La fonte di energia (poesia per l’inverno)
Ad Anne.
Son le foglie stesse che cadono
quelle che alimentano.
È la successione di fatti, date, emozioni
che cadono e aspettano il loro tempo.
È quel ch’era verde e appassisce.
È l’aria e il sole accumulato.
È la brezza d’ogni mattino, congelata.
È il movimento a spirale verso l’alto
della linfa e verso il basso
dell’attrazione alla terra.
È il movimento verso il cielo e la consistenza
della mota e della rena.
Sembrerebbe che ciò che si muove non si consolida;
sembrerebbe che l’aria e la forza che muove
non fosse una massa in volo.
Sembrerebbe che la realtà è ciò che si fissa;
e invece ciò che risulta statico è solo riferimento.
Sono punti dell’interminabile traversata
verso l’infinito.
A ciò che cade dal presente
aggiungiamo le dimensioni del futuro.
La visione dall’alto, dall’immensità del cielo,
la forza di resistenza a tutti gli oblii.
La strategia dell’ordine per sistemare ogni cellula
nella combinazione perfetta.
Il tempo perché ci sia ritmo e canto.
Il tempo per misurare il peso delle proporzioni.
Il tempo perché abbia luogo ogni presenza.
E poi viene il colore, prodotto della mescolanza.
Queste oscure ombre della vita
son lo sbocciare di molteplici colori.
Se non c’è verde, azzurro, bianco, giallo,
se non c’è rosso,
non potrà esistere l’assenza di tutti i colori.
Sembrerebbe di andare verso la negazione.
È a morire che siamo incamminati
per crescere di nuovo,
per trasformarci in fonte di energia.
La fuente de energìa
(Poema de invierno)
Para Anne.
Son las mismas hojas que caen
las que alimentan.
Es la sucesión de datos, fechas, emociones
que caen y esperan su tiempo.
Es lo que era verde y se marchita.
Es el aire y el sol acumulado.
Es la brisa de cada maÁ±ana, congelada.
Es el movimiento en espiral hacia arriba
de la sabia y bacia abajo
de la atracción a la tierra.
Es el movimiento al cielo y a la firmeza
del barro y de la arena.
Parecerìa que lo que se mueve no se consolida;
parecerìa que el aire y la fuerza que mueve
no fuera una masa volando.
Parecerìa que lo real es lo que se fija;
y en cambio lo que queda estático es solo referencia.
Son puntos en la interminable travesìa
hacia el infinito.
A esto que cae del presente
le aÁ±adimos las dimensiones del futuro.
La visión de la altura, la inmensidad del cielo,
la fortaleza de resistencia a todos los olvidos.
La estrategia del orden para colocar cada célula
en la combinación perfecta.
El tiempo para que haya ritmo y canto.
El tiempo para medir el peso de las proporciones.
El tiempo para que tenga lugar cada presencia.
Y luego viene el color, producto de la mezcla.
Estas obscuras sombras de la vida
son la eclosión de mìúltiples colores.
Si no hay verde, azul, blanco, amarillo,
si no hay rojo,
no podrá existir la ausencia de todos los colores.
Parecerìa que vamos a la negación.
Es a morir que vamos
para crecer de nuevo,
para convertirnos en fuente de energìa.