Energia alternativa, libertà ed identità dei popoli
La natura, maestra di democrazia e di condivisione
Il sole è solidale con gli esseri viventi, i suoi raggi raggiungono i luoghi più remoti diffondendo l’energia vitale su tutta la terra ed emblematicamente si concentrano con maggior intensità sulle regioni più povere e dimenticate.
Il sole si prende cura di tutti gli esseri, senza tener conto di graduatorie di importanza tipiche della mentalità della cultura occidentale: l’uomo, la libellula, l’erba selvatica, il leone, il gattino hanno per lui la stessa dignità e ricevono lo stesso trattamento.
La sua energia è alla base di tutte le forme di vita sulla terra che sono possibili attraverso il verificarsi di trasformazioni energetiche dolci e continue, cioè cicliche, termine quest’ultimo derivante etimologicamente da “cerchio”, elemento geometrico in cui tutti i punti si trovano nella stessa condizione, senza situazioni di privilegio.
Si pensi, per esempio, al ciclo dell’acqua regolato dall’energia del sole: evaporazione dei mari, condensazione, nuvole trasportate dai venti, precipitazioni, formazione dei fiumi e dei laghi, ritorno al mare. Ogni essere vivente, dai pesci e dal plancton negli oceani, alle piante, agli animali, all’uomo sulla terra, agli uccelli dell’aria gode dell’acqua in condivisione con gli altri senza distruggerla. Questa viene riciclata in continuazione.
La vita della natura è dunque per l’uomo un modello di democrazia e condivisione, purché si lasci coinvolgere dal suo fascino.
La società industrializzata e l’ambiente
Le scelte politico-industriali dei Paesi industrializzati nascono da un modello di sviluppo basato su di una mentalità di supremazia e monocultura. Sviluppo che non solo non è esportabile, ma nemmeno è sostenibile nelle forme attuali, pena la probabile estinzione della vita sul nostro pianeta e comunque la creazione di sempre maggiori sofferenze per la maggior parte degli esseri viventi.
Ci troviamo dunque nella società delle contraddizioni stridenti, delle scelte acicliche rappresentabili graficamente, al contrario del cerchio, con delle curve esponenziali, simbolo di squilibrio e disuguaglianza. Una società che in tutte le sue manifestazioni, dalle sociali alle politiche, alle scientifiche ed economiche, è dominata dalla ricerca del guadagno e del successo, dall’ammirazione per le cose grandi e prestigiose.
Emblematiche sono, in questo contesto, le scelte in campo energetico basate sulla combustione dei fossili e sul nucleare, in quanto si tratta non solo di fonti esauribili ed inquinanti, ma anche concentrate in poche mani. Già oggi i danni ecologici di queste scelte sono di grandi dimensioni ed in continuo aumento.
Ai danni ecologici, ovvero ai segni di mancanza di solidarietà nei confronti della natura, si aggiungono, com’è ovvio, i danni politici e sociali, cioè una riduzione sensibile della democrazia e della libertà, un accrescersi di conflitti ed una mancanza di solidarietà verso il Sud del Mondo.
La via del sole
La cultura razionale e tecnologica ampiamente diffusa nei Paesi industrializzati non è in grado da sola di comprendere i cicli naturali e di applicarli correttamente alle attività umane per trasformare una società dominata dagli interessi egoistici in una società solidale.
é necessario, come il sole insegna con la sua universalità, accogliere ed amare le altre culture, afro-americane e amerinde, africane, asiatiche. Queste sanno rivelare i segreti di chi non ha voce, i segreti delle donne e degli uomini che non contano nel regno del denaro e del lusso, i segreti degli animali, dei fiori, degli alberi.
Solo l’accettazione da parte della cultura occidentale oggi dominante di vivere in simbiosi e fondersi con queste culture dimenticate permetterà la costruzione di un mondo di condivisione veramente democratico.
Questa nuova via può essere percorsa se mutiamo radicalmente i sistemi energetici alla base della vita della società, realizzando una struttura energetica come ce la suggerisce il sole, basata sull’utilizzo intelligente dell’energia e sul passaggio graduale a sistemi ciclici simili a quelli naturali in cui si utilizzano fonti rinnovabili, cioè inesauribili finché ci sarà il sole, quali il solare diretto o indiretto (vento, acqua, biomassa) o quasi rinnovabili come il geotermico. Questa via che possiamo chiamare la “via del sole”, permette di passare da sistemi fortemente concentrati e pericolosi, non controllabili democraticamente, a sistemi decentralizzati, diversificati e non inquinanti. Sistemi dunque gestiti a livello locale che permettono una vera partecipazione di tutti ed un passaggio da strutture medioevali basate sulla dipendenza (pochi potenti che aprono e chiudono i rubinetti dell’energia imponendo la loro volontà a piacimento) a strutture nuove di corresponsabilizzazione e compartecipazione e vera indipendenza politica e culturale.
Le nuove tecnologie sono già a disposizione, con molti esempi di realizzazioni locali. Si tratta ora di darne uno sviluppo ed applicazione su larga scala.
Difficoltà economiche per la nuova via? é più corretto parlare di mancanza di volontà politica o, meglio, di capitolazione di troppi politici di fronte agli interessi delle società petrolifere e delle lobbies nucleari.
Per aiutare la società a cambiare in questa nuova direzione si è dato vita all’Associazione Internazionale Eurosolar per la promozione dell’era solare, che ha una sezione anche in Italia.
La via del sole propone dunque un cammino di compartecipazione, aprendo la via ad un’autentica società solidale.