Non seppellite il mio cuore
Non vi è alcun riferimento "anatomico" nel titolo di questo bel libro di Gianni Bordin, scritto alla fine di un’esperienza di volontariato in Maranhão, nel nord di quel Brasile così diverso da quello patinato proposto dalle agenzie di viaggio e dai media.
Quello a cui Gianni allude è un cuore «… felicemente immerso in un miscuglio di malinconia e sfinimento…», nel momento della partenza per tornare in Italia. La sua esperienza fra le donne e gli uomini di questo Brasile bello e povero è stata così importante da avergli indotto il bisogno di comunicarla e condividerla, regalandoci queste “finestre sul mondo” nelle pagine di un libro.
Leggendole, si è aperto anche il mio cuore, mi sono un po’ riconosciuta in questo modo di pensare al lavoro dell’infermiere come espressione di solidarietà e servizio (termine quest’ultimo forse desueto, ma a me comunque caro) verso i più deboli, i più sofferenti e meno competitivi, in un sistema inesorabilmente competitivo.
La riflessione di Gianni Bordin non si risolve in un diario di avventura e propone ben altro rispetto ad un atteggiamento pietistico o genericamente comprensivo delle tragedie altrui; ci invita, invece, a tentare di comprendere quali siano le cause delle disuguaglianze, della globalizzazione selvaggia, dello sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente a vantaggio di pochi.
«Ma noi, cosa possiamo farci?» è la domanda, ad un certo punto, di un amico prete; invito a leggerne la risposta nel libro, per provare a capire insieme quali siano le nostre possibilità di cercare un po’ di giustizia nella nostra realtà e in quella di persone che sembrano così lontane, mentre è il nostro modo di vivere che condiziona pesantemente il loro e crea le distanze, mantenendole.
Grazie a Gianni per averci parlato di sé e di tante persone straordinarie che hanno lavorato e continuano a farlo in situazioni difficili ed estreme, e di tante altre che lottano ogni giorno, con coraggio, fantasia, ottimismo, per difendere il semplice diritto ad esistere.
Grazie ad Alex Zanotelli per la presentazione al libro. Le sue parole sono sempre un invito all’impegno in ogni contesto, oltre che un canto alla speranza nei «sotterranei della vita e della storia».
Gianni Bordin
Non seppellite il mio cuore
Cittadella Editrice, MacondoLibri, 2003, pp. 100, Euro 10,50.