Macondo e dintorni
29 luglio 1994 – Giuseppe parte per Taranto, passerà per Rossano Calabro, e si fermerà a Roma per incontrare gruppi di Macondo e amici. Non ricordo se ha preso l’aereo o la nave. Beati i piedi di coloro che annunciano… é importante passare e consolidare l’idea di solidarietà in questo momento di crisi.
30 luglio 1994 – Cecilia Krohling (ricordate?) è rimasta in Italia per oltre un mese. Ha incontrato anche gli amici dell’Italia del Sud, dopo aver incontrato gruppi al Nord Italia. Si è congedata da noi in casa di Adriano Guglielmini, sempre ospitale e generoso assieme all’Elena.
Cecilia è moglie di Dilvo Peruzzo di Vitoria, Brasile. Esperta in Mass Media. Ospite presso Antonino e Nelma, è stata per noi un momento di confronto sulla vita quotidiana in Brasile. Per lei occasione preziosa per conoscere gli Italiani, e per ammirare i tesori dell’arte, grazie alla guida di Mario e Benita Bertin.
18 agosto 1994 – Giuseppe incontra il dottor Luigi Ferro che intende dedicare uno spazio della sua vita per accompagnare un progetto di salute nel Parà. A breve volerà in Brasile per vedere e prendere accordi con il gruppo di Belem che ne ha richiesto l’opera.
21 agosto 1994 – Ritengo utile porre qui la notizia dell’allontanamento di padre Pedro dalla Favela nuova Brasilia in cui lavorava da anni. L’alto grado di violenza che si vive, che si sente a Rio germoglia ed esplode in modo particolare nelle favelas. Molti di voi ricordano quel prete piccoletto, che ci accoglieva con la sua timidezza, ma insieme con la sua forte dignità, nella sua chiesa alla messa della domenica. Sì, padre Pedro, proprio lui! Ora i banditi della favela lo hanno costretto con la forza ad andarsene. é triste interrompere per lui un lavoro pastorale e sociale, ed insieme abbandonare il lavoro e la tenacia di quanti assieme con lui lavoravano, e che ora rimangono nello sgomento. Forse qualcuno ricorda il volto semplice, dimesso di uomini e donne e bambini, abitanti della favela Nova Brasilia. Forse fioco come il lume che si spegne.
27 agosto 1994 – Era una giornata assolata. Al mattino già le cicale frinivano estenuate. I fiori languivano sui prati arsi. Ma quando suonarono le campane di S.S. Trinità di Bassano, ad annunciare il grande evento, la vita si riaccese, senza prendere fuoco; scese dalle montagne vicine un anticipo di vento freddo che rinfrancò le piante, e sollevò le fronti madide di sudore. Carlo e Patrizia si sono sposati, e vivono felici e al lavoro: la pensione è un lusso.
29 agosto 1994 – Gaetano e Dilvo Peruzzo si incontrano a Rio per preparare la circolare da inviare agli amici referenti per Macondo in Brasile. Propongono un incontro a Salvador di Bahia il 2 dicembre sull’attività svolta in Brasile da parte del gruppo dei referenti, per una riflessione sui viaggi e la loro preparazione.
5 settembre 1994 – Si riunisce la Redazione di Madrugada. La rivista cercherà nuovi collaboratori per allargare il raggio delle conoscenze al di qua e al di là del Brasile. Si consolida la necessità di una riflessione sull’Italia a partire dall’impegno di Macondo che è incontro alla pari. La conversazione si conclude con i cioccolatini Garoto. Per chi non lo sapesse, costano poco, sette dollari al pacchetto, viaggio di andata e ritorno escluso.
9 settembre 1994 – Due uomini di mezza età incontrano un gruppo di ragazzi guidati da alcuni animatori e suor Ines. L’uomo che ha età mezza più X prende la parola. I giovani hanno un ruolo nella società nella misura in cui sanno cogliere l’evento che viene dall’altro. Il loro ruolo non è all’interno di una programmazione fisiologica di vita possibile, ma decisione che matura sulla linea della Solidarietà, che non è l’optional del tempo libero. Dolci ed aspre le montagne di Rocca Pietore.
11 settembre 1994 – La festa di Formigine si ripete da diversi anni. Io la ricordo così: al mattino hanno parlato diversi relatori, una signora anziana vivace di cui non ricordo il nome, il dottor Matti, il dottor Turrini su argomenti diversi, brasiliani e non. Poi un prete brasiliano ha celebrato la messa e una ragazza negra al momento dell’annuncio della parola ha preso tra le mani il messale. Ritmava sulle gambe alte e snelle un’onda che cresceva e nel circuito breve senza concedersi soste. Insieme con lei due donne muovendosi su se stesse componevano cerchi rapidi e armonici, che sorprendevano l’occhio posato sui loro corpi piccoli e rotondi, dagli abiti colorati non sgargianti. Credo che molti si siano risvegliati solo dopo il vangelo.
18 settembre 1994 – Il gruppo di Bassano si ritrova dopo la pausa estiva in festa attorno ad un piatto tipico del Sud America, il ‘churrasco’. é una buona occasione per progettare incontri futuri.
29 settembre 1994 – Incontro informale tra alcuni membri della Segreteria e Alberto Bordignon per pensare ad un lavoro congiunto con altri gruppi di solidarietà operanti a Bassano del Grappa. L’attività può essere programmata in rapporto alla festa nazionale di Macondo con l’intento non tanto di arricchire la festa, ma di manifestare altre volontà di costruire la speranza, e di frequentare l’etica del confronto, la morale della non omologazione.
1 ottobre 1994 – Assemblea di Macondo ‘Centro’. La convocazione avviene prima dell’incontro dei coordinatori di area, segno quindi di una vivacità dei gruppi a muoversi al di fuori delle direttive generali. Il gruppo si ritrova a Perugia, in un casolare dell’appennino, in semiclandestinità come i vecchi carbonari. Sono presenti pure il presidente e Farinelli.
Pochi i presenti, ma è un’occasione per riflettere sul senso dell’operazione Macondo, che investe la persona nel suo ambito territoriale con attenzione vivace ai problemi sociali e politici. Non un’associazione che assorba i tempi liberi, ma che impegna con la diversità intesa come ricchezza e non scoglio da livellare.
2 ottobre 1994 – S’aggira tra di noi umile e discreto e pur prorompente di umanità padre Taddeo. Parlare con lui significa parlare con un uomo che sembra essersi fatto brasiliano, ed insieme offre una lettura disincantata del Brasile, paese affascinante come la fanciulla che cresce, imprevedibile, che abbisogna di scoprire la sua identità, e trasformare la generosità del suo carattere in partecipazione cosciente ai processi di trasformazione.
7 ottobre 1994 – Pedrazzini Gianni parte per il Brasile. Non va in nome di Macondo; vola per conto del Sindacato, per concordare in Brasile progetti di formazione assieme al Sindacato brasiliano e ad altre strutture di formazione. Macondo è là dove scompare; e poi riappare come le balene, finché il gran mare respira sotto l’urgere di venti che ci scuotono dal torpore del caminetto.
Ma l’italiano l’ha trovata la sua identità?
8 ottobre 1994 – Il gruppo di Bassano si ritrova come si era ripromesso venti giorni prima. Organizza l’incontro Franìçois Turcotte, che prende l’occasione per mostrare gli esiti delle votazioni presidenziali in Brasile. Fuori della cronaca puoi leggere i risultati e i commenti della elezione di Cardoso a presidente.
Dal dibattito nasce la decisione di ritrovarsi per incontri di informazione e formazione da definirsi in modo non burocratico. Gli inviti non saranno più scritti per tutti, ma solo per quanti lo desiderano esplicitamente.
All’incontro erano presenti pure Tonino e Nelma ormai in partenza per il Brasile; Stoppiglia Giuseppe ha preso l’occasione per esprimere la meraviglia che sempre suscita chi decide di partire senza bisaccia come dice il vangelo, senza il bagaglio del colonizzatore, ma con la volontà di percorrere il cammino accanto all’altro.
15 ottobre 1994 – Armida Camparmò di ritorno dal Mozambico è passata per la sede di Macondo. Abbiamo parlato insieme della sua permanenza nelle province colpite della guerra. Fuori cronaca il racconto della sua attività; ma intanto l’impressione di una donna serena, che ha vissuto intensamente un momento della sua vita. Direte che è retorica, o fascino femminile. Certo è bello parlare con una persona, e sentire che le sue parole aprono piccoli sentieri su cui io non camminerò, eppure mi appartengono. Scusate, appartengono anche a voi.
21 ottobre 1994 – Cena di saluto per Tonino e Nelma che partono per il Brasile; gli amici sono tanti ed è festa semplice, allegra come una danza, anche se nell’ombra attende il commiato pacato e beneaugurante. Batti le mani, até logo!
22 ottobre 1994 – Tutti i coordinatori di area si ritrovano a Bologna, nessun assente.
Di ritorno dal Brasile, Gianni Pedrazzini racconta del suo viaggio. La conferenza tenuta all’Università di Vittoria con Dilvo Peruzzo su ‘Capitale e Lavoro’. All’incontro Dilvo lancia la proposta di scambio tra sindacato brasiliano e italiano. Ancora: il progetto di formazione inaugurato a Vila Velha presso Vitoria con la collaborazione di gruppi diversi.
Il Presidente afferma che l’attività di Macondo deve volgersi al settore educativo, per formare le coscienze all’attenzione. Un atteggiamento frequente della nostra società è il narcisismo, l’attenzione e la stima eccessiva di se stessi. La funzione del coordinatore di zona non è quella del bastone o del passa lettere, ma di colui che sa cogliere le risorse positive e fa in modo che entrino in circolo.
Massimo Di Felice ci ha portato l’annuncio dell’arrivo di Thelma in Italia, che apre il progetto di scambio che Macondo ha inteso avviare. Solo un piccolo segnale. Ha ricordato anche la sua collaborazione e di Macondo ad una collana dell’Editrice Lavoro che pubblica per l’educazione alla mondialità.
Monica Lazzaretto accenna all’opportunità di inserirsi nel progetto mondialità, che il Ministero della Pubblica Istruzione intende svolgere nelle scuole in questo anno.
Luciano Ferrari accenna all’attività del Corso di portoghese al quale intende dare continuità, sia nella ripresa del gruppo precedente, sia nella costituzione di uno nuovo.
Stefano Benacchio ricorda che sono stati ben settanta quanti sono partiti in questo anno per il Brasile.
Adriano Guglielmini fa il bilancio dell’attività dell’associazione. Farinelli ricorda la funzione di stimolo che può essere Madrugada se diviene terreno di proposte e di riflessioni anche dal territorio. Analizza poi il flusso degli arrivi in Brasile, annotando carenze organizzative, fervore di intenti, ma anche esuberanza efficientistica, che a volte guasta il motore perché mira molto alla quantità degli altri, e non alla ricerca della propria dimensione.
23 ottobre 1994 – Stoppiglia Giuseppe incontra a Padova le famiglie che hanno adottato bambini dal Brasile. é un momento di festa assieme al responsabile, di ritorno dal Brasile, avvocato Gian Mario Balduin.
28 ottobre 1994 – A Negrar, in provincia di Verona, un gruppo del sindacato degli ospedalieri incontra padre Taddeo che hanno conosciuto in Brasile nel loro viaggio dentro la Sanità del Brasile. é uno spazio dedicato non solo ai ricordi, ma ad un confronto con la diversità del Brasiliano e dell’Italiano. Padre Taddeo si sofferma pure su luci ed ombre nelle lotte per la terra da parte dei contadini del Maranhão.
30 ottobre 1994 – Partono Tonino e Nelma per Timao nel Piauì. Paraben!
1 novembre 1994 – Adriano ed Elena preparano un momento conviviale per padre Taddeo in casa loro. Nella conversazione si insinua il desiderio di ricordare il primo incontro: e prende avvio la lettura del diario di bordo tenuto da Giorgio Verici in occasione del viaggio in Maranhão, che riprende incontri e riflessioni a caldo.
2 novembre 1994 – A Bologna è morto Giancarlo Ribani, un caro amico per me che scrivo, un compagno di viaggio. Nel discorso di saluto al suo funerale, Giuseppe ha ricordato la sua tenacia nel tenere viva la speranza. Ora riposa tranquillo nella tua terra natale, ma so che non ama la solitudine: lo vedremo ancora tra di noi, con i suoi occhi neri pieni di vita e di nostalgia.
6 novembre 1994 – Verifica dei viaggi in Brasile, tenuta a Spin di Romano d’Ezzelino, nella Scuola dei Fratelli delle Scuole Cristiane: siamo una ventina, nonostante la pioggia. Sono stati almeno settanta a partire per il Brasile tramite Macondo in quest’anno.
Ogni partecipante doveva rispondere ad alcune domande. Ricordo solo alcune risposte, anche perché la mia memoria si appanna: in Brasile si coglie la precarietà della vita, la vita nella sua essenzialità; si ridimensionano le nostre paure; l’incontro con i brasiliani è una ricchezza; bisogna prepararsi di più nella lingua, nelle conoscenze e nella disponibilità all’incontro.
Sul versante delle decisioni le dichiarazioni sono ancora di impegno personale, e non si traducono sempre in proposte e responsabilità definite.
9 novembre 1994 – Incontro a Spin di Romano d’Ezzelino del gruppo bassanese di Macondo. I presenti non sono molti, ma è un’occasione per puntualizzare le motivazioni del percorso di formazione e gli obiettivi. Ci sarebbero poi altre iniziative svolte dal nostro presidente, che si dedica sempre più alle relazioni con i gruppi, per proporre o provocare nella ripresa osannante del mercato libero, che qualcuno vuol trasformare in mercato dell’omologazione, l’idea ingombrante della Solidarietà.
19 novembre 1994 – Assemblea del Coordinamento Nord-Est ad Abano Terme, presso la sala del patronato Pio X. I responsabili delle varie provincie, i soci, gli amici e i simpatizzanti di Macondo hanno avuto modo di incontrarsi e confrontarsi sulle proposte ed iniziative da attuare nel territorio nel 1995. Giuseppe Stoppiglia ha aperto l’incontro con una riflessione su ‘Quali nuovi spazi per la solidarietà?’ cui ha fatto seguito la testimonianza di padre Taddeo, da molti anni nel Maranhão e l’intervento di Thelma Maria Grisi Velìōso, docente di psicologia sociale all’Università Statale della Paraiba.