanno deciso di fare un percorso formativo e non solo informativo sui temi dell’ambiente e della convivenza; oggi conclude il corso, dal titolo fabuloso: Oltre l’utopia: percorsi possibili per costruire una storia di speranza, il professor Roberto Mancini sul tema Per un’altra politica: scegliere il bene comune. La conversazione riprende le tematiche di uno dei suoi ultimi libri: la giustizia, la responsabilità, la non violenza, una politica non verticale, ma partecipativa, orizzontale.
Che fai, già dormi? Della cronaca è solo l’inizio.
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8 novembre 2011 – Poleo di Schio (Vi). Giuseppe Stoppiglia e Gaetano Farinelli vengono accompagnati dai padrini Marco e Paola nei locali della parrocchia di Poleo, per affrontare il tema Come e perché coltivare la spiritualità in famiglia. Il valore dei sacramenti. Erano presenti tutte le mamme dei cresimandi, un solo papà, anzi due.
Se l’educazione dei figli non deve essere affidata alle sole mamme, così il rapporto con Dio non può essere consegnato alla sola religione, ma si accende nel rapporto di fede, testimoniato dal padre, dalla madre e dalla comunità. Il parroco apre la conversazione con un saluto e una preghiera.
Si chiude verso la mezzanotte.
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14 novembre 2011 – Borgoricco (Pd).
Muore Renato Gesuato, dopo una malattia lunga e dolorosa. L’avevamo incontrato ad Asiago, nel mese di agosto, durante il campo scuola delle famiglie. Accompagnava la moglie Sonia che si era da poco ripresa dal male.
Al suo funerale le persone piangevano un uomo semplice e schietto. Nella chiesa gremita, salivano verso l’alto l’incenso e la preghiera del popolo, accompagnando la processione degli angeli in cielo, che con il loro canto asciugavano le lacrime di Renato, che a malincuore si allontanava dal figlio Eros e dalla sua sposa.
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17 novembre 2011 – Parma. Nel corso del congresso della Fiba Cisl si svolge un dibattito sul tema Il nostro impegno per un futuro più sostenibile.
Interviene il Segretario nazionale, Alberto Berrini, economista, noto a Macondo per i libri che affrontano la crisi finanziaria. Giuseppe Stoppiglia, presidente di Macondo, ricorda che il tempo e lo spazio ci sono dati a credito e che il futuro non è nostro, ma dei nostri figli; e un popolo lo prepara solo se retto da valori condivisi. Per questo non bastano gli obiettivi di settore, ma uno sguardo oltre il muretto di cinta; al muretto ci pensa già il nostro cane.
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19 novembre 2011 – Pioppe e Salvaro di Bologna. Seminario di studio su Raimon Panikkar; per continuare il dialogo. L’invito riportava un avvertimento: «Non vogliamo fare di Panikkar un idolo, né del suo pensiero un dogma. Abbiamo camminato con lui, e la sua ricerca ha illuminato il nostro cammino». Sono state due giornate intense, ad ascoltare Achille Rossi, cui facevano seguito le nostre domande, il confronto nei gruppi; Achille Rossi alternava riflessioni e ricordi di vita vissuti con il maestro, con quel suo parlare che era come un dondolare sull’altalena. In un video abbiamo rivissuto la memoria di Panikkar, il suo bel modo di comunicare pace, fierezza e disincanto.
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20 novembre 2011 – Pove del Grappa (Vi), sede nazionale di Macondo: assemblea generale di Macondo per il rinnovo delle cariche. Sono presenti circa sessanta persone. Viene scelto come presidente dell’assemblea Gianni Pedrazzini, che dà la parola al presidente uscente, Giuseppe Stoppiglia, il quale fa un breve escursus storico dal dopoguerra a oggi. Continua coi ricordi: il suo primo viaggio in Brasile negli anni settanta, la nascita di Macondo negli anni ottanta durante la crisi della politica, la casa di Maria a Rio, l’avvento della globalizzazione negli anni novanta, cui venne data una risposta chiusa e xenofoba nei confronti prima dei meridionali e poi degli immigrati, l’affermarsi di uno spirito individualista che continua a permeare la società; compito di Macondo sarà quello di aprirsi a un’educazione allo spirito e cioè alla relazione. Seguono poi gli altri a dare relazione delle varie attività di Macondo. Alla fine passano alla votazione del presidente e della segreteria. Si riconferma alla presidenza Giuseppe Stoppiglia. Nella segreteria entrano due volti nuovi, Matteo Gorgioni che già si prende cura dell’educazione degli adolescenti e Samuele Pedrazzini.
Al ristorante il risotto sarà servito nel primo pomeriggio; il riso, infatti, veniva dal Vietnam, ostacolato dai Marines americani, forse. Qualcuno avrebbe detto che dalla Libia avevano bloccato i rifornimenti di gas. Ma va! Che ci sono le bombole! * * *
25 novembre 2011 – Bastiglia (Mo).
Su invito di Sandro Fogli sindaco, Giuseppe Stoppiglia, accompagnato dal suo inesperto navigatore, nella sala municipale di cultura, dove a grandi lettere viene illustrato il tema Sulle tracce di un educatore viandante, risponde alle domande incalzanti del giornalista moderatore Giuseppe Leoncelli sulla chiesa, la religione, la politica, la società e alcune scelte di vita.
Le luci e gli occhi sono puntati sul relatore, le domande non sono formali e Giuseppe risponde con parole chiare, risposte personali, dirette, che hanno animato e sollecitato il pubblico composto da Bastigliani, da forestieri e da amici del relatore.
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29 novembre 2011 – Bassano del Grappa (Vi), studi di Bassano TV. Sullo schermo compare un uomo con la barba bianca. Parla di Macondo, della sua origine, di quello che fa e dei suoi obiettivi. La giornalista fa poche domande, lascia fluire la conversazione dell’ospite. L’Italia, l’Europa negli anni settanta attraversavano una crisi di respiro, di chiusura asfittica, e avevano bisogno di aprirsi ad altri popoli.
Quello fu il primo germe di Macondo, che poi operò sia in Brasile che nei processi educativi della gioventù in Italia. Scopo di Macondo, chiosa ironico il relatore, non è fare del bene, ma prendersi cura di chi vive ai margini. Il suo nome era? Un nostalgico scandisce in corteo: Che Guevara.
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30 novembre 2011 – Belvedere di Tezze (Vi), sala parrocchiale. Un gruppo di famiglie ha rivolto l’invito a Giuseppe di parlare ai giovani e agli adulti sul tema Come il mondo giovanile e familiare vivono la fede in un mondo in continuo cambiamento. Se da una parte la religione prende atto delle cose e invita al rispetto, all’obbedienza, al sacrificio, la fede, dice il relatore, affronta la situazione, vive dentro il presente e con lo sguardo coglie i segnali di superamento. La fede che è fiducia nell’altro e nella vita, oggi deve affrontare il tema della precarietà, non solo di lavoro, ma anche di orizzonte. Con questa disposizione nascerà e crescerà il confronto tra le generazioni, e i padri incontreranno i figli e con loro riprenderanno un cammino che si è interrotto, da quando ciascuno si è fatto custode di sé stesso. Il tramonto era rosso, l’alba sarà verde.
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3 dicembre 2011 – Fortaleza (Brasile). Matteo Giorgioni e la moglie Lisa, fondatori dell’associazione «Macondo Suoni di Sogni», tornano in Brasile, ospiti della famiglia di Airton, lontani dal Natale dello spreco occidentale, dai pranzi sfarzosi, dallo spread finanziario, a contatto con i bisogni primari, la fede in Dio comunque vada, gli abbracci, la semplicità del popolo brasiliano. I progetti e i servizi primari creati da «Macondo Suoni di Sogni» in collaborazione con «Emaus Fortaleza» continuano e funzionano, grazie anche al continuo monitoraggio in loco dell’avvocato Airton Barreto e di sua moglie Jarline, che da molti anni si occupano dei diritti dei poveri di Vila Velha.
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4 dicembre 2011 – Nervesa della Battaglia (Tv). Anno europeo del volontariato. Il comune di Nervesa della Battaglia organizza un convegno su Il volontariato si presenta. Risponde all’appello della grande manifestazione il presidente Giuseppe Stoppiglia con la relazione Costruire rete solidale in una comunità globalizzata. Se la finanza la fa da padrona, se l’interesse particolare si impone come un valore determinante, quale sarà il compito dei volontari se non costruire nuove relazioni, al centro della quali c’è la gratuità e l’accoglienza del futuro? Non bastano i pannicelli caldi del buon cuore, ma del cuore l’intelligenza e la volontà solerte.
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10 dicembre 2011 – Cittadella (Pd).
Si uniscono in matrimonio Andrea Fantinato, che per anni è stato responsabile della comunità di Capodarco a Cavaso del Tomba (TV), e Sandra Bianco, che lavora a Milano. Celebra il rito Giuseppe Stoppiglia, che invita gli sposi a dare voce ai testimoni, agli amici e ai parenti, a illustrare le letture, mentre già gli invitati prendono posto nell’antica Chiesa di San Donato, prima pieve cristiana, risalente al sesto secolo, che ancora conserva affreschi del medioevo.
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13 dicembre 2011 – Bassano del Grappa (Vi). Giuseppe incontra gli studenti delle classi quarte e i docenti dell’istituto professionale «A. Scotton», presso l’aula magna, per un incontro dibattito sul tema I giovani e le sfide di un mondo globalizzato con particolare riguardo all’interculturalità. I ragazzi ascoltano con attenzione il relatore che evidenzia i contrasti sociali; l’interculturalità non è più una parola astratta, d’élite, ma sono i volti nuovi che s’affacciano nelle nostre piazze, entrano nelle nostre scuole, parlano il nostro dialetto, e portano semi di culture antiche come il mondo, che possono dar vita a nuovi mondi se la paura non li gela e non li blocca; intanto in terza fila: «Ciò, varda che bela tosa che l’è la Lia», sussurra Olaseinde il nigeriano a Toni Sbessoa.
Pagnano d’Asolo (Tv). Gaetano riprende gli incontri con la comunità Olivotti. Rivede alcune facce note.
Molti sono gli ospiti nuovi. La casa non è cambiata. Il buio e il freddo dell’inverno la rendono più silenziosa.
Fabiano lo introduce nel cerchio degli ospiti, che a loro volta dicono la loro provenienza, il nome; poi lui si siede, racconta la sua storia, parafrasando la vita di chi lo segue con gli sguardi.
Concludono i Macellos Ferial con: Quando caliente el sol in su la praia.
Le faville della grande stufa a legna seguono il ritmo dei piedi dei ragazzi.
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15 dicembre 2011 – Palermo, Teatro Biondo. Serata festosa, la temperatura è mite, il teatro è gremito. Sul palco due presentatori passano in rassegna gli ospiti, introducono l’orchestra stabile di Jazz di Palermo che accompagna il ritmo della premiazione, fanno spazio al balletto dei ragazzi della fondazione Bass Group. Prende la parola padre Antonio Garau, promotore del premio don Puglisi, che sottolinea l’importanza della lotta alla mafia e ricorda che la serata è dedicata in particolare ai ragazzi di strada di Rio de Janeiro. Tra i premiati e sono molti e ciascuno racconta la sua storia di lotta per gli ultimi, per i diseredati, c’è naturalmente Suor Adma Cassab Fadel, dell’associazione Amar, per la sua attività a beneficio dei ragazzi e ragazze di strada di Rio de Janeiro.
Alla festa era presente una delegazione di Macondo, che ha preso posto tra le autorità. Nessun commento.
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19/20 dicembre 2011 – Toscana. Il calendario è ricco di incontri. Lunedì Giuseppe vede gli operai della tenda «espulsa» dalla Eaton, multinazionale americana che ha portato armi e bagagli in Polonia, lasciando 350 operai senza lavoro. Martedì parla ai minatori delle cave delle Alpi Apuane sul posto di lavoro e nel pomeriggio al Palazzo Ducale di Massa Carrara incontra il consiglio generale della CISL su Responsabilità e valori nella società di oggi. In mattinata aveva raggiunto un gruppo di operai edili della Neter, per dare continuità a un corso di studio iniziato a luglio, dal titolo L’emozione della libertà. Mani che si stringono, occhi che si incrociano, pacche sulle spalle, consigli, richiami, voci che si perdono nel rumore dei saluti, dei ringraziamenti, e intanto l’incenso del Natale si deposita sulla brina dei prati.
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25 dicembre 2011 – Bassano del Grappa (Vi), Istituto Graziani. Messa di Natale. Tutti i bambini in cima all’altare fanno corona ai due vecchi celebranti. All’omelia i fedeli sono invitati a parlare e raccontare. I sacerdoti intanto parlano del Natale, della maternità di Maria che ci rammenta che dalla donna viene la salvezza; e intanto però grande è la violenza in Italia e nel mondo: dio nasce, dio muore. Una violenza ingiustificata; solo la donna può cambiare la rotta del potere e divenire grazia e accoglienza.
Si scambiano gli abbracci, si passano i doni, sotto un cielo grigio trascorre il tempo nel tepore dei camini.
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30 dicembre 2011 – Bassano del Grappa (Vi). È nato Elia, figlio di Laura e di Paolo, sotto il governo di Monti, per generosa concessione di Silvio, che ha rimesso l’incarico nelle mani del nostro presidente Giorgio Napolitano, che lo ha ringraziato per il bene del paese, sempre promesso, come la giustizia.
Casella d’Asolo (Tv). Alla sera c’è stata la cena in casa di Andrea Lazzari. La moglie Ivana Pandolfo conclude la sua collaborazione con Macondo, sul progetto delle adozioni a distanza con il Brasile e l’Argentina.
Dodici anni ininterrotti di lavoro paziente e generoso, di relazione con le associazioni latino americane, di informazione presso le famiglie italiane d’adozione, di amministrazione delle rimesse che le famiglie italiane continuano a inviare alle associazioni, per il sostegno dei bambini di strada e dei bambini di famiglie povere. I tre pellegrini, ospiti della famiglia, hanno ringraziato la signora Ivana, hanno goduto della lieta compagnia dei figli Martino, Anna, Francesco, rallegrato la mensa imbandita accanto al presepio di Natale. Intanto i cammelli spingono verso la capanna.
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2 gennaio 2012 – Cavaso del Tomba (Tv). Primo giorno del campo invernale per adolescenti. Alla fine del campo, quando siamo rientrati a casa, ci siamo chiesti, scrive Lisa, di che umore fossero i ragazzi che hanno partecipato al campo invernale 2012 il primo giorno di scuola, dopo le vacanze natalizie. Avranno ricordato con nostalgia i momenti passati insieme, dalla giornata a Bassano del Grappa alle escursioni sul monte Tomba e su Cima Grappa, dai laboratori di musica alle canzoni intonate verso il cielo stellato; e ancora, gli occhi della lupa di Max Solinas, la magia del bosco, il silenzio, la ritualità, il tempo passato con Gaetano e Giuseppe, le loro riflessioni sull’amicizia. Tutto questo e molto di più hanno reso questo tempo un’isola di serenità, riflessione, ispirazione e condivisione. Il campo invernale, durato una settimana, è stato condotto da Lisa e Matteo, Celeste e Francesco, e Ladane nella collaborazione di dieci adolescenti, cinque più cinque, che l’otto del mese sono rientrati coi re magi e i cammelli in Bologna la grassa.
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13 gennaio 2012 – Ospedaletto Euganeo (Pd). Questa sera presso la sala dell’Oratorio parrocchiale Giuseppe Stoppiglia parlerà su …Ma in che tempi viviamo?, quale attenzione diamo alle voci che sussurrano, che gridano, alle paure che si annidano, alle speranze nascoste sotto la cenere? Ospedaletto, un tempo terra di palude e acquitrini, costruì un hospitium per i viandanti pellegrini che si incamminavano verso Roma o la Terrasanta o verso san Giacomo di Campostela, e quivi si fermavano per un santo riposo. Cose d’altri tempi, che il progresso cancella; pure resta il nome, Ospedaletto. Un augurio, di ascoltare le voci, anche se le risposte non sono già pronte.
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20 gennaio 2012 – Piombino Dese (Pd). Corso di socio-politica. Su invito della segretaria della biblioteca del comune, signora Maria Rosa Mason e amici della Biblioteca, all’interno di un percorso che prende il titolo: Me ne frego della politica? Giuseppe Stoppiglia interviene al primo incontro sul tema Partecipazione e responsabilità. C’è un chiacchiericcio insistente su tutto e su tutti. Forse non è propriamente partecipazione. Tale diventa quando la parola tiene conto del quadro generale e del bene comune e se ne fa carico. Allora le parole sono illuminanti e gli interventi hanno una logica costruttiva. I partecipanti hanno preso nota e inoltrato domande attuali.
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21 gennaio 2012 – Pove del Grappa (Vi), sede di Macondo. Siamo al completo con la nuova segreteria. Matteo e Lisa Giorgioni, Samuele e Matilde Pedrazzini, Vittorino e Bertilla Deganello, Gaetano Farinelli e Giuseppe Stoppiglia. Si aggiunge e viene confermato nell’ufficio di amministratore, Stefano Benacchio; segue Chiara Pedrazzini, che prende il carico delle adozioni a distanza, in sostituzione di Ivana che per dodici anni ha seguito e amministrato le adozioni di Brasile e Argentina. Giuseppe introduce: la priorità di Macondo oggi è di costruire luoghi di incontro e di comunicazione.
Purtroppo quelli di un tempo hanno cessato la loro funzione: Chiesa, partiti, sindacato non rispondono più alla bisogna; mirano piuttosto ad avere uomini e donne fedeli alla propria istituzione. Matteo racconta l’esperienza del campo adolescenti, dove si percepiva il disagio dei piccoli e degli adulti. In proposito l’associazione «Macondo Suoni di Sogni» di Bologna ha preso in affitto una sala del comune dove si incontrano gli adulti per attività di comunicazione. L’impegno della formazione, educazione è un compito che ha tempi lunghi, compito ingrato, che non dà frutti nell’immediato. Sono state elencate le attività del triennio e si sono rilanciate alcune azioni di solidarietà. Poi insieme siamo andati al Saraceno, per sublimare nel convivio le voci della Segreteria.
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28 gennaio 2012 – Milano. Verso una Scuola di formazione all’impegno politico per il bene comune. L’incontro si è tenuto presso la Casa della Carità di Milano, via Francesco Brambilla n. 8, per discutere sulla costituzione di una scuola aperta soprattutto ai giovani. Tra i promotori il dottor Benito Boschetto, che ha illustrato il progetto e il programma di inizio dei corsi di formazione in Toscana; tra i partecipanti, il direttore della casa della Rondine (Arezzo) dottor Franco Vaccari, dove anche Macondo ha tenuto un campo scuola, e Giuseppe. A differenza del primo incontro, c’era qualche giovane in più.
Milano Malpensa. Stesso giorno.
Antonio Bolzon di Castelfranco, infermiere professionale, parte per la Sierra Leone; all’interno del progetto Microcammino, presieduto da Peter Bayuku, avrà il compito di organizzare la formazione degli infermieri dell’ambulatorio di Yagala e dell’ospedale di Kabala nella regione di Koinadugu.
Bologna. Si è tenuto presso l’Istituto storico Parri l’incontro con la teologa Antonietta Potente, per una riflessione attorno alla tematica del suo ultimo libro: «Un bene fragile. Riflessioni sull’etica», uscito nell’aprile scorso. Il libro tratta il tema dell’etica, partendo dal vissuto quotidiano dell’autrice, la quale è riuscita a regalare alcune ore ai «suoi» lettori, nonostante la corsa cui è costretta da una città all’altra per soddisfare ai tanti inviti, prima di volare nuovamente a Cochabamba, ove vive e insegna all’università. I partecipanti in cerchio, intorno a un tavolo, hanno vissuto l’incontro come scambio e non come lezione frontale, hanno provato a partire da sé stessi, dalle tematiche personali della vita per confrontarsi con gli spazi «simbolici» della casa, di cui la Potente scrive nel libro (il patio, la cucina, la camera da letto, la biblioteca, ecc). Hanno dialogato assieme e Antonietta ha richiamato più volte la necessità di tenere i piedi sul presente, di non dimenticare che l’etica richiede sforzo, tempo, richiede anche la pazienza di lasciarci coinvolgere nei linguaggi nuovi, anche quelli usati dai giovani.

Gaetano Farinelli
con la collaborazione di
Donatella Ianelli,
Lisa e Matteo Giorgioni.