Alborada, la tipografia della libertà – In libreria.
E’ uscito in libreria in questi giorni per Edizioni Lavoro, in collaborazione con Iscos Cisl e MacondoLibri, il volume di Tarcisio Benedetti, “Alborada la tipografia della libertà”.
Pochi sanno che l’Italia ha dato un contributo notevole per il ritorno della democrazia in Cile. Nel 1988, per vincere il referendum del No a Pinochet, e nel 1990, per l’elezione di Patricio Aylwin Azocar alla Presidenza della Repubblica. Il progetto Alborada gestito dalla ong della Cisl, Iscos, organizzò l’avvio di una grande tipografia per la stampa dei giornali e delle riviste di opposizione che, durante l’ultimo anno della dittatura militare, poterono così uscire superando numerosi boicottaggi. Grazie all’acquisto di un vecchio capannone e di una nuova rotativa venne organizzato un centro stampa delle due testate a tiratura nazionale: ì«Fortin Mapochoì» e ì«La Epocaì». Alborada diede un contributo importante al raggiungimento degli obiettivi, come riconobbe lo stesso presidente Aylwin. Il centro divenne infatti il punto di riferimento di tutte le forze di opposizione stampando gran parte dei materiali della campagna elettorale. In questo racconto, l’autore, che ebbe la responsabilità della gestione del progetto, ricorda le difficoltà e le sfide affrontate nei quattro anni di permanenza in Cile.
L’autore, Tarcisio Benedetti (San Pietro Incariano, VR, 1947), è stato delegato sindacale Cisl presso Arnoldo Mondadori Editore, a Verona. Dal 1974 al 1978 svolge il servizio civile come volontario del MLAL (Movimento laici America latina), insegnando in una scuola professionale a Curanilahue, Cile. Nel 1987 ritorna in Cile per lavorare al Progetto Alborada fino al 1991.
Nel pdf allegato un’intervista di “Verona fedele”, settimanale della diocesi di Verona, del 20 dicembre 2020 all’autore Tarcisio Benedetti. Intervista Tarcisio Benedetti