Viva la libertà. Grattando il pachiderma con lo spazzolino delle contraddizioni
Tac! Comincia il suono, la musica… ed il mondo diventa piccolo in due bianche dimensioni davanti a me.
Una voce di donna canta di dolcezza e paesaggi irlandesi… o fantastici?
“Compito delle Forze Armate è assicurare la difesa della Patria…”
E passa tutto con la sola pretesa di apparire reale o forse, meglio, normale… e ci sono tutti! Dalla moderna prole di Marte ai figli affamati del sud, chi per passione, chi per bisogno…
“… e concorrere alla salvaguardia delle libere istituzioni…”
E ci sono cinquecento diversità che mi vivono attorno o a volte sopravvivono, mi sommergono e mi avvolgono. Cinquecento cuori, emozioni, angosce e… rabbie. Cinquecento esistenze che convergono in questo luogo e in questo tempo, “giovane umanità, antica, fiera, indigesta…”.
“… e al bene della collettività nei casi di pubblica calamità…”
E ci sono io, strano fiore in un giardino di strani fiori dai vasi tutti uguali. Un fiore spesso silenzioso, per sentire il profumato canto degli altri suoi splendidi simili, perché il suo non si disperda tra le ombre proiettate da fatui fuochi nel freddo cielo dell’est…
“… inoltre per essere si deve valere, in pratica dimostrare una superiorità operativa, altrimenti non si è accettati…”
E la ricerca di senso si fa più intensa e faticosa, gravosa e spossante, nel verde paese dei balocchi d’acciaio dove ogni domanda è dovuta e le risposte sono offerte su castelli di carta e vetro…
“… l’efficienza (la produttività) è il vero metro di valore!”.
E c’è il desiderio, la speranza, la voglia che non sia tutto inutile quello che fai, per te stesso ma soprattutto per gli altri, perché questa è l’unica scelta libera che hai,
perché sono gli unici che ricorderai…
“VIVA LA LIBERTÁ€” – da un muro di una caserma italiana.