Il sangue in fiamme
Che non si spengano le fiamme dell’indignazione
che l’orrore rimanga per sempre nelle nostre menti
che la nube rossa della furia ci accechi
prima che dimentichiamo:
arrivarono nella luce tenera del mattino innocente
avevano in mano pesanti macchine di morte
ma era più pesante l’acciaio dell’odio
nei loro cuori:
un odio indotto, cresciuto in segreto
frutto marcio di un’aggressione,
una cecità fredda e pagata.
Fratello: ricevesti i denari
per assassinare il tuo stesso sangue.
Che non spengano le fiamme dell’indignazione
Pregavano in ginocchio
implorando la pace e il riempiste di proiettili
la data fu scelta
erano gli agnelli pasquali
così mansueti che senza voltarsi
furono colpiti alle spalle
nella Pasqua della natività.
Che non si spengano le fiamme dell’indignazione
Al tuono delle armi da fuoco
si levò uno stormo di uccelli
mentre l’eco risuonava
di vallata in vallata.
E allora iniziò la caccia
ma le prede erano umane
e l’orrore si diffuse e non ebbe fine
mentre il giorno cresceva
Che non si spengano le fiamme dell’indignazione
Il saldo del terrore fino alla notte
fu: 21 donne, 9 uomini, 14 bambini
più un neonato. Tutti morti.
E i feriti senza contare i feti
delle donne incinte
estratti a colpi di coltello e buttati
per mano degli assassini nel folto del bosco
Questo rituale macabro di “Kaibiles”
era già stato annunciato:
essi dissero,
“non lasceremo vivere il seme zapatista”
Che non si spengano le fiamme dell’indignazione
Fu un crimine commesso nel cuore
di noi tutti. Altri nomi?
Fu una strage eseguita a sangue freddo
assassinio di massa
massacro, genocidio crimine di stato. Sconfinata ignominia
per seminare il terrore che viene dal potere
Infine il rappresentante
di colui che morì sulla croce
decise di benedire i cannoni
che avevano vomitato morte
da ora in avanti
I nonni maya, le nonne
che sono a Winajel
faranno giustizia
e daranno severi castighi.
Al debole governo che fu complice della strage
al proprietario terriero miserabile e al ricco potente
che assoldano e pagano
violenza irrazionale.
A coloro che consegnarono le armi
a coloro che si macchiarono le mani di sangue
a coloro che addestrarono i sicari
ma anche a coloro che diffusero le menzogne
e addormentarono le coscienze,
a tutti loro spetta la giustizia finale.
Lidice, Guernica, Tlateloco e Acteal
sono divenuti luoghi
che ricordano l’infamia
Che mai, mai, si spengano le fiamme dell’indignazione.
Natale 1997
Miguel Angel Mendoza Kuauhkoatl, giornalista divensori dei diritti dei popoli indigeni messicani.