Macondo e dintorni
1 maggio 1994 – Farinelli imbarca per San Giovanni in Marignano (Forlì) ad incontrare alcuni amici che desiderano conoscere Macondo. La discussione ruota attorno ai modelli culturali ed alla difficoltà da parte di ciascuno di noi a verificare i suoi comportamenti.
La presenza non straripa, solo un piccolo gregge. Intanto approfitta in chiesa per continuare il discorso sul senso dell’amore come rispetto della diversità; e della carità intesa non come elemosina, ma come dimensione esistenziale, e dunque non accessorio, ma incomodo sostanziale.
2 maggio 1994 – A Romano d’Ezzelino il gruppo dei giovani si incontra con Giuseppe Stoppiglia sul tema: “Perché vale la pena impegnarsi oggi per gli altri?”. Una riflessione sulla solidarietà che ci stimola a non chiuderci nel nostro quotidiano.
7 maggio 1994 – Festa brasiliana a Taranto. A bordo della navetta, Adriano ed Elena si imbarcano per Taranto. Li aspetta Angelica in città. Hanno partecipato alla festa p. Malan, suor Angelica, e suor Graciema che poi hanno incontrato una classe della scuola elementare che aveva preparato una ricerca sulle differenze sociali in America Latina.
I ragazzi assieme ad Angelica hanno predisposto una mostra sulla Republica do Pequeno Vendedor di Belem, riguardante il problema dell’infanzia abbandonata. Si è aperto un dibattito sui problemi dell’America Latina condotto da p. Baldan. La giornata è stata rallegrata dalla musica e vivande d’oltre oceano.
7 maggio 1994 – Giuseppe Stoppiglia parla a circa cento cinquanta giovani, impegnati a Treviso in un campo di lavoro organizzato dal “Gruppone”. Tema: “Testimoni o predicatori?”
9 maggio 1994 – Andrea Gandini, che ha preparato il libro “Crescita economica o sviluppo umano?” viene invitato a Pove dal gruppo giovani. Nella sala consiliare, in una conferenza aperta a tutta la cittadinanza, apre la sua riflessione sul concetto di progresso, i suoi significati, le sue implicazioni. E intreccia un dibattito non teorico sulle conseguenze del nostro modello, senza aprire una polemica esteriore, ma invitando ciascuno a scoprire i valori che sono dentro di noi.
Qualcuno potrebbe subodorare esalazioni di spiritualismo; ed è invece un partire da dentro di noi, dalle nostre risorse e dagli interessi nascosti dietro le mille cose che ci sembrano necessarie e sono invece utili o superflue o dannose.
Ma scoprire se stessi, e la relazione con lo spirituale inteso come interiorità, è una dimensione che abbiamo perduto.
12 maggio 1994 – Macondo di Roma organizza assieme ad altre associazioni l’incontro con Samuel Ruiz, vescovo del Chiapas, in Italia per incontrare il Papa. A parte, in questo numero, trovi un ampio servizio con l’intervista di Massimo Di Felice.
Nello stesso giorno, a Mira (Ve), Giuseppe Stoppiglia incontra la Cooperativa Olivotti sul tema “La paura di essere genitori”. Il dibattito è stato ampio, profondo e di forte intensità. Eccezionale il. numero delle famiglie e delle giovani coppie. Un centinaio il complessivo delle persone presenti.
13 maggio 1994 – Incontro con p. Lazzarotto, da trent’anni missionario in Cina. Si vorrebbe preparare un viaggio, una finestra di Macondo in Cina.
Alla sera Stoppiglia partecipa a Bassano alla tavola rotonda sul rapporto genitori -figli.
16 maggio 1994 – Camposampiero (Padova), incontro di Giuseppe Stoppiglia coi giovani: i motivi della scelta di stare coi poveri. Uno degli obiettivi è quello di preparare la festa brasiliana che si celebra a fine mese. Può diventare quel giorno un momento di coordinamento non solo organizzativo e tanto meno di appartenenza ideologica; ma l’inizio di relazioni tra gruppi attorno a temi ed interessi e valori comuni, come la mondialità.
20 maggio 1994 – Francesco Monini a Tresigallo, nel ferrarese, ha organizzato un incontro sui “Meninos de rua”. Relatore Gaetano Farinelli. È stata un’occasione per approfondire le cause di un fenomeno sociale, che qualcuno vuol affrontare con la forza dell’ordine, dimenticando la sofferenza che la miseria e la fame producono nella sensibilità dell’uomo. Per questo noi non dobbiamo sostituire la nostra sensibilità a quella dei Brasiliani, ma solo fare in modo che la sensibilità non divenga disperazione.
Simpatico il pubblico presente. Faceva caldo, ma c’era da bere per il relatore.
20 maggio 1994 – A Castelcucco (Treviso), Giuseppe parla sul tema: “Laici e Missione”. Erano presenti almeno duecento persone; il dibattito si è svolto attorno alla corresponsabilità di ciascuno di noi nei confronti del fratello.
21 maggio 1994 – Conferenza stampa di Giuseppe in preparazione della festa brasiliana.
A sera con un gruppo di Vicenza si ritrova per verificare l’opportunità di un viaggio in Brasile e per eventualmente promuovere iniziative di sensibilizzazione alla mondialità.
27 maggio 1994 – Grazie all’interessamento della signora Dissegna, di cui ora mi sfugge il nome gentile e misterioso, Macondo ha avuto uno spazio su Radio Campagnola, per una conversazione sul Brasile, le sue gioie, i suoi dolori; il fascino del calore e della fantasia, accanto al grido di solidarietà. Farinelli ha parlato a lungo, accompagnato dal solerte intervistatore.
29 maggio 1994 – Che la festa cominci. Finalmente! Nella scuola media dei Fratelli delle scuole cristiane, a Spin di Romano d’Ezzelino, abbiamo celebrato la grande festa brasiliana.
Nella sala teatro l’affollato dibattito condotto da tre relatori, ciascuno dei quali ha affrontato un aspetto dell’argomento incentrato sulla responsabilità “Caino, dov’è tuo fratello?”.
Sono intervenuti p. Raphael Wagner Suarez, l’on. Alberto Tridente, e don Albino Bizzotto.
Gli interventi erano segnati da un tempo ristretto, ma sono comunque stati con interesse e curiosità. Ci riserviamo di riportare in altro numero il contenuto delle relazioni.
All’esterno sotto l’ampio corridoio sono state allestite due mostre, che il vento ha tentato di disturbare a varie riprese. Erano presenti poi vari gruppi, con materiale illustrato o con vendita di prodotti.
Una folto servizio d’ordine formato dagli Scout di Bassano ha reso sciolto, scorrevole il flusso del pubblico numeroso che ha partecipato alla festa.
Il settore vivande è stato occupato dal Gruppone di Treviso, che ha saputo servire con solerte diligenza più di quattrocento pasti, bevande e panini a volontà.
Non possiamo dimenticare naturalmente lo staff che ha predisposto la festa: Alberto, Carlo, Marcello, Ivan, Baldassare, Franìçois. E tanti altri umili che la storia si affanna a dimenticare, ma che sono il fermento del futuro.
La musica, la danza, la magia della fortuna coronata di premi ineffabili, le conversazioni, gli abbracci, i baci non furtivi hanno poi rallegrato e tradotto in festa i pensieri e le riflessioni appassionate.
3 giugno 1994 – Arriva dal Brasile Maria Stoppiglia, che si fermerà in Italia per un periodo di riposo, che noi beneauguriamo.
4 giugno 1994 – A San Bonifacio di Verona viene inaugurato un parco intitolato a Chico Mendez, il difensore del diritto alla vita dei siringheiros, e del patrimonio dell’Amazzonia, ucciso dai proprietari terrieri e rimasto invendicato. Per Macondo alla inaugurazione partecipa Adriano, accompagnato da Elena.
11 giugno 1994 – Nella chiesa di Marchesane matrimonio di Loretta Furlan, responsabile per la São Martinho. Molti gli amici che hanno accompagnato il grande giorno di festa, tra gli amici anche molti sacerdoti. La cerimonia semplice e suggestiva è stata accompagnata da canti e musica italiana e brasiliana. Il gioco si è protratto poi fino a notte fonda nella quale si sono perse le tracce languide degli sposi novelli.
12 giugno 1994 – A Spin di Romano d’Ezzelino (Vi) giornata di preparazione per i partenti per il Brasile.
15 giugno 1994 – Cena di lavoro in casa di Carmelo Miola. Conversazione di Giuseppe con il dott. Luigi Ferro e gli abitanti della casa per discutere le opportunità di una eventuale missione del dott. Ferro in Brasile, a Belem a svolgere attività nell’ambito della salute.
A settembre il dott. Ferro farà scalo a Belem per incontrarsi con il gruppo che ha sollecitato la sua presenza e lì decidere per il futuro. Pensiamo che la prudenza non sia una dimensione della paura, ma sia una componente del rispetto delle culture.
17 giugno 1994 – A Torino l’Iscos-Cisl e l’Associazione Macondo promuovono un incontro su “L’infanzia negata. La violazione dei diritti umani e il lavoro minorile. Le responsabilità del primo mondo”. Relatori Don Julio Lancellotti, responsabile Pastorale di San Paolo (Brasile) e il dott. Paolo Vercellone, presidente del Tribunale di Torino. Coordinatore Carlo Degiacomi, direttore di radio Torino Popolare. All’iniziativa ha partecipato Giorgio Rossetto per la associazione Macondo.
25 giugno 1994 – A Correggioverde (Mantova), in casa di Gianni Pedrazzini appena dimesso dall’ospedale dopo un doloroso intervento, si riunisce la segreteria, non per raccogliere le sue ultime volontà, che Gianni gli è più vispo di un pesce, ma per fare il punto della situazione e programmare.
Apre la riflessione il presidente con uno sguardo alla situazione generale in Italia, che politicamente è orientata a destra, e socialmente verso un individualismo accentuato.
Farsi promotori di solidarietà e di scambio alla pari significa andare contro corrente. D’altra parte Macondo ha una funzione ed un ruolo educativo e quindi non può attestarsi sul consenso ma deve seminare valori per uno sviluppo umano.
In Brasile il gruppo di referenti si è dato una struttura, che deve ancora consolidarsi. Abbiamo i primi riscontri a livello organizzativo con Giuseppe Tosi. Naturalmente è necessario consolidare la base brasiliana, perché solo in questo modo può avvenire lo scambio; anche perché questi non rappresentano solo un riferimento organizzativo, ma il punto iniziale di una crescita del valore di scambio che deve maturare in tutti, pena l’insuccesso della nostra piccola grande utopia.
L’attività di Macondo assorbe sempre più energie. Ed è quindi necessaria la disponibilità piena di qualcuno. Con il nuovo anno Stoppiglia darà una sua ulteriore disponibilità per Macondo.
La discussione della segreteria si è poi soffermata sui punti seguenti:
Nella festa brasiliana bisogna mettere maggiormente in evidenza il ruolo di Macondo, che ha una spazio informativo troppo ristretto.
L’attività che si svolge all’interno dell’associazione è libera: non significa che la nostra disponibilità ha da essere a tempo perso; ma la partecipazione deve invece modificare i nostri atteggiamenti di vita.
Si è poi parlato del dibattito all’interno del gruppo di Roma, che riapre un argomento importante: la funzione di Macondo è politica a lungo termine, ma resta nell’immediato educativa; noi riteniamo che non esista una soluzione di forza, ma solo una scelta che privilegia l’essere rispetto alle azioni. Ci riserviamo di affrontare il tema in altro spazio successivo della rivista.
Pedrazzini riflette sul Corso di formazione, che da una parte ha mantenuto fede ai suoi obiettivi, ma è venuta a mancare la partecipazione al corso, forse per la dislocazione spaziale e temporale, forse perché l’iniziativa era troppo allargata rispetto alla struttura organizzativa (vale a dire che è meglio fare iniziative locali, anziché impegni interregionali)
4 luglio 1994 – Cicilia Krohling Peruzzo in Italia, ospite degli amici Nelma e Antonino, si è incontrata con amici e simpatizzanti di Macondo. Franìçois Turcotte ha presentato la relatrice, Tonino ha accompagnato la traduzione della conversazione che verteva su “Movimenti popolari e comunicazione alternativa in Brasile”. Come ogni volta tanti sono gli interrogativi che solleva una riflessione sul Brasile; che il cuore e l’intelligenza e la disponibilità individuale e politica possono tentare di risolvere.
Almeno sessanta erano le persone presenti. Vivace il dibattito.
6 luglio 1994 – A Bologna incontro del nostro Presidente con Nino Stasi, responsabile O.A.F. di Salvador de Bahia su un rapporto con Macondo.
13 luglio 1994 – A Padova chiusura del corso di portoghese tenuto da Luciano Ferrari.
16 luglio 1994 – Giuseppe Tirelli e Andrea Antelmi hanno preparato a Piacenza un incontro sul Brasile ed un progetto di scuola professionale nel Paranà. Ha aperto il dibattito Stoppiglia; il progetto è stato illustrato da Enrico Giusti, responsabile dell’Iscos per l’Emilia Romagna.
Hanno partecipato alla festa almeno centocinquanta persone, tra musica, conversazioni, informazioni e buona cucina.
17 luglio 1994 – Gaetano Farinelli parte per il Brasile. Si prevede un flusso rilevante di italiani di passaggio per la casa. Il suo arrivo avverrà subito dopo la partita Italia-Brasile. Che la buona stella lo assista nel bene e nel male.