Note dal diario di una adolescente brasiliana
Ho trascorso sei mesi in Italia ed è stata un’esperienza molto ricca perché mi ha dato l’occasione di conoscere un’altra cultura, un’altra lingua, altri costumi, insomma le differenze tra le due realtà. Sono molti i punti di divergenza tra il Brasile e l’Italia, vale a dire la forma di vita, il comportamento dei giovani, la lingua, il clima e soprattutto la situazione sociale.
Una delle cose che mi hanno colpito e che io ho notato tra i giovani è la preoccupazione di apparire, nel modo di vestire, di truccarsi e di comportarsi. Sento che la maggior parte dei giovani si lascia prendere dalla moda, e contrae comportamenti o abitudini molte volte non sani per poter far parte di una gioventù stereotipa ( la cosa capita in tutti i paesi, ma in Italia con una forma molto evidente ).
Inoltre la visione sociale della maggior parte dei giovani in relazione ai problemi sociali esteri è distaccata e la loro posizione è comoda, in quanto non fanno nulla, e neppure vogliono conoscere un poco di più questi problemi, cosa che succede di frequente specialmente nella classe ricca brasiliana.
Nello stesso tempo però mi accorgo che la famiglia ed i valori familiari sono molto coltivati. C’è una grande unità tra i familiari e questo è un elemento molto positivo, un po’ dimenticato in molte famiglie brasiliane, forse per il grande impegno nel lavoro, la mancanza di tempo e disponibilità.
Tra la scuola brasiliana e la scuola italiana noto molte differenze, ad esempio il numero di alunni per classe è minore in Italia, ci sono due anni in più di corso prima di accedere all’Università e c’è una assistenza maggiore agli alunni ed un maggior approfondimento di quanto si apprende.
Ma la più grande diversità è che le migliori scuole italiane sono pubbliche e nel caso del Brasile una scuola che possa fornire un buon insegnamento è la scuola privata. La scuola pubblica in Brasile sta attraversando un momento critico, insieme con gli altri settori sociali.
Ed è la situazione sociale la maggior differenza tra l’Italia ed il Brasile, un paese che attraversa una crisi che comprende la educazione, la sanità e l’ordine interno.
Ancora un punto di diversità è la grande disparità delle classi sociali brasiliane: una classe ricca, una classe media, ed una bassa. Questo non capita in una forma così evidente in Italia, dove non ci sono grandi contrasti di reddito. Un altro punto di differenza è la varietà delle razze, delle culture, delle religioni in Brasile; al contrario dell’Italia (come pure dell’Europa) che è formata da una società più omogenea, senza grandi contrasti.
Ho potuto inoltre percepire un paese che ha tutta una storia di millenni, protetta e guardata con rispetto e ammirazione; mentre invece il Brasile, un paese giovane, sta ora cominciando a costruirla e ora sta capendo che la storia è senz’altro la sua identità.
Queste sono le caratteristiche più evidenti che io ho potuto cogliere in questa mia permanenza in Italia, che senz’altro mi ha fatto crescere e aprire gli occhi davanti ad una realtà diversa.
Vitoria, Espirito Santo, Brasile